DICHIARAZIONE DI GUERRA ALLA FAUNA SELVATICA
Consentita la caccia selvaggia nei parchi, nelle aree protette e zone urbane: in pratica una dichiarazione di guerra alle creature selvatiche.
Svegliarsi con una dichiarazione di guerra alla fauna selvatica non fa di questo giorno una serena vigilia di Natale.
Non è servita l’indignazione, non sono servite le petizioni che hanno raccolto migliaia di firme in poco tempo, non è servito l’appello rivolto al Presidente Mattarella quale Garante della Costituzione, affinché salvasse il testo introdotto nel 2022 all’articolo 9, nei principi fondamentali della Repubblica, ovverosia la “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Non è servito proprio nulla: nella manovra è stato approvato l’emendamento che dà il via libera all’attività venatoria nei parchi, nelle aree protette e urbane.
La Regione Lazio ha stanziato una considerevole cifra da riservare all’eradicazione definitiva dei cinghiali presenti sul territorio. Inoltre, un emendamento di Fratelli D’Italia, dichiara che gli animali cacciati potranno essere destinati al consumo alimentare.
In pratica è stata dichiarata una vera e propria guerra contro la fauna selvatica.
Per il momento nel mirino ci sono soprattutto i cinghiali, ma sono in pericolo tutte le specie protette della UE: lupi, orsi, volpi e chissà quali altre creature saranno vittime di questa scellerata normativa che è in pieno contrasto con le leggi nazionali che tutelano il patrimonio della biodiversità, con l’art 9 della stessa Costituzione e con l’articolo 7 della direttiva europea Habitat.
Inoltre, l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, non solo cozza con la legge 157/92 sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia ma anche con la legge 394/91 sulle aree protette che sarebbero aperte agli spari e che, di conseguenza, sarebbero più aree protette facendo venire meno la stessa ratio legis.
Per correttezza è giusto precisare che la norma deve essere ancora discussa in Senato e lo dovranno fare entro fine anno, pertanto si può ancora esprimere il proprio dissenso sull’emendamento (di FDI n° 78015) che, oltre a consentire la caccia in aree protette e nelle zone urbane, include anche l’ordine del giorno della LEGA che richiede la declassificazione di protezione del lupo. Per farlo cliccate QUI. Come si suol dire: TENTAR NON NUOCE.
I dettagli
Precisando che la discussione deve ora passare al senato e lo faranno prima del
Nell’alveo di piani autorizzati dalle Regioni, sentito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, i cacciatori, coordinati dai corpi di polizia regionale o provinciale, potranno partecipare ai “piani di controllo della fauna selvatica” solo se in possesso di regolare licenza e dopo aver frequentato un corso di formazione. In pratica saranno liberi di sterminare cinghiali o altre specie, in particolare ungulati, in nome della sicurezza stradale, della tutela della pubblica incolumità, del patrimonio storico artistico e dei terreni agricoli, anche nelle aree urbane.
I cinghiali cacciati in città potranno essere portati sulle tavole e mangiati.
Le opposizioni avevano inoltrato la richiesta di stralciare dalla manovra i commi del maxiemendamento questa norma sostenendo che la misura era stata introdotta da un emendamento inammissibile perché non pertinente con la materia della legge, ma la richiesta è stata respinta dal presidente di turno della Camera, Fabio Rampelli, che ha replicato: “non ci sono i presupposti per la convocazione della Giunta per il Regolamento” e quindi la norma va considerata ammissibile.
La convinzione è che quello sui cinghiali è un “provvedimento necessario” a tutela dell’ambiente della salute e dell’economia chiesto a gran voce dal mondo agricolo ai presidenti di Regione ed assessori.
FDL ritiene che “Non si tratta di un favore a lobby o gruppi di interesse, della caccia o delle armi, ma di un atto necessario per ristabilire l’equilibrio del rapporto uomo-animale”. Gli attori coinvolti saranno guardie venatorie, agenti dei corpi di polizia locale, con il supporto, ove necessario, in termini tecnici e di coordinamento, del personale del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei carabinieri
Il ministro del Masaf, Francesco Lollobrigida affida a FB altre considerazioni:
“La caccia in questa vicenda non c’entra niente, e non porta al far west nelle città, si tratta di una selezione che viene effettuata come ultima soluzione se tutte le altre soluzioni individuate non fossero sufficienti ad arginare i problemi”.
Secondo Federparchi ci sarebbero addirittura degli aspetti positivi, in quanto “è positivo preoccuparsi dei troppi incidenti stradali causati soprattutto dai cinghiali” è rincara la dose sostenendo che, oltre ai cacciatori andrebbero coinvolti specialisti per “intervenire su altre specie aliene come scoiattolo grigio, procione o parrocchetto”.
Non c’è altro da fare se non prendere atto che la dichiarazione di guerra contro la fauna selvatica è stata lanciata.
L’essere umano si sta dirigendo a gambe levate verso il baratro. Inconcepibile ed incomprensibile come non se ne rendano conto.
Le reazioni
In attesa di conoscere le reazioni che questa decisione causa e di sapere in che modo il mondo animalista, antispecista ed ambientalista intende procedere, di seguito riportiamo i commenti dei referenti di alcune delle associazioni che si sono espresse in merito alla questione nei giorni scorsi.
Massimo Vitturi, Responsabile LAV Area Animali Selvatici: “Chi dice che questo emendamento ha l’unico obiettivo di ridurre la presenza dei cinghiali ampliando il periodo di caccia mente spudoratamente per due motivi: il primo perché è stata data autorizzazione a sparare a tutte le specie selvatiche, il secondo perché tutti gli ungulati, di cui i cinghiali fanno parte, sono cacciabili giorno e notte e durante tutto l’anno già dal 2005. Con questa nuova formulazione i cacciatori potranno sparare a qualsiasi animale selvatico, anche quelli protetti e super protetti come orsi, lupi, aquile e altri rapaci, per 365 giorni l’anno e 24 ore al giorno. Questo sarà possibile anche nelle zone protette quali i parchi nazionali e regionali, le oasi, le riserve e gli ambiti urbani. Potranno sparare verso case, strade e luoghi di lavoro, ovunque intravedano un animale selvatico, senza dover rispettare la distanza minima di sicurezza di 150 metri, entrando letteralmente nei giardini privati e aprendo il fuoco sotto i balconi di casa nostra, contrariamente da quanto afferma sul Corriere della Sera il Ministro Lollobrigida.“
Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL: “Tale modus operandi risulta del tutto illegittimo, incostituzionale e segno di un atteggiamento del tutto scellerato e chiaramente in contrasto con la normativa europea che da anni milita a favore della tutela del patrimonio faunistico e quindi della biodiversità. LEAL non resterà ferma ed è già pronta una dura protesta che vedrà coinvolto anche l’Ufficio legale laddove dovesse essere necessario”.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “La norma non riguarda solo i cinghiali, ma consentirà l’abbattimento di specie protette dalla Ue come lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell’articolo 9 della costituzione. È inammissibile. Palese il tentativo di via libera alla caccia senza limiti. Ricorrere alle doppiette dei cacciatori per gestire il contenimento della fauna selvatica non risolve il problema, tantopiù che ampliando le concessioni ai cacciatori, non solo si aumenta l’inquinamento ambientale, ma anche i pericoli per l’incolumità pubblica. Noi non ci arrendiamo e combatteremo questo emendamento con ogni mezzo possibile!”
Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection: “È veramente una cosa vergognosa, inammissibile. Solo pochi mesi fa abbiamo accolto con gioia la modifica costituzionale che prevede la tutela della biodiversità tra i principi della nostra Repubblica e oggi dobbiamo assistere a questo attacco frontale alla fauna selvatica. Con l’approvazione di questa norma i cacciatori saranno liberi di sparare ovunque e in qualunque periodo dell’anno, rappresentando un pericolo non soltanto per gli animali ma anche per le persone. Già durante la normale attività venatoria si registrano numerosissimi incidenti di caccia, con vittime ignare che vengono colpite per errore. Ora questo potrà succedere perfino in città, dove i cacciatori potranno girare armati come nel Far West”.
Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa: “L’emendamento Far West” è apparso fuorisacco al termine della discussione in Commissione contro gli accordi presi con le opposizioni che assicuravano la discussione dei soli emendamenti dei fascicoli presentati nei quali questa norma non compariva. Con ogni probabilità sarà presentato con il maxi-emendamento in Aula e, se sarà approvato, siamo pronti a segnalarlo alla Corte di Giustizia ambientale europea poiché un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92 che richiama una direttiva europea. È uno sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani. Naturalmente i portatori d’interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi».
Purtroppo, questa deriva influirà sicuramente sulle iniziative di CADAPA e ORA – Rispetto per tutti gli animali in procinto di lanciare nuovi referendum contro la caccia.
Per approfondire il discorso sui danni della caccia, clicca QUI.
Per conoscere la reale situazione dei cinghiali, clicca QUI.
Milano, 24/12/2022 – GC
Era prevedibile che i bastardi umani accogliessero con gioia la possibilita’di sfogare i loro istinti bestiali e malati uccidendo la fauna selvatica a loro piacimento, incoraggiati e protetti dalle istituzioni ignoranti e corrotte che hanno autorizzato una situazione da caccia grossa. Non c’era da aspettarsi niente da parte dei politici piu’ imbecilli e corrotti del pianeta. Ora spero proprio che tutti gli animalisti abbiano capito che dobbiamo muoverci subito e tutti insieme se vogliamo avere qualche possibilita’ di fermare questi stronzi criminali. Se la caccia e’ aperta, allora caccia sia. Se i cacciatori, sia quelli “professionisti” che quelli improvvisati possono sparare agli Animali, perche’ noi non possiamo sparare ai cacciatori? Io lo sto dicendo da sempre che le carogne non si battono con proteste e petizioni ma andando la’ fuori a scrocchiarlgi le ossa. Mio nonno mi ha insegnato che non e’ buona educazione parlare a qualcuno in una lingua che non comprende. Se gli schifosi che perseguitano gli Animali capiscono solo le legnate, allora cosa stiamo aspettando a comunicare con loro a modo loro? Io lo faccio da sempre ma sono sola. Chi e’ d’accordo con me, mi contatti, ma non pensateci troppo. Il tempo non sta giocando a nostro favore.