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TRISAVOLI VEG D’OLTREALPE

“Tra i metodi raccomandati, ci sono alcuni che sono alla moda come il vegetarismo e veganismo. I medici sottoporranno, almeno temporaneamente, la maggior parte dei loro pazienti a questi metodi soprattutto in Germania e in Inghilterra dove i progressi di questo sistema di alimentazione aumentano di giorno in giorno…”

Sembrano parole attuali e invece parliamo dell’incipit di un articolo apparso su “Le Figaro” il 15 aprile 1906.

Lo scopriamo sul sito vegactu.fr dove si parla di come Le Figaro abbia riportato alla luce uno dei suoi più vecchi numeri e vi abbia trovato un articolo del giornalista Parisette che fa un vero e proprio elogio dell’alimentazione vegetale e ne evoca l'entusiasmo degli intellettuali e della buona società del tempo. Questa è la prova che, se davvero la scelta veg fosse “una moda”, lo sarebbe da ben 110 anni: mai una moda è stata così longeva!

Di seguito qualcuno degli stralci più interessanti dell’articolo.

“Si sta preparando una rivoluzione favorevole all'agricoltura, ma per fortuna il vino è riabilitato perché è di origine vegetale.”

“Si diventa seguaci di questo principio spontaneamente, senza obbedire ad alcuna prescrizione medica, per ragionamento filosofico, come lo sono diventati Leonardo da Vinci, Newton, Michelangelo – che, in tarda età, ha vissuto solo di pane e vino – Wagner, Tolstoj – vegetariano dai trent'anni – Reclus e molti altri che non sono stati esattamente senza cervello.”

“Pelle, capelli, denti, muscoli che si difendono contro l'obesità, insomma tutto ciò che mantiene giovani deve la sua distruzione dall’abuso di carne.”

“A Parigi, in questo momento, contiamo tra gli apostoli del vegetarianismo, il principe Paolo Troubetzkoy, suo fratello e suo figlio che sono diventati vegetariani per l’orrore verso l’uccisione di animali.”

“L'individuo che non mangia carne è sempre più dolce del carnivoro. Si tratta del teosofo, dell’umanista o di colui che ha una vita spirituale.”

La marchesa di Anglesey è in cima alla lista dei ferventi che predicano con l’esempio. La sua tavola, una delle più squisitamente servite, è il sermone più eloquente a favore del lusso di essere vegetariani.  Tra i vegetariani noti, possiamo elencare anche anche Maurice Bouchor, Dampt scultore, Miss Brunswick, la signora Adelina Patti che, ci viene assicurato, essersi recentemente convertita. E per finire sono molto numerosi anche i medici che non si limitano solo a prescrivere il vegetarianesimo, ma lo mettono coraggiosamente in pratica. Tra questi medici mi vengono in mente la bella Dott.ssa Sosnowska, il medico Thierry Martel, i Dott. Devillers, Erck e mi spiace di non conoscere tutti gli alti perché li approvo con tutto il cuore.”

Le Figaro versione 2016 informa anche che all’epoca, il quotidiano ospitava tra le sue pagine la pubblicità e le notizie sulle conferenze della Società vegetariana francese, così come del Congresso Internazionale Vegetariano che si teneva in Inghilterra.

Il redattore che ha pubblicato l’articolo ci tiene a precisare che le foto pubblicate sono di persone che non si sa se fossero vegetariane o vegane in quanto il termine vegano è stato creato nel 1944 anche se il concetto era pre-esistente. Dall’articolo del Figaro del 1906, infatti, si capisce benissimo che il “vegetalianesimo”, come si chiamava all’epoca il veganesimo, esisteva già.

Bisogna anche tenere conto che il consumo dei prodotti latto-caseari non era eccessivo come quello di oggi, il consumo dei derivati animali è stato appoggiato dai miti forgiati dalle lobbies agroalimentari nel dopoguerra, infatti all’epoca in cui è stato scritto l’articolo, i vegetariani consumavano ben pochi alimenti di origine animale come latte e formaggio.

 

Per leggere l’articolo originale in francese  cliccare QUI 

 

Milano, 10/5/2016 – GC

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