ANIMALINEWS

Il latte delle mucche: forse un miracolo?

Un sondaggio di Animal Justice Project svela quanto in Gran Bretagna non si sappia da dove arriva il latte

Da dove arriverà mai il latte delle mucche?

Per i lettori e le lettrici di questo sito la risposta è piuttosto chiara, ma per qualcuno è stato più facile pensare ad un miracolo.

La notizia arriva dalla Gran Bretagna ed è piuttosto clamorosa, tanto che chi ha commissionato questo sondaggio ha definito questa mancanza di informazioni “davvero assurda”.

L’indagine

Tutto parte da un’indagine conoscitiva proposta dall’AJP, ovvero l’Animal Justice Project, un’associazione britannica che lotta per i diritti degli animali. Obiettivo del sondaggio? Verificare in che modo le mucche possano continuamente produrre latte.

Le differenze con gli esseri umani non sono molto diverse (gravidanza, parto e allattamento) ma evidentemente pensando al mondo animale questo dettaglio è sfuggito, al punto che più del 50% dei sudditi di sua Maestà Carlo III non sa che le mucche devono per forza essere ingravidate per produrre latte

La reazione dell’Animal Justice Project è stata netta: la mancanza di conoscenza del Regno Unito sull’industria lattiero-casearia – hanno dichiarato – è “assurda”.  Questo sondaggio evidenzia “un’ignoranza sociale del legame fondamentale tra gravidanza e produzione di latte”.

Ci sono anche altre risposte interessanti. L’83 percento degli intervistati non era a conoscenza del fatto che i vitelli vengono allontanati dalle loro madri entro 24 ore dalla nascita. Questa è una pratica standard nelle fattorie, e così, come accade ormai da secoli, il latte destinato ai vitellini finisce agli esseri umani.

Nonostante abbiano una durata di vita di 20-30 anni, le mucche da latte vengono solitamente macellate quando hanno tra i cinque e i sette anni. Anche questa è un ‘informazione nota solo al 18% dei britannici.

“Tutto il mondo è paese”, cita un famoso proverbio. Anche in Gran Bretagna si consumano molti prodotti caseari, ma, un po’ come accade anche altrove, la realtà di questa produzione viene spesso celata.

Gli esempi sono tanti. I libri per bambini, spesso raffigurano mucche da latte in campi verdi mentre vengono munte da contadini sorridenti; questo momento di grande gioia e armonia viene definito dal marketing del settore come “alto benessere” e “umano” senza fornire alcun dettaglio su cosa accada realmente alle mucche nelle fattorie.

vitellini

Realtà ormai molto note, anche grazie a indagini svolte proprio all’interno di questi luoghi. Numerose indagini anche in Gran Bretagna hanno portato alla luce enormi sofferenze nelle aziende lattiero-casearie, tra cui mucche picchiate dai lavoratori, con le gambe ammanettate e sottoposte a temperature estreme.

Secondo il sondaggio AJP, solo il 17 percento delle persone concorda sul fatto che le aziende lattiero-casearie forniscano ai consumatori informazioni sufficienti su come vengono prodotti i latticini.

“Come le madri umane, anche le mucche amano immensamente i loro cuccioli”, ha detto la fondatrice di AJP Claire Palmer. “La sofferenza che sopportano quando quei vitelli vengono strappati via a poche ore dalla nascita è inimmaginabile. Noi non abbiamo bisogno di consumare latte, ma i vitelli sì. È fatto per loro, non per noi”.

Chissà quanti anni ancora saranno necessari per comprendere una realtà tanto evidente.

Per ascoltare RadioVeg.it, clicca QUI.

Milano, 27/03/2025 – Daniele Pica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *