BORSA-ACQUARIO, FOLLIA GIAPPONESE
Katsugyo bag, petizione contro la borsa-acquario per il trasporto di pesce vivo
Un’azienda giapponese ha progettato una borsa-acquario portatile destinata al trasporto di pesce vivo. Il folle prodotto nasce per soddisfare le esigenze dei consumatori di pesce fresco per portarsi a casa pesce vivo da cucinare. Una sorta di sporta della spesa in grado di trasportare pesce vivo appena acquistato. A tanto arriva la fissazione dei giapponesi per il pesce fresco.
Lo rende noto un articolo pubblicato su WhatsNew2Day.
Nome e caratteristiche della borsa-acquario portatile
L’acquario portatile si chiama “Katsugyo bag” e verrà commercializzato non appena saranno terminati i test e le verifiche attualmente in atto. Il nome “Katsugyo” si riferisce alla vasca del ristorante in cui sono tenuti molluschi vivi e aragoste.
L’acquario portatile è formato da un lungo tubo con una sezione centrale trasparente per mostrare il pesce ed è dotato di una maniglia e di un indicatore che monitora la saturazione di ossigeno dell’acqua.
La trasparenza della struttura ha quindi essenzialmente lo scopo di permettere al consumatore di sfoggiare i pesci costosi acquistati al mercato del pesce!
L’acquario portatile e i follower su Instagram
L’acquario portatile è stato pubblicizzato sui social e numerosi sono stati i commenti positivi e le richieste di informazioni.
La data di uscita del prodotto sul mercato non é ancora stata prevista e il prezzo non è ancora stato annunciato, ma l’account dell’acquario portatile ha già migliaia di follower su Instagram.
Molte sembrano essere le persone realmente interessate ad acquistarlo. Non mancano di certo commenti di sconcerto e divertimento sia per il design bizzarro della borsa-acquario portatile, sia per la possibilità di “portare i propri pesci a fare, di tanto in tanto, una passeggiata”, come ironizzato da alcuni follower.
Petizione contro l’acquario portatile
Allo scopo di bloccare il macabro progetto di questa borsa-acquario é stata lanciata una petizione.
Puoi firmare qui la petizione di Lady Freethinker, organizzazione no-profit che si batte per i diritti degli animali e che crede che cambiando le norme e le politiche che consentono la crudeltà sugli animali, si possa porre fine alla sofferenza causata dall’uomo a tutte le specie. Dai cani e gatti di famiglia ai miliardi di maiali, polli e mucche che soffrono negli allevamenti intensivi.
Non ci resta dunque che firmare la petizione e condividerla, sperando che simili prodotti, progettati per agevolare sfruttamento e morte degli animali, muoiano sul nascere.
Per conoscere altre petizioni, clicca QUI.
Alessandra Tedeschi
Milano, 08/06/2021 – IM