ANIMALINEWS

MUFLONI MASSACRATI ALL’ISOLA DEL GIGLIO

L’Isola del Giglio è sotto assedio. In corso un inaudito massacro di mufloni.

Riportiamo il comunicato stampa a cura de “Guardiani dei Mufloni” sulla situazione all’Isola del Giglio.

23 Novembre 2023

Un’operazione di sterminio senza precedenti sta scuotendo la piccola isola toscana da questa mattina, dove cacciatori di selezione coadiuvati da un dispiegamento senza precedenti di forze dell’ordine, stanno sparando sui pochi esemplari rimasti di questa specie protetta. Un elicottero sorvola l’isola fin dall’alba, mentre a terra si muovono decine di agenti dei carabinieri, forestali, polizia provinciale e funzionari del parco.

Le uccisioni, al momento, stanno avvenendo all’interno di una proprietà privata, sfruttando le modifiche alla legge 157/92, che consentono di uccidere la fauna selvatica in qualsiasi momento e luogo.

Un’azione crudele e ingiustificata, che mette a rischio il patrimonio naturale e la biodiversità dell’Isola del Giglio.

L’operazione, come altre di minor portata negli scorsi mesi, rientra nel progetto del Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano di eradicazione totale del muflone, una specie di pecora selvatica, classificata in Sardegna come protetta ed in via d’estinzione, inserita nella Red List degli animali minacciati del IUCN (unione nazionale per la conservazione della natura).

Il progetto in questione, “Life – LetsGo Giglio”, è finanziato con fondi europei per un valore di ben 1,6 milioni di euro ed implementato dal Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano.

L’obbiettivo è l’eradicazione totale, non solo del muflone, ma anche di altre specie, sia animali che vegetali, considerate “aliene invasive” e minacce per la biodiversità e per le colture agricole locali.


Tuttavia, tale progetto è fortemente contestato sia da studi scientifici, che attestano l’unicità del DNA del muflone del Giglio tanto da poterlo considerare a tutti gli effetti una sottospecie a sé stante e quindi in via d’estinzione, sia da diverse associazioni ambientaliste e animaliste oltre che da molti cittadini del Giglio, che ne denunciano la mancanza di basi scientifiche, la crudeltà e lo spreco di denaro pubblico.

Il muflone (Ovis gmelini musimon) è presente nell’areale del Mediterraneo e dell’Arcipelago Toscano da migliaia di anni, come testimoniano molte fonti storiche.

A partire dagli anni ’50, a seguito del declino della popolazione di mufloni in Sardegna, dovuto alla caccia eccessiva e alla perdita di habitat, si decise di reintrodurre il muflone sardo, in via d’estinzione, sull’Isola del Giglio come misura di conservazione del patrimonio genetico di questa sottospecie adesso protetta. Da allora, la popolazione di mufloni sull’isola si è mantenuta stabile in una porzione limitata del territorio, senza superare le 100 unità, in quanto regolata dalle risorse naturali disponibili. Inoltre, i danni causati dai mufloni alle colture agricole sono stati irrisori e le richieste di risarcimento da parte degli agricoltori sono state di circa 1500€ negli ultimi 20 anni.

I “Guardiani dei Mufloni”, un coordinamento che comprende attiviste, volontari, organizzazioni internazionali e associazioni nazionali che da più di tre anni si occupano della protezione dei mufloni sull’isola, chiede che l’operazione di eradicazione sia immediatamente sospesa e che si apra un dialogo con le autorità competenti per trovare soluzioni alternative e sostenibili per la convivenza tra mufloni e agricoltori.

Il gruppo fa anche appello alla cittadinanza e ad altre associazioni ambientaliste e animaliste per manifestare il proprio dissenso verso questa azione violenta e ingiustificata, che mette a rischio la sopravvivenza di una specie vulnerabile e che spreca denaro pubblico per favorire gli interessi di pochi.
Infine, il gruppo chiede le dimissioni del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, e la revisione delle politiche del Parco, che dovrebbero essere orientate alla protezione dell’ambiente e della fauna, e non al loro sfruttamento.

Per ulteriori informazioni o per dare il tuo contributo vai su: www.mufloni.it

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Milano, 25/11/2023

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