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FABIO STRINATI, POETA CONTADINO NEL SUO EDEN

Chi è Fabio Strinati

Fabio Strinati è un musicista, poeta, contadino e anarchico italiano che ha trovato nel paese in cui vive il suo Eden.

fabio strinati
Fabio vive ad Esanatoglia, un paese dell’entroterra marchigiano.
Foto: ioscrivodame.com

Da sempre schierato contro gli abusi nelle carceri, contro il femminicidio, l’egoismo, le guerre, il razzismo e ogni forma di violenza possibile, Fabio, utilizza il suo essere poeta come forma di ribellione e strumento di denuncia.

Fabio si presenta agli ascoltatori di RadioVeg.it – Versione radiofonica
Intervista integrale
fabio strinati
Foto: centoparole.it

La sua formazione

Di carattere schivo e introverso, Fabio è un ribelle nato. Abbandona gli studi all’età di 15 anni, che riprenderà in seguito diplomandosi come ragioniere e perito commerciale, e inizia a lavorare in un’azienda di cablaggi.

Da pacifista ed antimilitarista, Fabio Strinati presta servizio come obiettore di coscienza presso una casa di riposo. L’esperienza a contatto con persone della terza età è molto importante per Fabio, tanto che lo porta ad approfondire tematiche legate al volontarismo, la vecchiaia, la solitudine e la concezione filosofica del tempo.

Rapito dalla poesia

Studioso autodidatta di filosofia, di medicina, di teologia e di agronomia, Fabio Strinati è grande lettore di Pierre-Joseph Proudhon, di cui possiede l’intera collezione di libri e dal quale ne assorbe ogni minimo insegnamento.

“Poesia è quel suono che si rincorre fra una parola e l’altra in un chiaroscuro di ombre rapide e lucenti. Musica che nasce dall’istinto, da un Dentro dove solamente un’anima sintonizzata con il Fuori può cesellare lettere di un’armonia tanto melodiosa quanto frastagliata e dissonante. Uno spazio contenuto dentro ad uno spazio più grande, o più piccolo: poesia corre veloce e sfugge alla vita nonostante la vita sia madre naturale ed artefice poetica dell’immortalità del dire».

Fabio, scopre in sé una nuova risorsa: la scrittura, che diventa un modo per ribellarsi. Autore molto prolifico, debutta come poeta nel 2014 con il libro «Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo» e le sue poesie sono state tradotte nelle principali lingue europee. È presente in diverse riviste e antologie letterarie e,oltre a essere il direttore della collana poesia per le «Edizioni Il Foglio», cura la rubrica poetica «Retroscena» sulla rivista trimestrale del «Foglio Letterario».

Le raccolte poetiche di Fabio sono lo specchio di una spiccata sensibilità, e di un’attenzione ai massimi livelli per l’individuo e per la libertà sotto ogni punto di vista.

Lungo la strada un cammino

Fabio attinge da tutte le sue esperienze gli spunti per scrivere nuove poesie. Fonte d’ispirazione sono anche i viaggi che fa visitando in lungo e in largo l’Italia. Frutto di questo suo viaggiare è “Lungo la strada un cammino”. Un diario di bordo dove l’autore trasforma in poesia tutte le percezioni, i suoni e i colori che ogni luogo visitato ha impresso nella sua anima.

La musica

Un’altra sfaccettatura determinante che caratterizza la personalità di Strinati è quello di musicista e compositore. Spesso, negli artisti, musica e scrittura vanno a baraccetto, ma non sempre i poeti sono compositori. Fabio lo è ed immergersi nella lettura delle sue poesie accompagnate dalla sua musica significa “viaggiare alto” e percepire vibrazioni che quasi non sono di questo pianeta.

L’evoluzione di Fabio Strinati

“Ogni animale e forma di vita sulla terra, sono meritevoli di cure ed attenzioni. Gli esseri umani, dovrebbero osservare ogni singolo movimento o suono prodotto dagli animali e dalle piante per poter apprendere un po’ di vita e sopravvivenza su questo pianeta che molto poco ci appartiene».

L’amore e il rispetto per la natura e per la terra a cui appartiene, lo allontanano sempre da una esistenza “standard” e lo avvicinano giorno dopo giorno ad una vita che lo vede contadino. Fabio abbraccia quindi questa nuova quotidianità, immerso in quello che è diventato il suo Paradiso in terra. La sua campagna, le sue coltivazioni di frutta e verdura lo assorbono a tempo pieno ed è in loro che trova quel tassello che mancava.

fabio strinati
Foto: illibriodiriccardino.com

«L’ordine senza potere è una dimensione benefica da cui poter attingere benessere e salute, sia per l’essere umano, sia per il pianeta terra».

L’ecologia sociale, il baratto, l’agricoltura biologica, il collettivismo, il pacifismo, l’altruismo e il rifiuto totale di appartenenza ai “Signori” sono aspetti molto significativa per l’anima di Fabio. Aspetti che, con la musica e la scrittura fanno sì che Fabio trovi nel suo Eden piena realizzazione di sé.

Milano, 30/11/2019 – GC

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