L’INFLUENZA DEL MUTAMENTO CLIMATICO SULL’ ECOSISTEMA
Quante volte ci siamo sentiti dire o abbiamo detto: “Non ci sono più le mezze stagioni”
Non è un modo di dire… non è un intercalare. E’ vero che in questi decenni i mutamenti climatici sono stati tantissimi, ma questi cambi come hanno influenzato l’ecosistema? Ci rifacciamo a un interessante articolo del Biologo ambientale ed evolutivo, Roberto Cazzolla Gatti, che già conosciamo per averci illuminato, tempo fa, sul problema “olio di palma”
I mutamenti climatici sulla diversità biologica è un tema molto dibattuto dagli scienziati, ne parlano da molto tempo ed è tanto che lanciano allarmi che, fino ad ora sono rimasti inascoltati. Il clima sta cambiando e le cause sono prevalentemente antropogeniche, ovverosia dovute ad attività umane in opposizione a quelle che accadono in ambiente naturale. Gli effetti di questi mutamenti sono sotto gli occhi di tutti quindi nessuno può più ignorarli. Purtroppo se le emissioni ritornassero ai livelli dei primi del Novecento la situazione non cambierebbe comunque per i prossimi uno o due secoli però, almeno, si eviterebbe l’innalzamento di oltre 2°C, rispetto all’epoca pre-industriale, ritenuto dalla maggioranza degli scienziati una sorta di livello critico. I governi industrializzati, però, fanno orecchie da mercante e i paesi in via di sviluppo seguono le orme di chi li ha preceduti entrando quindi anche loro in questa insensata corsa commerciale-industriale verso l’autodistruzione senza capire che è una gara in cui non ci sarà un vincitore, ma a perdere saremo tutti quanti.
Come in una sorta d’inferno dantesco, la legge del contrappasso vuole che l’uomo sia la specie più colpita dallo stesso inquinamento da essa prodotto, così le variazioni climatiche repentine hanno già creato danni inestimabili. La teoria di Gaia sviluppata dallo scienziato James Lovelock e dalla biologa Lynn Margulis ci insegna che la vita sulla terra è regolata dagli stessi esseri viventi che la abitano e, quindi, qualunque azione da parte di alcune specie può avere effetti su scala planetaria.
L’essere umano, quindi, non è la sola specie a subirne le conseguenze. Molte piante e animali vengono già colpiti dagli effetti di questi repentini cambiamenti di precipitazione e temperatura e la domanda del Millennio, perché da essa dipende anche la sopravvivenza stessa della nostra specie, è “Quante e quali specie sapranno adattarsi a questa improvvisa modifica dei propri ecosistemi?”
Al momento l’unica risposta che a RadioVeg.it pare accettabile è: “Ai posteri l’ardua sentenza”, intanto per leggere le riflessioni del Dott. Cazzolla sugli impatti dei mutamenti climatici sulla diversità biologica cliccate QUI