IL FESTIVAL DI TIHAR
Tihar, il festival delle luci, è uno dei più importanti festival Hindu perché è dedicato non solo agli esseri umani e agli Dei ma anche agli animali proponendosi di augurare benessere, lunga vita e prosperità per tutti. Durante il festival tutte le case delle città e dei villaggi sono illuminate con innumerevoli lucine e lampade a olio decorate che brillano durante tutta la notte.
Tihar dura cinque giorni gli ultimi due di questi coincidono con il Deepavali, molto festeggiato in India, che dedica un giorno alle celebrazioni in onore della Dea Laxmi, moglie dell’onnipotente Vishnu, e l’altro alla benedizione dei fratelli per augurare loro lunga vita.
Cinque giorni molto intensi dunque…
Il primo giorno di festa è conosciuto è dedicato ai Corvi. Il Corvo è una sorta di portavoce degli inferi, il messaggero della morte e nella mitologia Indù è spesso simbolo di pena e tristezza. In Nepal i corvi sono sacri e non possono essere uccisi perché una leggenda narra che un tempo il corvo bevve l’acqua della vita, quindi divenne sacro. In questo giorno questi uccelli vengono venerati, viene offerto loro cibo. Le famiglie al mattino presto preparano un piatto per le offerte fatto di foglie pieno di cibo da offrire ai corvi prima che qualsiasi componente della famiglia faccia colazione.
Il secondo giorno di festa è il giorno dedicato ai cani. Una leggenda narra che Yama Raj, il Dio della morte, avesse un cane come guardiano ai cancelli degli inferi e la gente pensa che il cane sia un suo messaggero. Il cane è anche il veicolo del temibile Bhairab, il Dio della distruzione. In questo giorno i cani vengono benedetti con la tika sulla testa e gli viene messa una ghirlanda di fiori intorno al collo. Ai cani vengono date inoltre delizie da mangiare e vengono riveriti in questo che è il loro giorno di festa.
Il terzo giorno è il più importante del Tihar. In questo giorno vengono venerate e benedette le vacche. Di prima mattina le si benedice con la tika sulla fronte e con una ghirlanda di fiori attorno al collo. Le vacche vengono nutrite con frutta e delizie. La vacca è considerata simbolo della madre degli uomini, simboleggia il benessere ed è l’animale più sacro per gli induisti. La vacca è inoltre l’animale nazionale del Nepal. La sera del terzo giorno è importantissima perché viene pregata e venerata la Dea Laxmi e si crede che lei venga a far visita le persone che la pregano, dando loro benedizioni e portando loro benessere e lunga vita. Nei giorni precedenti le case sono state pulite, riordinate e addobbate con luci e lanterne. La sera una piccola porzione all’esterno delle case fuori dalla porta viene dipinta con dell’argilla rossa e viene posta una lampada accesa.
Il quarto giorno è molto particolare perché vengono fatte Puje diverse a seconda del gruppo etnico e del background culturale di appartenenza. La maggior parte della gente fa la Guru Puja. Festeggia la giornata del bue. I buoi vengono benedetti con tika e ghirlande e vengono nutriti a festa.
Il quinto e ultimo giorno del festival di Tihar è noto come Bhai Tika, il giorno in cui le sorelle benedicono i fratelli con la tika rossa sulla fronte per augurargli lunga vita e per ringraziarli della protezione che le danno. In cambio i fratelli fanno loro dei doni o danno loro delle mance. Un giorno insomma dedicato più che altro agli esseri umani
E cosi finisce il festival di Tihar: cinque giorni di preghiera, colori, tradizioni in onore di Laxmi, dell’aldilà e dell’amore fraterno anche per gli amici animali.
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Milano, 21/04/2016 – GC