UNITIPERLORO, GLI UNICI PORTAVOCE DI CISTERNINO
Un po’ di chiarimenti su chi è titolato a gestire l’emergenza di Andrea Cisternino
In accordo con il Comitato Unitiperloro, pubblichiamo questo articolo per chiarire dei punti fondamentali riguardo la gestione dell’emergenza che vede coinvolto il nostro concittadino Andrea Cisternino.
Fin dal 3 marzo il Comitato Unitiperloro ha comunicato quanto segue:
“Come comitato Unitiperloro, formato da Andrea Cisternino, Riccardo Laganà, Anna Raimondi, Elisabetta Strano, Davide Celli, Leonardo Rania, Serena Astolfi, Matteo Porcelli, ci sentiamo in dovere di specificare che le uniche fonti UFFICIALI di informazione riguardanti la situazione di Andrea e di Rifugio Italia Kj2 sono rappresentate dalla persona di RICCARDO LAGANA’ e ANNA RAIMONDI, nonché dal Comitato stesso. Gli aggiornamenti ufficiali verranno postati su questa pagina oltre che sui profili dei componenti del comitato e di Anna Raimondi.”
Ad oggi 22 marzo 2022
Le cose non sono cambiate, pertanto qualsiasi iniziativa deve necessariamente passare attraverso il Comitato e qualsiasi informazione credibile e autorizzata ad essere condivisa deve essere necessariamente presa dalla pagina del Comitato Unitiperloro stesso.
Questo non per mancanza di democrazia o per mania di accentrare il tutto, ma perché il Comitato ha contattato tutto il contattabile e messo in campo tutte le iniziative possibili.
La situazione ormai è arrivata a dei livelli tali che qualsiasi iniziativa privata, pur fatta in buonafede e spinta da sincero sentimento altruistico, oltre a non essere tecnicamente possibile e pericolosa, per tutte le restrizioni in atto nella zona di guerra, potrebbe destabilizzare qualsiasi azione diplomatica in atto.
Infatti ora l’emergenza è in mano alle istituzioni ed alla politica, realtà che, vi assicuriamo, sono al corrente di tutta la vicenda fin da prima che anche i mass media si svegliassero e portassero il tutto all’attenzione dell’opinione pubblica.
Per questo “risveglio” mediatico, il Comitato Unitiperloro ringrazia la diretta FB fatta da Claudio Locatelli, il giornalista combattente che si trova in loco, fatta domenica 20 marzo, perché da quel momento si sono smosse un po’ le acque.
Come sempre, quando le notizie diventano “virali”, succede che si scatenino reazioni di solidarietà da parte di tutti che, in questo specifico caso, è necessario arginare veicolando informazioni corrette sulla realtà dei fatti che, nudi e crudi sono:
- Impossibilità pratica di raggiungere da parte di privati e/o associazioni le realtà in grave difficoltà, quindi compreso il rifugio di Andrea
- Sempre più zone sono occupate dai russi con i quali non si può trattare a livello personale
- Tutto il materiale raccolto è fermo ai confini e a Leopodi, con il rischio che si generino giri di malaffare
Detto ciò, è chiaro che, chi dice di star raccogliendo materiale da portare direttamente ad Andrea non conosce bene la situazione oppure è in malafede. Non sappiamo cosa sia peggio.
Una nota per quanto riguarda la raccolta di soldi
Anche in questo caso, i riferimenti ufficiali sono quelli resi noti dal Comitato Unitiperloro. Qualsiasi realtà abbia raccolto fondi a suo nome non ne era autorizzato. Avendo Andrea ed il Comitato dei conti appositi, non aveva senso darli a terze persone. Siamo sicuri che arriveranno tutti a destinazione perché crediamo nella buona fede di chi ha voluto far da tramite, ma, per eventuali future donazioni, il Comitato chiede che vengano fatte sui conti ufficiali.
La situazione al 21/03/2022
Pur consapevoli che la situazione cambia di ora in ora, riportiamo qui sotto il podcast di un servizio fatto in data 21 marzo dove sono approfonditi e chiariti alcuni dei punti che abbiamo affrontato in questo articolo.
Qualche cosa sembra si stia muovendo a livello istituzionale e diplomatico, ma, si sa che tra il dire e il fare… quindi il Comitato preferisce cantar vittoria ed esporsi solo quando si sentirà concretamente dire da Andrea: “Oggi sono arrivati i rifornimenti”. Non si può far dunque altro se non attendere.
Importantissimo tenerli presente per non inficiare il lavoro che si sta facendo a livello diplomatico.
Testo del comunicato
Arrivano quotidianamente gli aggiornamenti su Andrea Cisternino ed il suo Rifugio Italia Kj2 in Ucraìna. Gli aggiornamenti, che noi abbiamo deciso di condividere anche sulla nostra pagina, sono a cura di Anna Raimondi che, con gli altri componenti del Comitato Uniti per Loro, sono da sempre gli unici ad essere giornalmente in diretto contatto con Andrea.
La situazione è sempre più delicata e pericolosa.
Il Comitato Uniti per loro ha fatto e sta facendo il possibile e l’impossibile per Andrea. Al momento ancora nessuno può arrivare da Andrea se non la croce Rossa Ucraina con cui il comitato è già in contatto .
Ormail le scorte di cibo sono finite, sia per Andrea e il suo staff che per gli animali che, ricordiamo sono più di 400. Per bere sui e il suo staff usa l’acqua del pozzo, non potabile, che viene fatta bollire. Questo perché purtroppo tutti i viveri e gli aiuti si fermano a Leopoli, a 600 km da Kiev, è impossibile farli arrivare da Andrea che ribadisce e conferma, tramite il comitato, il fatto che NON LASCERÀ IL RIFUGIO E I SUOI ANIMALI, anzi accoglie anche quelli dei vicini che scappano e lasciano i loro animali in balia di sé stessi.
Andrea chiede di trovare percorsi alternativi, magari valutando percorsi da nord o ovest poiché da Kiev è tutto bloccato, tutto è in mano ai russi.
Persino il giornalista Claudio Locatelli il giornalista combattente che è in loco non è riuscito ad arrivare fino al rifugio pur essendo ad una manciata di km di distanza.
La diretta su facebook di Locatelli per fortuna ha smosso un po’ le acque ed i media stanno facendo passare servizi in radio ed in TV il messaggio che Andrea è un cittadino italiano che ha diritto ad essere aiutato, lui, il suo staff di 4 persone e i suoi animali .
I componenti del Comitato Uniti per loro ringraziano sempre tutti quelli che danno loro dei suggerimenti o opzioni alternative, ma davvero ormai tutte le strade sono state battute,
a livello privato non si può fare assolutamente nulla: è davvero troppo pericoloso.
Il corridoio umanitario deve essere concordato fra le parti quella russa e quella ucraina ,ora infatti l’emergenza viene gestita ai massimi livelli. I russi non prevedono alcun servizio e in ogni caso non ci sarebbe modo di farli attivare a livello personale da Andrea, oltre tutto si rischiano sempre ritorsioni.
La zona dove si trova Andrea è in pieno conflitto. Per rendere l’idea, Andrea è stato costretto dai russi di appendere un avviso fuori dal rifugio con scritto che lì dentro ci sono solo civili ed animali per evitare che ci sia qualche violenta perquisizione da parte dell’esercito occupante in cerca di soldati ucraìni.
Sta ancora girando in rete il testo di una mail da mandare all’ambasciatore italiano in Ucraina, ma, come chiede Locatelli stesso, è meglio non intasare la mail dell’ambasciata che, infatti è già bloccata perché piena di messaggi. Questo non perché non sia importante sollecitare l’intervento dell’ambasciatore, ma perché anche le autorità italiane in Ucraina, come dicevo prima, sono già al corrente della situazione.
Di tutta questa faccenda quel che è devastante oltre al continuo pensiero di Andrea che nonostante le parole di conforto che Anna cerca di dargli ogni giorno, è che si possa sentire abbandonato da chi lo apprezza e gli vuole bene, mentre qui in Italia tutti siamo con il fiato sospeso per lui.
Purtroppo però ormai non resta che attendere i risvolti delle azioni di diplomazia messi in campo dalla politica e i suoi rappresentanti, sperando che ce ne siano di positivi e al più presto.
Ho visto personalmente negli occhi di Leonardo Rania, un altro componente del Comitato, lo sguardo di impotenza di fronte a questa situazione che non possono più gestire da soli ed sento spesso la disperazione e l’esasperazione nella voce di Anna Raimondi. Però il comitato Uniti per Loro NON smetterà mai di lottare per Andrea e i suoi animali e RadioVeg.it darà loro spazio ogni volta lo richiedano.
Milano, 22/03/2022 – Grazia Cominato RV
Non si puo’piu’lasciare andare ,e’orribile il comportamento um
ano nei confronti degli animali .Vorrei poter agire anche se a distanza aiutare a diffondere e cercare di svegliare la coscienza umana ,se cosi’si puo’definire
Cosa posso dire? Cosa posso dire difronte a chi lotta per la vita tutti i minuti di questi giorni? Io minuscolo individuo posso portare il mio piccolo sassolino con la speranza che la vita di Andrea ila sua famiglia animale e umana vinca sempre sulla violenza e la morte seguendo le notizie da radio veg spero sempre che ci sia finalmente la ntizia piu bella STIAMO TUTTI BENE!
Si vive in una specie di limbo tra speranza e paura per la vita di persone che hanno scelto di salvare tante anime innocenti come sono gli animali! Non so quanti di noi avrebbero scelto questo per la propria vita..ma Andrea l’ha fatto insieme a sua moglie e ai suoi collaboratori.. chissà che pensieri passeranno per la testa di sua moglie e che disperazione! Mi unisco alle lacrime di tutti sperando che diventino di felicità quando tutto andrà bene
La moglie di Andrea è rifugiata in Svizzera, ospite di amici.
Sono molto disperata delusa amareggiata per quello che sta succedendo dopo le notizie di oggi sugli aiuti che non arrivano ad Andrea e a tutti i suoi collaboratori e animali! Si parla in TV proprio stamattina di un italiano morto che combatteva per le milizie russe e invece di un nostro Italiano che ha fatto solo del bene cioè Andrea manco nominato..ma dove viviamo? La morte è nel cuore
Grazie ad Andrea per tutto quello che ha fatto e che sta facendo. Un grande uomo circondato da persone straordinarie. Gli italiani dovrebbero essere orgogliosi di lui e non preoccuparsi per la mancata partecipazione ai mondiali di calcio. Grazie anche a tutti voi per l’impegno dimostrato.
Meraviglioso sentire la voce di Andrea come è lui come persona e tutti i suoi collaboratori che non hanno mai mollato nonostante la disperazione per amore e questo è amore per gli animali! Condivido ciò che ha detto Anna Raimondi purtroppo i cagnolini di Borodyanka sono morti perché la responsabile di quel canile che nei suoi video ringraziava a destra e manca con il suo sorrisetto l”Italia per gli aiuti non ha fatto la cosa più saggia che doveva fare cioè aprire le gabbie prima che la situazione precipitasse! Quindi adesso chi di dovere ovvero le nostre associazioni animaliste italiane e non devono prendere seri provvedimenti contro di lei per crudeltà sugli animali.. Spero che tutto ciò avvenga quanto prima.. e mi auguro anche in bene che Andrea riesca a vedere sua moglie e magari che qualche suo cagnolino possa essere adottato qui da noi in Italia affinché possa ricordare a tutti quanto c’è di buono nella vita! Grazie