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CARNE COLTIVATA: C’È CHI DICE “NO”.

Tra i vegani c’è chi è a sfavore della carne coltivata? Perché? Lo scopriamo in una intervista..

Sappiamo che la maggioranza delle persone vegane è a favore della carne coltivata, ma c’è chi dice no.

Pensiamo sia importante dare spazio alle motivazioni per cui, secondo una parte di vegani, la carne da laboratorio è da boicottare.

È fondamentale conoscerne ragioni per vedere la questione sotto altri punti di vista. Sbagliati o giusti che siano.

Magari sono sfuggiti degli aspetti che non si erano considerati.

Se non si mettono tutti i pro e i contro sulla bilancia è impossibile capire da che parte pende l’ago e, conseguentemente, farsi un’idea personale e decidere da che parte stare.

Per questo abbiamo voluto sentire una delle persone che è a sfavore di questa soluzione che, ricordiamo, non dovrebbe essere destinata a chi ha scelto di alimentarsi 100% vegetale perché si tratta pur sempre di carne.

La persona che ha rilasciato l’intervista si fa portavoce di tutti coloro che non vedono di buon occhio la carne coltivata, ma preferisce rimanere anonima perché, come dice alla fine dell’intervista scritta:

“Ho deciso di restare nell’anonimato perché le volte che ho espresso le mie riserve ho ricevuto solo aggressioni. Chiedetevi perché vegani storici come me, che lottano da decenni per la liberazione animale, che, in alcuni casi, hanno addirittura interrotto cure salvavita, pur di non contribuire alla sperimentazione animale, non siamo favorevoli”

Riportiamo dunque di seguito l’intervista fatta:

La carne coltivata è davvero etica?

No, la carne coltivata non è etica.
Prima di tutto è necessaria una biopsia fatta all’animale, mentre dovremmo lottare per liberare anche l’ultimo animale rinchiuso e al servizio dell’uomo, oltretutto è e sarà testata per lungo tempo su milioni di cavie, visto che è la prima volta nella storia che l’essere umano si nutre di cellule clonate.


Inoltre, al momento usano, come terreno di coltura, il siero del vitello, ottenuto da una pratica disumana. Il terreno di coltura vegetale è sottoposto ad ulteriore sperimentazione, perché le cellule si riproducono in modo anomalo e non hanno idea di che patologie potrebbero scaturire.

Riportiamo anche il link alla pubblicazione scientifica “The use of fetal bovine serum: ethical or scientific problem?” apparsa su PubMed nel 2022 che resta valida perché non è stato ancora pubblicato nulla che smentisca o la completi.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11971757/

Perché i vegani promuovono la carne coltivata?

Il fine che accomuna tutti i vegani è sicuramente quello di porre fine all’olocausto più lungo e atroce di tutti i tempi e, proprio, per questo invito a fare qualche riflessione:

  • Gli onnivori la osteggiano, hanno una vera e propria avversione. Da diversi sondaggi è emerso che sono più propensi a mangiare un burger vegetale, che è già sulla maggior parte delle tavole degli italiani visto che tutti hanno, minimo, un parente in famiglia, vegano/vegetariano.
  • Partendo dal presupposto che l’OMS decide arbitrariamente ciò che dobbiamo mangiare – vedi piramide alimentare – e non dipende da noi il flusso della produzione, ma, se davvero la nostra voce avesse valore, perché non promuovere un cibo sano e davvero etico sotto ogni punto di vista?

Possibile che nessuno pensi ai neonati, che al posto di essere svezzati a purea di mandorle e lenticchie, verranno obbligati a mangiare un pezzo di animale riprodotto in vitro, senza sapere le ripercussioni nell’organismo, davvero vogliamo questo?

Territorio e industria

La maggior parte della gente è convinta che la clonazione avvenga con il tocco di una bacchetta magica, senza considerare le risorse utili per costruire e attivare i bio-reattori, necessari per la produzione di questa aberrazione in termini abbia luogo.

Per essere costruiti, necessitano di minerali e risorse sottratte sventrando la terra e impiegando acqua utile per irrorati i campi che ci danno il nostro unico e vero cibo.

Che fine faranno i figli delle mucche da latte?

Qualcuno si è chiesto che fine faranno i vitelli che nasceranno per per produrre il latte?

I promotori e finanziatori della carne coltivata, affermano che ci saranno meno allevamenti ed è corretto, peccato che ciò avverrà perché i vitelli faranno la fine dei cuccioli della bufala.
Stessa fine faranno le galline, che dopo aver passato la vita a produrre uova, verranno “smaltite”, per usare il termine degli aguzzini. Idem per i pulcini maschi.

Cui prodest, chi ci guadagna?

banco carne supermercato

Se volete scoprire la verità, seguite il flusso dei soldi.

Rockefeller e Bill Gates sono due dei più grandi finanziatori, non proprio soggetti definibili dotati di etica e morale.
Chi crede che la carne coltivata sia salvifica, si guardi intorno in un supermercato: davvero pensate che le multinazionali della carne, dalle quali le case farmaceutiche ottengono l’80% dei loro proventi tramite la zootecnia, mollino, in tutti i sensi, l’osso?

Carne coltivata per i vegani?

La nostra convinzione è che, se verrà messa in commercio, la maggior parte dei vegani la comprerà abitualmente, perché solo chi ha una spinta etica è disposto a pagare un pezzo di carne quattro volte tanto, rispetto alla carne tradizionale.

Che futuro volete?

Davvero volete un futuro distopico, dove si mangeranno cloni, che renderanno la popolazione malata e farmacodipendente (con tutta la sperimentazione animale che ne consegue), vivendo su una terra che ospita fabbriche che inquinano, che avvelenano mari, animali, terra e persone?

Obiettivi, cosa dovremmo fare?

Se crediamo che la nostra voce sia ascoltata, penso che il nostro obbiettivo debba essere quello di creare un mondo davvero etico, popolato da persone consapevoli, non sponsorizzare l’ennesima trovata del capitalismo, che sarà l’unico beneficiario.

Ho deciso di restare nell’anonimato perché le volte che ho espresso le mie riserve ho ricevuto solo aggressioni.

Chiedetevi perché vegani storici come me, che lottano da decenni per la liberazione animale, che, in alcuni casi, hanno addirittura interrotto cure salvavita, pur di non contribuire alla sperimentazione animale, non siamo favorevoli

Apriamo un dibattito, un dialogo, confrontiamoci, osserviamo con attenzione, se davvero il nostro primario obbiettivo è la salvezza di TUTTI gli animali.

Fino a che ci sarà un animale in gabbia nessuno si potrà ritenere un uomo libero.

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Milano, 16/02/2024

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