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FEEL FREE, BARE FOOT FOR ANIMALS

Feel Free – Barefoot for Animals. Ma con il cuore. E' il motto di una nuova iniziativa organizzata da “Feel Free”, progetto  nato per dar voce ai diritti animali violati tramite attività di Barefoot Running, ovverosia la corsa a piedi nudi.

La liberazione da una costrizione simbolica, quale possono essere le scarpe, come metafora per simboleggiare e per inneggiare alle ben più dolorose, inspiegabili ed ingiustificate costrizioni alle quali sono sottoposti quotidianamente animali di ogni razza. Feel Free come inno alla libertà per ogni essere che calpesti con i propri piedi nudi o con le proprie zampe, il suolo di questo nostro martoriato pianeta. Il progetto nasce chiaramente da una forte spinta etica e dalla filosofia vegana – antispecista del suo fondatore, Ercole La Manna. La nascita del progetto aveva visto, come primo appuntamento pubblico,  la partecipazione alla staffetta della ultramaratona più lunga d’Italia, la UMS (Ultra Milano Sanremo). 5 atleti impegnati a percorrere in modalità Barefoot i 285 km del percorso per sensibilizzare sul tema dei diritti animali violati e per raccogliere fondi a favore di due Santuari italiani per animali salvati dallo sfruttamento.

Sì, perché Feel Free è anche supporto ed aiuto concreto a chi gli animali li salva e li custodisce con sé per il resto della loro vita in contesti idonei ed in un’atmosfera di pace ed amore.

Nel 2019 il progetto è ancora più ambizioso ed impegnativo, sia dal punto di vista sportivo che da quello della finalità solidale. Gli atleti amatoriali del gruppo Feel Free partiranno infatti scalzi per correre i 100 km che separano Firenze da Faenza, partecipando alla famosissima 100 Km del Passatore che si terrà il prossimo 25 e 26 maggio, ma questa volta non in modalità staffetta ma percorrendo individualmente l’intera distanza. O meglio due di loro correranno completamente scalzi, il già citato Ercole La Manna e la svedese Sara Enge, Marina Scibilia, ideatrice, tra l’altro, del progetto “La Traversata del Sorriso” a favore delle associazioni sarde che si occupano delle persone con problemi di mobilità, arriverà invece a Firenze dalla sua amata Sardegna con gli inseparabili sandali minimalisti che la accompagneranno fino a Faenza e lo svizzero Pierre Zürcher correrà con le Fivefingers, le più famose scarpe minimaliste del mondo.

Un piccolo gruppo di Barefoot runners internazionali, quindi, per dar voce e supporto a "Il Gattaro di Aleppo" a favore degli animali in Siria.

Questo progetto è nato grazie alla spinta etica del suo fondatore, Alaa, ed alla sua incredibile empatia verso ogni forma di vita in difficoltà. Alaa è un’elettricista siriano che, all’epoca dell’inizio dei bombardamenti, diede la propria disponibilità ad una ONG francese per guidare un’ambulanza. Durante gli interventi di soccorso a favore della popolazione colpita dai bombardamenti si accorse, sempre più frequentemente, del notevole numero di animali domestici allo sbando, soprattutto gatti. Cominciò così a salvarli dalla strada ed a portarli con sè a casa. Presto il numero crescente degli animali rese necessaria l’apertura di un vero e proprio rifugio che, dopo essere stato aperto, venne però bombardato con la conseguente morte di quasi tutti gli animali precedentemente salvati. Nel frattempo, grazie soprattutto all’impegno di una ragazza Italo – libanese Alessandra, sono nate diverse raccolte fondi internazionali che hanno permesso di creare un nuovo rifugio. Il Rifugio in questione, Ernesto’s Sanctuary, ospita attualmente circa 200 gatti, diversi cani, alcune scimmie, un cavallo, un asino.

Al proprio interno opera ormai uno staff affiatatissimo di volontari e di veterinari che, all’occorrenza offrono anche assistenza gratuita per animali esterni al Santuario.

Il bello del progetto è che non ci si ferma ai soli gatti, nè agli animali in genere ma ci si occupa di tutte le categorie che necessitano di attenzione e di aiuto concreto.

In quest’ottica è stato creato, per esempio, un parco giochi per bambini a fianco del Santuario; in tale parco i bambini, oltre a poter giocare liberamente, vengono anche educati a valori importantissimi quali la pace, l’amore, la solidarietà, la condivisione, il rispetto verso ogni forma di vita.

Grande attenzione viene inoltre dedicata alle esigenze degli anziani e degli indigenti del quartiere.

Altro progetto degno di nota, e che rasenta la poesia più pura, è stato lo svuotamento dello Zoo di Aleppo.
Lo staff del Gattaro di Aleppo si è infatti preso carico, organizzativo, burocratico ed economico, di procedere al trasferimento degli animali ancora in vita in aree protette al di fuori del territorio siriano.

È per questa meravigliosa missione di pace, pe questo sogno diventato realtà, per la caparbietà e per la generosità del nostro amico Alaa che affronteremo il nostro viaggio a piedi nudi.

Chi crede nella valenza del progetto solidale può sostenerci in vari modi: libere donazioni, acquisto simbolico dei km che ognuno di noi 4 percorrerà durante la gara, acquisto di T-shirt e felpe fashion – solidali disegnate dalle mani dell’artista vegana per eccellenza, Revers Lab, ed acquistabili sulla piattaforma etica e solidale Worth Wearing

https://worthwearing.org/store/il-gattaro-di-aleppo/il-gattaro-di-aleppo-2

Tutte le informazioni per essere sempre aggiornati sul progetto e le istruzioni per poter donare sono reperibili sulla pagina Facebook “Feel Free”

https://www.facebook.com/FeelFree.BarefootforAnimals/

Per informazioni ed approfondimenti ercole@lamanna.it

Nei podcast l'intervista fatta qualche tempo fa.

Milano, 21/5/2019 – GC

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