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SE ANCHE LA GAZZETTA NE PARLA…

Possiamo ripeterci? Sì, lo facciamo volentieri. Che il sito del più grande quotidiano sportivo italiano si occupi di crudismo vegano è proprio un segno dei tempi: tempi che pian piano trasformano la nostra società e su questo oramai non ci sono più dubbi.

Da una parte si parla di variazioni negative importanti per quanto riguarda il consumo della carne, dall'altra – è proprio di questi giorni la notizia rilanciata da Essere Animali – sembra che l'industria casearia potrebbe presto essere un ricordo. In mezzo ci sono articoli come quello firmato da Giorgia Cannarella sul sito della Gazzetta dello Sport, dal titolo : Pizza e spaghetti crudi, il buono di non cuocere. Un vero e proprio elogio alla cucina raw vegan.

"Il primo a predicare i benefici del non cuocere il cibo – si racconta nell'articolo – è stato, a fine Ottocento, il dottore svizzero Maximilian Bircher-Benner, ma c’è voluto un secolo per fare del crudismo una tendenza." Un articolo che racconta un fenomeno – il crudismo appunto – in grande espansione, in linea con la grande attenzione della società nei confronti della filosofia Vegan.

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Ovviamente, nell'articolo si racconta anche della realtà italiana: "Se negli Stati Uniti la prima scuola di cucina vegana crudista ha aperto nel 2009 grazie a Matthew Kenney – ora celebrity chef con locali e accademie in tutto il mondo – in Italia il primo ristorante 100% crudista è stato nel 2015 Mantra Raw Vegan a Milano. Mantra vede tra i suoi piatti simbolo gli “Spaghetti di zucchine con pesto di pistacchi” e le “Polpettine di noci e funghi” e snack, in vendita nello shop, come le chips di cavolo essiccato o i biscotti allo zenzero."

Segno dei tempi. Bello potersi ripetere spesso.

RV / Apr 18

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Fotografie: pixabay.com

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