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CIAO NINA

Chi ha scelto di abbracciare la filosofia vegan sa molto bene come qualsiasi essere senziente, dal più piccolo al più grande, abbia qualche cosa da insegnarci,  e "La Nina" ne ha tante.

Ora La Nina non c'è più. La Nina ha attraversato il ponte dell'arcobaleno, ma il suo passaggio in questa dimensione ha significato molto e la sua missione verrà portata avanti da chi aveva scelto di condividere la sua quotidianità con questo piccolo, solo per dimensioni,  esserino: la fotografa reporter Silvia Amodio.

Ecco come Silvia ci ha reso partecipi della scomparsa della "grande" Nina:

"Cari amici,
vi devo dare una notizia molto triste. Purtroppo la Nina questa mattina ci ha lasciati.
A causa di una peritonite è stata subito ricoverata ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
So che molti di voi, anche se non la conoscevano di persona, le hanno voluto bene, per questa ragione ho pensato che fosse giusto informarvi.
La Nina è stata una presenza importante nella mia vita. Vi sembrerà strano, ma grazie a lei ho imparato molto e ho capito che le cose, talvolta, vanno viste da una prospettiva diversa.
Non pensavo che una creatura così piccola potesse spingermi a fare riflessioni tanto grandi e profonde. Non credo che il termine “amicizia” sia improprio in questo caso. La Nina era sempre con me, viaggiava con me, viveva con me. Mi faceva compagnia davanti a un film, quando lavoravo o leggevo un libro. Aveva la dote particolare di percepire il mio stato d’animo e di comportarsi di conseguenza, quando ero triste mi veniva vicino e pigolava, strappandomi sempre un sorriso. La Nina mi ha fatto fare incontri straordinari e grazie a lei molti hanno iniziato a farsi domande importanti. Chi sono i nostri compagni di pianeta? Che diritto abbiamo di maltrattare gli animali? Perché ci riteniamo superiori alle altre specie? Grazie a lei alcune persone hanno cambiato le proprie abitudini alimentari e scoperto che anche una creaturina, di poco più di due etti, è capace di ascoltare, imparare e costruire una relazione articolata e complessa con chi gli da la possibilità di farlo.
Oggi quando sono uscita dal veterinario, dove ho dovuto prendere la terribile decisione di addormentarla, ho passeggiato a lungo per smaltire da sola le lacrime. Dopo un po’ di strada sono entrata, non so perché, dentro una libreria per bambini. Il primo volume che ha incrociato il mio sguardo si intitolava : “Nino e Nina, tutto l’anno”. Era l’unico libro raggiunto da un raggio di sole! Sono una persona pragmatica e non ho mai cercato consolazione nei “segni”, ma questa volta ho voluto leggere questo episodio come tale. Tra le varie preoccupazioni, quella più forte era di non averla fatta vivere da gallina insieme ad altre e, magari, darle la possibilità di fidanzarsi con un galletto… Mi piace pensare che, attraverso questo messaggio, mi volesse rassicurare e dire che con me era stata felice e che stava andando in un posto dove sarebbe stata bene e che non sarebbe stata sola. La Nina amava sdraiarsi al sole e quel raggio, forse, significa che dove sta ora è sempre estate. Nina, io ho l’inverno dentro, la casa è vuota. Un vuoto che rimbomba.Il tuo cesto è al solito posto. Noi due avevamo una missione, ti prometto che proverò a portarla avanti.
Buon viaggio amica mia."

Ci uniamo ad augurare una buona vita nell'altra dimensione a La Nina. Siamo certi che, pur avendo lasciato un grande vuoto nella vita di Silvia,  la simpatica gallinella continuerà ad essere una generosa ispiratrice per lei e il lavoro iniziato insieme acquisirà ancor più significato.

Milano, 29/06/2018 – GC 

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