DIETA VEGETALE: PUÒ DAVVERO SALVARE IL PIANETA?
La salvezza del pianeta dipende davvero dalla scelta di una dieta 100% green?
Il passaggio ad un dieta vegetale potrebbe salvare il pianeta. Gli esperti ribadiscono, infatti, che cambiare il modo in cui mangiamo è necessario per il futuro del pianeta.
Necessario ma non sufficiente.
Oltre a ciò serve un orientamento politico. Scienziati e scrittori sostengono infatti che se i politici vogliono seriamente ottenere cambiamenti nelle abitudini alimentari, devono anche incentivarli – questo quanto recentemente pubblicato in un articolo del The Guardian.
Per provare ad affrontare il cambiamento climatico, il segretario economico del Regno Unito, Kwasi Kwarteng, sta prendendo in considerazione una dieta vegetale al 100%.
Egli sostiene che, se il governo vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre del 78% i livelli di emissioni prodotte nel 1990 entro il 2035, saranno necessari cambiamenti nello stile di vita di tutti.
Emissioni e altri parametri di sostenibilità
Quanto all’impatto che avrebbe la riduzione o l’eliminazione della carne dalla dieta, c’è molta discrepanza nei dati.
Alcuni studi dimostrano che la scelta vegetariana ridurrebbe le emissioni di gas serra pro capite solo del 3%. Altri mostrano invece che, dimezzando il consumo di carne, si avrebbe una riduzione delle emissioni pro capite del 20-30%.
Le emissioni sono spesso considerate l’unico parametro di sostenibilità, ma in realtà non è esattamente così. Secondo quanto affermato da Matthew Harrison, team leader di simulazione di sistemi presso il Tasmanian Institute of Agriculture, andrebbero considerati anche gli impatti dei sistemi di coltivazione sull’assorbimento di anidride carbonica, sull’acidificazione del suolo, sulla qualità dell’acqua e sugli ecosistemi in generale.
Ma davvero una dieta vegetale salverà il pianeta?
Nel 2018 alcuni scienziati hanno elaborato l’analisi più completa sinora mai realizzata sui danni provocati al Pianeta dall’agricoltura. Dall’analisi è emerso che evitare carne e latticini costituisce lo strumento più grande che abbiamo per ridurre il nostro impatto ambientale sul pianeta. La ricerca ha dimostrato che senza il consumo di carne e latticini, la superficie dei terreni agricoli utilizzati potrebbe essere ridotta di oltre il 75%, un’area equivalente a Stati Uniti, Cina, Unione Europea e Australia messi insieme. E nonostante ciò, saremmo comunque in grado di nutrire l’intera popolazione mondiale.
Forse allora la dieta vegetale potrebbe davvero salvare il pianeta.
Sistema alimentare e metano
“Il sistema alimentare è responsabile, a livello globale, di circa un terzo di tutte le emissioni di gas serra”, ha affermato Marco Springmann, ricercatore senior in sostenibilità ambientale e salute pubblica presso l’Università di Oxford.
La maggior parte delle emissioni sono dovute alla produzione di carne e latticini. Non ci sono soluzioni tecniche al fatto che le mucche emettano metano. Senza cambiare le emissioni associate a questi prodotti è difficile fare progressi. “È possibile modificare la composizione del mangime”, ha aggiunto Springmann, “ma ciò non cambia la fisiologia dell’animale e la necessità di nutrirlo con grandi quantità di mangimi”. Springmann ha anche sottolineato che il governo, al fine di aiutare il pianeta, dovrebbe offrire incentivi economici per i prodotti sostenibili, rendendo invece più costosi carne bovina e latticini.
Dieta vegetale e politica
Martin Heller, ricercatore presso l’Università del Michigan, considerando dati quali la popolazione in costante crescita e l’aumento della domanda pro capite di alimenti di origine animale, ha dichiarato: “Dobbiamo cambiare il modo in cui mangiamo. Questo di certo non significa che il cambiamento della dieta – o addirittura il diventare vegano – salverà il pianeta. È una cosa necessaria ma non sufficiente”. Ha aggiunto che “questi cambiamenti alimentari devono essere promossi dai governi, dalle aziende e con ogni altro tipo di azione”. Auspicando, tra l’altro, linee guida che possano mettere in atto cambiamenti anche nel settore della ristorazione.
Lo scrittore e attivista George Monbiot afferma che ciò che mangiamo è un “problema enorme”, così come le nostre abitudini di viaggio. “La maggior parte di ciò che puoi fare a livello individuale è poca cosa rispetto a ciò che i governi devono fare…ma cambiare dieta non è poca cosa. Questo ha un impatto importante”, ha detto.
Ed ha aggiunto: “È più semplice se i governi agiscono per cambiare l’intero sistema alimentare, ma in assenza di ciò, dovremmo comunque provare a cambiare la nostra dieta”.
Dieta vegetale e scelta individuale
A quanto pare la scelta individuale di seguire una dieta vegetale può davvero aiutare a salvare il pianeta.
Ciascuno di noi è responsabile in prima persona di ciò che mette nel piatto e di ciò che immette nell’atmosfera. In attesa che i governi prendano atto dello stretto legame tra sistema alimentare e inquinamento, e agiscano di conseguenza.
Perché il tempo sta per scadere.
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Alessandra Tedeschi
Milano, 24/06/2021 – EB