LIBERIAMO LE GALLINE DALLE GABBIE
La maggior parte dei consumatori sono d’accordo: confinare le galline ovaiole dentro una gabbia per tutta la loro vita è semplicemente sbagliato. Questo è il motivo per cui aziende come Barilla, Unilever, Sodexo, Aldi e molte altre hanno già espresso il loro impegno globale a smettere di supportare questa crudele pratica dell’uso delle gabbie. Ma General Mills si rifiuta di smettere di approvvigionarsi da allevamenti che confinano le galline in gabbie minuscole.
Queste gabbie sono così piccole ed affollate che le galline non possono esprimere la maggior parte dei loro comportamenti naturali. Rimanendo spesso incastrate nella rete metallica, esse soffrono gravi fratture, malformazioni alle zampe e perdita del piumaggio. Alcune galline, esauste e immobilizzate, muoiono schiacciate dalle compagne di gabbia.
Tantissime aziende del settore alimentare tra cui produttori, catene di supermercati e anche compagnie di ristorazione stanno abbandonando le uova provenienti da galline allevate in gabbia. Addirittura alcuni produttori di uova hanno dichiarato di voler abbandonare gli allevamenti di galline ovaiole in gabbia, riconoscendo che questi non hanno futuro. General Mill si è già impegnata ad abbandonare questa crudele pratica negli Stati Uniti e in Canada, ma non in Italia.
Per firmare la petizione al fine di fare sapere a General Mills che non comprerai nessuno dei loro prodotti fino a quando loro si riforniranno di uova provenienti da galline allevate in gabbia, clicca QUI.
Petizione lanciata da Animal Equality.