PER NON DIMENTICARE SNOOPY
Riceviamo e con piacere pubblichiamo.
Una mobilitazione generale. Un grande movimento nazionale di protesta per chiedere giustizia per Snoopy e per tutte le altre creature vittime della violenza umana. Con questo obiettivo Animalisti Italiani Onlus, ha organizzato la manifestazione nazionale “Per non dimenticare Snoopy”, in programma a Livorno per sabato 4 novembre, in Piazza Grande, a partire dalle ore 14:00. In piazza, al fianco dell’associazione presieduta da Walter Caporale, anche Enpa, Leal, Lndc, Leidaa, Lav e Oipa.
Un evento molto sentito dalle sette associazioni coinvolte che, insieme, vogliono così esprimere la loro vicinanza alla famiglia Lucisano, la famiglia di Snoopy, il cane meticcio ucciso sul balcone della sua casa di Livorno da un colpo di carabina sparato da Massimiliano Giunta.
L’obiettivo della manifestazione vuole essere proprio questo: ribadire la necessità di inasprire le pene per chi maltratta o, nel caso di Snoopy, uccide gli animali. Il giudice di Livorno ha purtroppo accettato la richiesta di messa alla prova che di fatto ha sospeso il processo. Quindi Massimiliano Giunta, a seguito del suo gesto, svolgerà soltanto otto mesi di servizi sociali e corrisponderà un irrisorio risarcimento alla famiglia Lucisano mantenendo al tempo stesso la sua fedina penale immacolata. Otto mesi di servizi sociali nonostante abbia spezzato la vita di una creatura innocente che non stava dando fastidio a nessuno. Una creatura uccisa sul balcone della sua casa.
Animalisti Italiani Onlus, Enpa, Leal, Lndc, Leidaa, Lav e Oipa non ci stanno, e per questo scenderanno in piazza una di fianco all’altra per urlare tutto il proprio sdegno: “Con questa manifestazione si vuole tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica su un crimine così efferato come l’uccisione del cane Snoopy. Allo stesso tempo, abbiamo deciso di scendere in piazza perché le Istituzioni Italiane devono, una volta per tutte, approvare una legge seria che preveda pene severissime e certe per chi si macchia di reati del genere. Chi si arroga il diritto di togliere la vita a qualcuno deve andare in carcere. Chi uccide un essere vivente è, a tutti gli effetti, un assassino, e in quanto tale non può cavarsela solo con qualche mese di servizi sociali e una somma simbolica di risarcimento. La vita è un qualcosa che non si può risarcire e tutti noi, sabato 4 novembre 2017, saremo a Livorno al fianco della famiglia di Snoopy per ribadire, ancora una volta, questo concetto fondamentale”.
A san Benedetto dei Marsi ultimo noto fattaccio, togliere armi a chi non fa parte delle forze di polizia, caccia da abolire.