NON SOLO BRUTTE NOTIZIE
Spesso leggendo notizie dal mondo sul rispetto verso gli animali c'è da demoralizzarsi e non poco, ma pare che per ogni situazione negativa, inizi ad esserci una controparte positiva che riporta in equilibrio i piatti di una ipotetica bilancia della giustizia. Noi speriamo che presto il disequilibrio sia a favore degli animali, ma non possiamo non prendere atto che qualche cosa sta succedendo e che non sempre le notizie sono brutte.
Alla notizia che dal 2013 la corrida è stata putroppo riconosciuta "patrimonio dell'Unesco" si contrappongono tantissime realtà sia spagnole che internazionali contro questa tradizione, talmente barbara che prevede addirittura l'uccisione di tutta la famiglia e progenie del toro che ha avuto la meglio sul torero, come è accaduto qualche giorno fa a Victor Barrio durante una corrida a Teruel.
Fondamentale il contributo di tutte le associazioni animaliste che sono riuscite a portare la giunta di Castiglia e León a emettere un decreto legge per proibire l'abbattimento di tori negli spettacoli popolari. Colpendo, di fatto, il torneo di origini medievali del Toro de la Vega, che si celebra a settembre a Tordesillas, provincia di Valladolid. E' solo un primo piccolo passo verso l'auspicata decisione di fermare del tutto la tradizione della tauromachia. Di sicuro una mano in questo senso la offre anche l'iniziativa "Bike for Animals" di Paolo Barbon.
In Italia è vero che ci sono ancora troppi amministratori locali che appoggiano in tutto e per tutto la caccia o lo sfruttamento animale a scopo ludico, magari ostacolando e dileggiando sulla propria pagina FB, come è successo ad una nostra ascoltatrice di Monte Argentario, gli attivisti in protesta davanti a qualche tendone circense, ma c'è anche il lato buono della politica come la neo eletta prima cittadina romana Virginia Raggi che vuole togliere le botticelle, oppure il sindaco Roberto Falcone di Venaria, che ha proibito il palio degli asini che si svolge dagli anni '80 all'interno di una manifestazione di una decina di giorni o, ancora, Andrea Zanoni della Regione Veneto che è in costante attività contro i maltrattamenti animali e contro la caccia.
Anche per quanto riguarda gli zoo ci sono amministratori particolarmente sensibili, ad esempio Horacio Rodríguez Larreta, sindaco di Buenos Aires, che ha annuncianto la chiusura dello zoo cittadino dopo 140 anni perché ritiene che la situazione di cattività è degradante per gli animali e non è il modo per prendersi cura di loro. Il sindaco ha affermato che i 2.500 animali presenti nella struttura verranno gradualmente spostati in riserve naturali che possono fornire loro un ambiente più adatto. La stessa cosa che sta succedendo allo lo zoo di Cavriglia i cui ospiti stanno trovando nuove sistemazioni grazie all'impegno di Bruna Monami di LEAL.
Quelli elencati sopra sono solo pochi esempi, il lavoro è ancora lungo, me siamo consapevoli, ma ogni tanto fa bene ricordare anche i passi fatti e gioire per qualche amministratore illuminato sostenendolo in tutto e per tutto, nella speranza che "facciano scuola"!
Milano, 12/07/2016 – GC