24 APRILE, GIORNATA MONDIALE PER GLI ANIMALI DA LABORATORIO.
Animali da laboratorio: dal 1979 viene celebrata, il 24 aprile, la giornata mondiale per loro.
900.000 sono gli animali da laboratorio vittime della sperimentazione in Italia, 22 milioni in Europa e oltre 192 milioni nel mondo. Questi sono i numeri, sottostimati, che ogni anno i laboratori di ricerca mietono inutilmente. Vite di esseri viventi senzienti, sottoposti ad indicibili torture 24 ore su 24, senza tregua, senza speranza. Una strage silenziosa che avviene lontano da occhi indiscreti nei laboratori di tutto il pianeta.
Una ricerca inutile e dannosa che richiede enormi risorse economiche per finanziare risultati scientifici inconcludenti. E’ per questo che, dal 1979, viene celebrata il 24 aprile la giornata mondiale per gli animali da laboratorio. La ricorrenza è stata creata dall’ organizzazione antivivisezionista inglese, riconosciuta dall’Onu, National Anti-vivisection Society di Londra.
In Italia una delle realtà storiche presenti che lottano contro la vivisezione è la LEAL – LEGA ANTI VIVISEZIONISTA
Tutti gli anni centinaia di migliaia di attivisti manifestano per non dimenticare l’orrore perpetrato dall’uomo nei confronti di ratti, scimmie, furetti, conigli, cani, gatti, mascherato da scopi scientifici, assolutamente inutili per la salute umana.
L’unica cosa certa è l’indifferenza dei vivisettori, spettatori delle orribili sofferenze inferte agli animali indifesi.
Eppure esistono metodi alternativi di ricerca assolutamente più efficaci e tecnologici.
Due esempi tra tanti: il metodo organ on a chip, che rappresenta un modello in vitro di organo artificiale, oppure modelli cellulari tridimensionali del sistema immunitario o dei polmoni umani.
Entrambi utilizzano tecnologie human-based e vengono evitati inutili e strazianti test su animali anche per lo studio dei vaccini contro l’attuale pandemia di Covid 19.
Mi ritrovo qui a scrivere di una giornata mondiale, che non dovrebbe neanche esistere, perchè si continua a finanziare una ricerca obsoleta crudele e, sopratutto, inaffidabile e fallimentare causando solo morte e sofferenze inutili.
Qualcosa,però, si sta muovendo nella giusta direzione grazie alla procedura europea di validazione dei metodi alternativi che si si basa sul principio delle “3R”:
Replacement: completa sostituzione degli animali con metodi alternativi come scopo finale.
Reduction: riduzione del numero di animali utilizzati, tale comunque da ottenere una quantità di dati statisticamente significativa.
Refinement: raffinamento delle condizioni sperimentali per ridurre al massimo la sofferenza provocata all’animale.
Non è comunque abbastanza, spero un giorno questo venga interamente sostituito dal principio delle “3S”:
STOP AI TEST SUGLI ANIMALI
STOP ALLA VIVISEZIONE
STOP AI LABORATORI LAGER
Scorcia Valentina
Milano, 24/04/2021 – GC