SVEZIA. PAESE CHE VAI, LEGGE ANTIORSO CHE TROVI.
Scelta inaccettabile per gli orsi anche in Svezia
Succede in Svezia
Situazione critica per gli orsi anche in Svezia. Il governo svedese, infatti, ha recentemente approvato la scelta di uccidere circa 500 orsi bruni europei nell’ambito della sua annuale caccia autorizzata.
Della situazione in Trentino abbiamo scritto molte volte, ma anche nel resto del mondo il destino di questi meravigliosi animali non è affatto facile. Recentemente si è parlato della Romania che ha autorizzato l’abbattimento di 500 orsi, mentre oggi vi raccontiamo cosa sta succedendo nella civilissima Svezia.
Caccia all’orso. La strada svedese
Per questa stagione, che si chiuderà il 15 ottobre, il governo ha concesso l’uccisione di 486 esemplari, quasi il 20% dei 2.450 stimati nel Paese. Un numero inferiore a quello delle scorso anno, 648 ‘licenze di uccidere’ a cui vanno aggiunte altre 74 uccisioni mirate per ragioni di protezione civile, arrivando al record di 722 orsi abbattuti. Tutto ciò, nonostante la specie sia protetta dal 1927, quando la caccia intensiva ridusse la popolazione a 130 esemplari, prossimi all’estinzione.
La caccia è già cominciata e già nei primi giorni dell’abbattimento annuale, i cacciatori hanno ucciso oltre 150 animali.
Se la caccia dell’anno prossimo si svolgerà a un ritmo simile, si teme che il numero di orsi potrebbe scendere a 1.400, che è considerato il numero minimo necessario per soddisfare gli obblighi di conservazione.
In precedenza, gli orsi bruni erano stati cacciati fino quasi all’estinzione nei primi anni del 1900 in Svezia. Si sono lentamente ripresi nel secolo successivo, raggiungendo un picco di 3.300 nel 2008. Ridurre la popolazione a 1.400 rappresenterebbe una perdita del 60 percento rispetto a questo picco.
Non è una novità: l’anno scorso, durante la caccia da record del 2023 in Svezia, sono stati uccisi 648 orsi , a cui si aggiungono altri 74 uccisi nelle cosiddette “cacce protettive”.
Altre creature a rischio
Il governo svedese ha inoltre concesso licenze per l’abbattimento di centinaia di lupi e linci, che sono rispettivamente elencati come “specie rigorosamente protetta” e “specie protetta”, nelle appendici della Convenzione di Berna sulla conservazione della fauna selvatica europea e dei suoi habitat.
La continua e controversa persecuzione da parte della Svezia delle sue grandi popolazioni di carnivori potrebbe violare la legge dell’UE e la Commissione europea ha un caso di infrazione aperto contro il paese per la sua caccia al lupo autorizzata.
Numerosi ricercatori sono preoccupati dalla possibilità che gli orsi bruni in Svezia facciano la stessa fine delle alci, la cui popolazione- secondo alcune analisi recenti – è diminuita del 60% dal 2000.
Per chiudere, non manca un’analisi sul fronte turistico: secondo alcuni ambientalisti la presenza di un ampio numero di orsi farebbe del Paese una meta più attrattiva per il turismo ecologista e frutterebbe più della vendita delle licenze di caccia.
Riuscirà la civile e moderna Svezia riflettere su questo problema, trovando soluzioni più rispettose anche per gli animali?
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Milano, 02/09/2024 – Daniele Pica