RIASCOLTARE MARGHERITA
Riascoltare Margherita Hack è sempre un'emozione. E' confrontarsi con la razionalità di una scienziata, l'attenzione di una donna, la sensibilità di un essere umano. Abbiamo ritrovato in rete un'intervista realizzata a Trieste, nel 2010 dagli animalisti del Friuli Venezia Giulia. Dategli un'occhiata oppure leggete cosa disse alla terza giornata dell'incontro "La coscienza degli animali"
Io sono vegetariana fin dalla nascita, quindi non ho alcun merito in questa scelta, però direi che sono l'evidente prova che si possa crescere anche senza le proteine animali, infatti ho fatto atletica, ho vinto due campionati universitari, sono stata terza a due campionati assoluti,a 80 anni ho fatto la Trieste-Grado in bicicletta e ritorno, e sono 100 chilometri, quindi si può vivere benissimo senza la carne e io credo che si dovrebbero portare i ragazzi, i bambini delle scuole elementari con le loro famiglie, a visitare gli allevamenti intensivi, a visitare i macelli, forse questo sarebbe il mezzo più efficace per prendere in orrore la carne. Noi ci domandiamo se gli animali hanno una coscienza, ma io mi domanderei: noi abbiamo una coscienza quando sopportiamo le atrocità, le atrocità di questi lager che sono gli allevamenti intensivi, dei macelli che una volta erano in città, ora li hanno portati ben lontani dalle città… che non si veda… I bambini conoscono la carne solo sottoforma di quei begli involtini nel cellophane che si trovano al supermarket… non hanno idea delle sofferenze atroci di cui bene ha parlato il ministro Brambilla, sono cose atroci, inimmaginabili e noi siamo animali, noi siamo animali come loro, noi facciamo parte della specie dei primati, immaginiamoci uno dei nostri bambini appena nato tolto alla madre, chiuso in una gabbia, legato, rimpinzato di mangiare perché cresca in fretta, perché ingrassi in fretta, è questo quello che succede ai vitelli, quello che succede ai maialini. Sono cose atroci e d'altra parte il nostro pianeta risente di questa atrocità, perché è noto che gli allevamenti intensivi sono una delle cause maggiori dell'inquinamento del pianeta, oltre al consumo delle risorse, risorse che il 20% dell'umanità, quella ricca, quella del primo mondo, consuma per l'80%. Quindi anche dal punto di vista della fratellanza con gli altri esseri come noi, di animali che ci consideriamo diversi dagli altri animali, anche da questo punto di vista noi sperperiamo un bene che è di tutti.