CANI VEGAN, UN ARGOMENTO CHE DIVIDE
Sempre più persone scelgono una dieta vegana per i loro cani. Ma i cani possono davvero essere vegani?
I cani vegan sono l’oggetto di un articolo pubblicato su Plant Based News per fare chiarezza sull’argomento. Abbiamo anche noi affrontato il discorso tempo fa con Mara Di Noia, veterinaria, nel corso di una interessante intervista.
L’autrice dell’articolo uscito su Plant Based News, Jemima Webber, riporta innanzitutto la storia del suo border collie di 9 anni di nome Levi, che soffriva di artrite precoce ed era in cura per infezioni a entrambe le orecchie.
Dopo essersi documentata, Jemima ha scelto per il suo cane una dieta vegetale e ha deciso di condividere la sua esperienza con i lettori.
I cani sono carnivori o onnivori?
Se i cani possono essere vegani è un argomento controverso.
A prima vista, è facile confondere i cani con i carnivori: i denti, per cominciare, sono fuorvianti, ma i cani domestici sono in realtà onnivori, come gli umani, gli scimpanzé, gli orsi e i maiali (solo per citarne alcuni).
Un onnivoro è un animale che può sopravvivere sia nutrendosi di cibi vegetali sia nutrendosi di animali. Per questo motivo i cani possono seguire una dieta a base interamente vegetale.
Benefici della dieta dei cani vegan
Con il passaggio dalle crocchette commerciali a base di carne alla dieta vegetale, le condizioni di salute di Levi sono migliorate.
Passati due anni dall’inizio della dieta vegetale, Levi non ha più avuto problemi con le infezioni e i suoi sintomi di artrite sono significativamente migliorati. Ora riesce di nuovo a saltare in macchina…o sul letto!
Questa testimonianza deve però essere ovviamente supportata anche dalla ricerca.
Gli studi
Una ricerca pubblicata nel 2016 ha confermato che i cani da compagnia possono trarre benefici da una dieta priva di carne. Le diete vegetali sono infatti state associate a benefici quali miglioramento delle condizioni del pelo, controllo delle allergie, controllo del peso, aumento della salute e della vitalità in generale, regressione dell’artrite, regressione del diabete, risoluzione della cataratta. É stata inoltre rilevata una diminuzione dell’incidenza di cancro, infezioni, ipotiroidismo ed ectoparassiti (pulci, zecche, pidocchi e acari).
Cosa ne pensano i veterinari
La dottoressa Debra Voulgaris, che ha un dottorato in medicina veterinaria (DVM), ha utilizzato diete a base vegetale per aiutare i proprietari a tutelare la salute dei loro animali domestici.
“Come veterinario etico, ho la responsabilità di raccomandare ai miei pazienti alimenti equilibrati e sani. Come vegano etico, ho la responsabilità di promuovere la compassione verso tutti gli animali, non solo i miei pazienti”
E sono ormai tanti gli alimenti vegan per cani che permettono di fare entrambe le cose. Alimenti che si dimostrano efficaci nell’aiutare molti dei pazienti quattro zampe risolvendo problemi legati ad alcune allergie, problemi gastrointestinali e altre malattie sistemiche.
Bramble, il cane vegano di 25 anni
Quando si parla di cani vegani non si può fare a meno di ricordare Bramble, il border collie vegano di 25 anni.
La proprietaria di Bramble, l’attivista per i diritti degli animali Anne Heritage ha avuto sette cani vegan: tre di loro hanno vissuto fino a 19 anni, uno ha vissuto fino a 20 anni e poi Bramble ha vissuto fino a 25 anni.
Bramble è solo uno dei tanti esempi di cani vegan, perché anche in Italia sono ormai tantissimi i cani che crescono in piena salute con un’alimentazione veg.
I pericoli dei cibi a base di carne
Molti sono i pericoli dei cibi a base carnea portati alla luce dai dati dell’American Veterinary Medical Foundation e riportati sul sito web del marchio di cibo vegano V-Dog. Dati che mostrano che, solo nel febbraio 2018, 38 prodotti alimentari a base di carne per animali domestici sono stati richiamati per contaminazione, principalmente da pentobarbital (un farmaco per l’eutanasia) e da Salmonella.
I pericoli della carne cruda Il cibo per cani a base di carne cruda può essere ancora più pericoloso, uno studio ne ha esaminato i rischi testandola per i batteri Enterococchi. Gli enterococchi che si diffondono nelle aree sbagliate del corpo possono causare infezioni gravi delle ferite, del cavo orale e del tratto urinario, comprese infezioni addominali.
I ricercatori hanno esaminato 55 campioni di 25 marchi (la maggior parte dei quali spediti in tutto il mondo). Più della metà (54%) dei campioni conteneva i batteri. E oltre il 40% era resistente a più antibiotici. I rischi non sono solo per i cani che consumano il cibo, ma anche per gli esseri umani.
Plastica nel cibo per cani
Utilizzare gli animali da allevamento per produrre il cibo per animali domestici può essere dannoso anche sotto un altro aspetto. Alcuni ex dipendenti dell’industria alimentare per animali domestici hanno infatti rivelato che le targhette in plastica apposte sulle orecchie degli animali (utilizzate per numerare il bestiame) possono essere lavorate insieme alla carne e finire pertanto nelle ciotole dei cani.
Inoltre, per produrre cibo per cani può essere utilizzata anche la carne scaduta, che a volte viene lavorata senza rimuovere la confezione di polistirolo.
Impatto ambientale del cibo per cani
Uno dei motivi principali per cui molte persone sono diventate vegane é da ricercare nella preoccupazione per la crisi climatica e le condizioni di salute del nostro pianeta. Ovviamente sono molte le variabili in gioco, ma la dieta svolge un ruolo innegabile.
La produzione di carne, latticini e uova è una delle principali cause della deforestazione, delle zone morte oceaniche e dell’innalzamento del livello del mare. I prodotti animali (soprattutto la carne bovina) sono enormi generatori di emissioni di gas serra, e la ricerca ha dimostrato più e più volte che gli alimenti a base vegetale hanno un impatto minore sul pianeta. A tal proposito, il chirurgo e veterinario Dr. Simon Fit crede che sia nostro dovere lavorare per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei nostri animali domestici.
“Penso che sia dovere di tutti noi che amiamo gli animali e il pianeta ridurre al minimo la sofferenza degli altri e ridurre l’impatto ambientale che produciamo con il nostro cibo. Il cibo che consumano i nostri cani e gatti produce più di 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, l’equivalente di guidare più di 13 milioni di automobili”. Cit. Dr. Simon Fit
Cani vegani: una minoranza in crescita
Nel 2019 i ricercatori dell’Ontario Veterinary College hanno condotto un sondaggio per esaminare quali sono gli alimenti che le persone utilizzano per alimentare i loro animali domestici. Poco meno del 6% dei partecipanti era vegano. Più di un quarto (27%) nutriva anche i propri cani con una dieta a base vegetale. Tra il resto degli intervistati vegani, il 78% era interessato a modificare la dieta dei propri animali domestici in modo che fosse a base vegetale.
L’autrice dello studio, la dottoressa Sarah Dodd, ha commentato: “Questa percentuale, il 27 percento, potrebbe sembrare un numero esiguo, ma se pensi al numero effettivo di animali domestici coinvolti, è enorme e molto più alto di quanto ci aspettassimo”. In totale, l’1,6% dei cani del sondaggio era alimentato con cibi di origine vegetale, quindi in tutto e per tutto cani vegav.
Un ulteriore 10,4% dei cani era “alimentato in modo intermittente con diete vegetariane o cibi a base vegetale”. Inoltre, il 35% dei proprietari di animali domestici era interessato a cambiare la dieta dei propri animali con una a base vegetale.
“Studi precedenti hanno anche dimostrato che i proprietari di animali domestici tendono a offrire ai loro cani e gatti lo stesso tipo di dieta che adottano per sé stessi”, ha aggiunto la dottoressa. Quindi, mentre solo una piccola parte dei proprietari di animali domestici sta attualmente alimentando i propri animali con diete a base vegetale, è probabile che l’interesse per le diete vegetali cresca”. Ovviamente ci auguriamo che il settore del cibo vegetale per animali domestici possa seguire le orme, è il caso di dirlo, dei prodotti vegetali umani, in costante e rapida crescita.
Perché il tempo di cambiare è ora.
Se non ora, quando?
Alessandra Tedeschi
Milano, 05/10/2021 – GC