ASSOCIAZIONI

ESSERE ANIMALI, NIENTE BAVAGLIO

Hanno tentato di zittirli censurando il video della precedente investigazione, ma Essere Animali contrattacca con una  nuova indagine svolta in stabilimenti di 5 province di Emilia Romagna e Lombardia.

Ecco il Comunicato Stampa ufficiale dell'associazione divulgato oggi, 13 luglio 2017.

Prosciutto di Parma, nuova indagine di Essere Animali documenta maiali in stato di gravissima sofferenza all'interno di 8 allevamenti, situati in 5 province di Emilia Romagna e Lombardia.

Il video, girato dal team investigativo dell'associazione nel periodo compreso tra febbraio e giugno, mostra condizioni raccapriccianti: diversi maiali agonizzanti, presumibilmente lasciati senza cure e letteralmente consumati dalle ferite, condannati ad una morte lenta e dolorosa; animali morti, anche cuccioli, a stretto contatto con gli esemplari vivi, allevati in capannoni fatiscenti e sporchi, costretti a vivere in mezzo ai loro escrementi.

Gli stabilimenti sono stati denunciati al Corpo Forestale dello Stato e al NIRDA – Nucleo Investigativo Reati a Danno degli Animali – e segnalati per presunte violazioni alla normativa sul 'benessere animale', ma anche ai NAS, i Nuclei Anti Sofisticazione, per chiedere una verifica su potenziali conseguenze per i consumatori.

"Non è la prima volta che documentiamo simili condizioni in allevamenti fornitori del noto marchio DOP, ma il Consorzio del Prosciutto di Parma vuole censurare le nostre indagini. Noi invece crediamo che le persone abbiano diritto ad essere informate".

Questa nuova indagine, realizzata in allevamenti situati nelle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Cremona e Brescia, segue la pubblicazione di un primo video, diffuso la scorso dicembre, che documentava le condizioni di un altro allevamento fornitore del Prosciutto di Parma.

Le immagini, che testimoniavano numerosi casi di cannibalismo tra animali e comportamenti crudeli degli operatori, sono state trasmesse anche in televisione e hanno consentito l'intervento del Corpo Forestale dello Stato, che ha confermato la presenza di maiali palesemente malati e sofferenti e per cui sono in corso accertamenti per verificare se persistono gli estremi del 'maltrattamento su animali'.

"In seguito a questa prima investigazione siamo stati denunciati dal Consorzio del Prosciutto di Parma per diffamazione a mezzo stampa. Il GIP del Tribunale di Bologna ha purtroppo accolto, per ora, la tesi del Consorzio ed ha sottoposto a sequestro preventivo il video, tuttora oscurato dal web. Ma questa nuova indagine in 8 allevamenti testimonia una diffusa situazione di negligenza e incuria che si ripercuote sugli animali allevati, con conseguenze terribili", affermano i responsabili di Essere Animali.

Il team investigativo dell'associazione ha infatti documentato una notevole presenza di maiali agonizzanti, con prolassi, ernie ed infezioni, anche causate dal cannibalismo, non curate adeguatamente. Tutti gli allevamenti controllati versano in condizioni igieniche disastrose, con capannoni sporchi, fatiscenti e con topi che defecano nel mangime. Inoltre, nonostante le disposizioni di legge siano già estremamente limitate e consentano di destinare ad ogni maiale adulto solo 1 mq di spazio ciascuno, in alcuni recinti le condizioni di sovraffollamento sono così evidenti da rendere difficile, per questi animali, persino il minimo movimento.

"Abbiamo documentato maiali morti e feriti anche fra i cuccioli, allevati a fianco delle loro madri rinchiuse nelle gabbie di contenzione, costrette a vivere nella più totale immobilità."

Tutte queste immagini sono state consegnate alle Autorità competenti, a cui è stato chiesto di accertare possibili violazioni al D. Lgs. 7 luglio 2011, n° 122, che stabilisce le norme minime per la protezione dei maiali, al D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 146, relativo alla protezione degli animali negli allevamenti, ma anche responsabilità penali, ovvero il cosiddetto 'maltrattamento', che punisce la condotta di chi 'per crudeltà o senza necessità, cagiona lesione ad un animale'.

"Oltre alle denunce legali, le nostre investigazioni consentono alle persone di essere informate sulle condizioni degli animali allevati. La situazione purtroppo è tragica e la causa è da ricercare nell'attuale tipologia di allevamento intensivo, utilizzata anche per la produzione di un prosciutto considerato un'eccellenza del Made in Italy ed esportato in tutto il mondo", sostiene Essere Animali.

"I maiali sono animali estremamente sensibili e intelligenti, per molti versi simili ai cani. Il nostro invito è quello di scegliere un'alimentazione vegetale, con la quale si risparmia la morte e la sofferenza di questi animali. Ma indipendentemente dalle scelte alimentari di ciascuno di noi, simili condizioni di allevamento sono deprecabili e il Consorzio del Prosciutto di Parma, invece che cercare di oscurare le nostre immagini, dovrebbe procedere a immediati provvedimenti in tutte le sue strutture", conclude l'associazione.

Referente per i media: 

Montuschi Simone – portavoce

Mail: simone.m@essereanimali.org

Cell. 342 1894500

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