LE MANTA, UN CATAMARANO PER RIPULIRE GLI OCEANI
Debutto previsto per il 2024 per il rivoluzionario progetto “aspiraplastica” dai mari di tutto il mondo
Le Manta è un catamarano tecnologico in grado di raccogliere e separare la plastica dalla materia organica, la sua missione ripulire i mari di tutto il mondo.
Sono circa 8 milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare. Per rendere l’idea si potrebbe immaginare un camion di spazzatura che ogni minuto per 365 giorni riversi tutto il suo contenuto in acqua. Di questo passo nel 2050 gli oceani potrebbero contenere più bottigliette che pesci.
L’idea è nata due anni fa dall’attivista green di The Sea Cleaners, Yvan Bourgnon, 50enne svizzero che naviga i mari di tutto il mondo da quando ha 8 anni e che da sempre si batte per lo stato di salute delle acque della Terra.
“Durante un giro del mondo con la famiglia, da bambino, non ho mai visto alcun pezzo di plastica in mare. Trent’anni dopo ho fatto fatica a navigare tra i rifiuti di plastica dell’Oceano Indiano, un vero e proprio scempio” racconta le gladiateur des mars (dal francese, il gladiatore dei mari).
Questo grande aspirapolvere marino prende il nome da un pesce dalla forma romboidale, la Manta, noto per essere in grado di resistere alle più avverse condizioni meteorologiche e per avere la capacità di filtrare l’acqua del mare per assorbirne il plancton.
Le Manta, il gigante buono
La ricerca e la raccolta dei fondi necessari, tramite crowdfundig e proposte commerciali ai fornitori, sono durate circa due anni, per poi realizzare in concreto il progetto che ha finalmente preso forma fino ad essere oggi “la prima nave-fabbrica concentrata di ecologia e tecnologia in grado di raccogliere, trattare e recuperare grandi quantità di rifiuti di plastica in mare e alle foci dei fiumi”, come ha dichiarato Bourgnon.
Questo “aspiraplastica dei mari” grazie alle sue dimensioni, 70 metri di lunghezza e 49 di larghezza, e alla sua struttura di vele e turbine eoliche, sarà in grado di raccogliere fino a 600 metri cubi di rifiuti ad ogni uscita in mare, portarli a terra e differenziarli.
Il catamarano punta a raccogliere i rifiuti più grandi, come le bottiglie, prima che si rompano e diventino microplastiche. Questo perché in questa fase, galleggiano e sono quindi facili da recuperare e da riciclare. Tre le acque più inquinate ci sono quelle del Mediterraneo dove la spazzatura di grandi dimensioni spesso forma delle vere e proprie isole in mezzo all’acqua.
A bordo i rifiuti diventeranno risorsa venendo convertiti in gas da un termovalorizzatore da 100 kW che alimenterà delle turbine presenti all’interno dello scafo, in modo da generare elettricità che si sommerà a quella ottenuta tramite due turbine eoliche e dai quasi 500 m² di pannelli solari fotovoltaici (per un totale di 100 kWp). Secondo quanto stimato dalla squadra questo sistema di cogenerazione dovrebbe coprire fino al 75% del suo fabbisogno energetico.
Il futuro del catamarano Le Manta
Le Manta non si occuperà solo di raccogliere, trattare e riutilizzare grandi volumi di detriti di plastica galleggianti lungo le coste e nelle foci dei grandi fiumi, ma ospiterà anche squadre si scienziati a bordo per delle vere e proprie missioni scientifiche . In fase di ormeggio verranno tenute conferenze educative e di apprendimento; sarà un luogo in cui si svilupperanno idee a tutela dell’ambiente e un laboratorio per trovare soluzioni tecnologiche innovative utili alla gestione dei rifiuti.
E’ opportuno precisare che durante le fasi di raccolta, un sistema sonoro manterrà i cetacei e gli altri pesci fuori dalla traiettoria per evitarne la cattura accidentale.
Se tutto andrà secondo i piani, Manta sarà all’opera nel 2024 e i nostri mari avranno un alleato nella loro essenziale e urgente salvaguardia.
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Milano, 26/06/2021 IM
Iaia Mingione