NAOTO ANCORA A FUKUSHIMA
Naoto Matsumura, l’uomo che non ha abbandonato i suoi animali
L’11 marzo 2011, più di 18.000 persone sono morte e dei danni catastrofici sono stati causati dal disastro nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
A più di un decennio dal disastro di Fukushima le vite dei sopravvissuti sono ancora in sospeso. Un uomo ha imparato a fare immersioni per cercare di resti di sua moglie. Un altro ha ricostruito la fabbrica di famiglia di produzione di soia, ma ha perso i clienti. Un agricoltore ha rifiutato di lasciare le sue terre anche se le case dei vicini restano vuote. Una giovane donna torna nei luoghi che l’hanno vista bambina. Decine di migliaia di persone non hanno più fatto ritorno nelle loro case e molti stanno ancora lottando per la ricostruzione. Storia di Naoto Matsumura A circa 10 chilometri a sud della centrale nucleare distrutta, il coltivatore di riso Naoto Matsumura ha deciso di non lasciare la sua terra. Dieci anni fa ha sfidato un ordine di evacuazione del governo ed è rimasto nella sua fattoria per proteggerei campi e il bestiame abbandonato dai vicini. “Non potevo abbandonare gli animali. Il ministero dell’ambiente aveva annunciato che li avrebbero sottoposti a eutanasia”. Senza elettricità e senza acqua corrente, Matsumura ha portato avanti la fattoria grazie a generatori che accendeva ogni notte e all’acqua attinta dai pozzi locali. Ha nutrito mucche, pony e struzzi abbandonati con cibi in scatola e pesce pescato in un fiume vicino. Quasi tutti gli animali sono morti di vecchiaia, adesso ne ha solo una decina e non è più l’unico abitante di Tomioka. La città ha iniziato a ripopolarsi nel 2017, ma la comunità di 16.000 persone ora ne conta 1.600. “Molti non torneranno”, dice Matsumura. “Le loro case sono state demolite e hanno nuove abitazioni fuori città. Perché dovrebbero tornare qui?”. Il 12% della città rimarrà ancora zona vietata fino a marzo 2023. “Il governo ha revocato la zona di esclusione troppo tardi”. Ne è convinto il coltivatore che ha in programma di piantare riso per la prima volta dal disastro a maggio. – See more at: http://www.rainews.it/archivio-rainews/media/accadde-oggi-Il-disastro-di-Fukushima-Storia-di-Naoto-che-ha-scelto-di-restare-37e5d34f-23f8-44ae-9b0e-059579540a35.html
L’umana sofferenza e i danni incalcolabili lasciati dal disastro di Fukùshima in Giappone sono stati ben documentati, ma ci sono altre “anime” che hanno sofferto molto, delle quali ne hanno parlato in pochi: sono gli animali lasciati nella zona di esclusione radioattiva.
Un uomo, però, non si è dimenticato di loro. Si chiama Naoto Matsumura, ex operaio edile di 55 anni che vive da quattro anni nella zona radioattiva per prendersi cura degli animali a quattro zampe sopravvissuti, esponendosi, così, alle dannose radiazioni.
Egli è conosciuto come il “custode degli animali di Fukushima” proprio per il suo impegno nel nutrire gli animali abbandonati dalle persone che hanno dovuto evacuare in fretta e furia la zona radioattiva.
Egli è consapevole del rischio al quale si espone ogni giorno, ma dice che “rifiuta di preoccuparsi”.
All’inizio fuggì, ma poi ritornò perchè si rese conto che tanti animali avevano bisogno del suo aiuto.
Matsumura liberò molti animali che erano stati lasciati incatenati dai loro proprietari.
Molti di loro ora fanno affidamento su di lui per alimentarsi.
Il governo ha proibito a Matsumura di rimanere, ma lui non si ferma davanti a nessuno.
Alla domanda se non teme di ammalarsi, Matsumura risponde: “Mi hanno detto che non mi ammalerò prima di 30 o 40 anni. Molto probabilmente sarò già morto allora, quindi la cosa non mi interessa.”
Ha iniziato questa “missione” nel 2011 e ancora oggi, dopo 5 anni, sta portando avanti il suo lavoro con dedizione contando esclusivamente sulle donazioni dei sostenitori che gli permettono di continuare a prendersi cura di tutti gli animali.
Che dire… Chapeau!
Milano. 24/3/2016 – GC
Fonte: http://info360gradi.com