ZOOUT – VITE DIMENTICATE LA RUBRICA DI FRANCESCO CORTONESI
Storie degli animali che vivono reclusi nei delfinari e negli zoo… vite dimenticate!
Note: La rubrica è composta da più puntate, l’articolo viene automaticamente aggiornato ad ogni nuova puntata. In prima posizione la ricetta più recente.
10 – CYRIL: LA GRANDE FUGA
Cyril era un leone marino che abitava nello zoo di London, in Ontario (Canada) che, il 17 giugno 1958, decise di tornare a casa sua nelle isole al largo di San Francisco.
Ecco la sua rocambolesca storia che gli ha fatto meritare alla sua morte, avvenuta nel 1967, una scultura nello zoo di London, in Ontario.
9 – LA STORIA DI MOE
Moe o lo scimpanzé co-protagonista di “B.J. and the Bear” una serie tv statunitense della fine anni settanta.
Billy Joe “B.J.” McKay, di ritorno dalla Guerra del Vietnam, trova lavoro come autotrasportatore ed ha come compagno lo scimpanzé Bear che gli aveva salvato la vita in Vietnam e che quindi aveva deciso di tenere con sé.
Moe è il vero nome della creatura che hanno trasformato in vera e propria star, ma… non tutto è oro quel che brilla. Come sarà stata davvero la vita del povero Moe?
8 – FLACO LIBERO
Flaco, un maestoso gufo euroasiatico, viveva nello zoo del Central Park a New York. Fuggito dalla sua “casa prigione”, è riuscito ad eludere la cattura guadagnandosi l’ammirazione di tutti a partire da molti newyorchesi che hanno tentato, inutilmente, di avvistarlo armati di binocoli e macchine fotografiche.
7 – L’orso di Jacksonville
Risale al 21 dicembre 2022 l’uccisione dell’orso nero Johnny nello zoo di Jacksonville in Florida. Johnny aveva assalito la sua custode. Le motivazioni? Ci racconta tutto Francesco Cortonesi.
6 – ChiChi il panda simbolo del WWF
Chi Chi era un noto panda gigante femminile allo zoo di Londra, in Inghilterra diventato poi simbolo del WWF. Chi Chi non fu il primo panda gigante dello zoo di Londra; Ming fu uno dei quattro che arrivò nel 1938. Tuttavia, fu Chi Chi a diventare l’attrazione principale dello zoo e l’animale dello zoo più amato d’Inghilterra.
La storia di Chi Chi, come possiamo ben immaginare, non è stata felice… ce la racconta Francesco Cortonesi.
5 – La fuga del polpo Inky
Quando il 12 aprile 2016 il personale dell’acquario National aquarium di Napier, ha scoperto che Inky un esemplare maschio di polpo comune (Octopus vulgaris), era scomparso hanno lanciato l’allarme e tante sono state le ipotesi che sono state fatte. Ma alla fine dei conti l’incredibile fuga è sembrata l’unica spiegazione plausibile.
Bello immaginare Inky libero nelle acque della Hawke’s Bay.
4 – L’elefantessa Topsy, una storia da non dimenticare
4 gennaio 1903. Topsy, condannato alla “sedia elettrica”, viene giustiziato con una scarica elettrica per un’assurda sfida fra “geni”:
Edison e George Westinghouse Jr erano infatti nel bel mezzo della cosiddetta “guerra delle correnti” e si stavano contendendo il controllo del mercato dell’energia: semplificando, Westinghouse Jr sosteneva l’utilizzo di quella alternata mentre Edison propendeva per quella continua.
Per cercare di sbaragliare definitivamente il concorrente, Edison decise, tra le altre cose, di dare una dimostrazione pubblica di ciò che la corrente continua era in grado di fare e di mezzo c’è andata Topsy.
3 – Saturn l’alligatore di Hitler
Una storia davvero inverosimile quella di Saturn, soprannominato l’alligatore di HItler, che attraversa, indenne, più di 80 di storia superando guerre, incidenti, attacchi e depressioni. Una vita lunga e difficile, la sua, ma Saturn è diventato “leggenda” proprio per le vicissitudini passate e per la sua longevità. Grazie a Francesco Cortonesi per avercela raccontata.
2 – La fuga di Otto
A metà degli anni Sessanta, un gorilla, che venne poi chiamato Otto, fu rapito dalla sua Africa e portato in dono dal governo del Camerun al Lincoln Park Zoo. Il 27 luglio 1982 di mattina Otto tentò la fuga. Come finì? Ve lo racconta Francesco.
1 – Tilikum, l’orca non assassina
Tilikum, soprannominata Tilly, era un’orca prigioniera, che trascorse gran parte della sua vita esibendosi al SeaWorld di Orlando. Fu catturata in Islanda nel 1983 a Hafnarfjörður, vicino a Reykjavík. Circa un anno dopo, fu trasferita nella Sealand del Pacifico a Victoria, nella Columbia Britannica.
La presentazione della rubrica
Chi è Francesco Cortonesi
Raccontare in due parole chi è Francesco non è certo facile! Si può dire senza ombra di dubbio che è un attivista a tutto tondo e che non si tira mai indietro quando si tratta di dare una mano.
Sono tante le realtà che lo vede coinvolto come volontario. Qualche esempio?
In passato è stato Volontario e coordinatore regionale di Sea Shepherd Italia, anche Essere Animali ha avuto il suo supporto come coordinatore regionale. Ha ideato e coordinato #IostoconBruno e ne è stato anche esecutore ed ha co-fondato CARA – Comitato Animal Right Arezzo
Attualmente è Creative Writer presso Progetto Vivere Vegan ODV, Vegolosi e Veganzetta e Media Coordinatore presso Rete dei Santuari di Animali Liberi, ma, soprattutto, è Creative Writer di ZOOUT.
Francesco sbarca anche su RadioVeg.it con la rubrica personale ZOOUT – VITE DIMENTICATE
Rubiamo spudoratamente spunto un post di Francesco per raccontare cosa sarà “VITE DIMENTICATE”.
“Qualcosa tipo dopo vent’anni torno in radio con una trasmissione tutta mia.
La radio è stata il mio primo grande amore, prima ancora del cinema, prima ancora dei fumetti e della scrittura. Ho avuto la fortuna di crescere in un epoca in cui le radio private si potevano permettere di inventarsi dei programmi “sperimentali”, che attiravano un mucchio di persone.
Persone che ti telefonavano a qualsiasi ora del giorno e della notte (avevo un talk show notturno – Radio Onda Blu – quindi parlo per esperienza) proprio come adesso succede principalmente nei grandi network.
Comunque la radio, anche grazie al boom dei podcast, sta conoscendo una nuova giovinezza e questo è un gran bene perché, per quanto mi riguarda, le storie narrate al microfono e ascoltate in cuffia sono potentissime.
Comunque, per farla breve, sarò su Radio Veg. It per raccontare le storie degli animali che vivono reclusi nei delfinari e negli zoo.
Vite dimenticate appunto.
La speranza è che queste storie possano gettare almeno un po’ di luce dove l’essere umano ama far calare il buio.”
Milano, 25/07/2024
E che non si dica che i tempi sono buo, perché abbiamo taciuto.
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