LEONI ED ELEFANTI, LE LORO GIORNATE
10 agosto, giornata mondiale del leone e il 12 agosto quella dell’elefante
Leoni ed elefanti: a metà agosto si celebrano questi due animali simbolo della savana, entrambi a rischio di estinzione.
Leone 10 agosto
La giornata mondiale del leone è stata fondata nel 2013 dal Big Cat Rescue, il più grande santuario accreditato al mondo dedicato ai grandi felini.
Possente e maestoso, il leone è da sempre considerato simbolo di forza ma è anche un animale fragile e a rischio estinzione.
Il re della savana
Conosciuto come il “re della savana” o il “re degli animali”, il leone è un mammifero carnivoro della famiglia dei Felidi. Dopo la tigre, è il più grande dei 7 Felidi del genere Panthera.
È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all’apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura e potendo potenzialmente cibarsi di qualsiasi specie.
Il maschio può pesare dai 150 ai 250 kg, mentre il peso della femmine varia dai 120 ai 180 kg. A cacciare però è sempre la femmina, mentre il maschio difende il territorio. In natura un leone sopravvive da dieci a quindici anni. Generalmente i leoni abitano la savana e le praterie, ma possono adattarsi ad aree cespugliose e foreste. In confronto ad altri felini, i leoni sono animali con uno spiccato spirito di socialità.
Una specie in pericolo
Purtroppo dall’inizio del secolo è scomparso il 90% della popolazione di leoni che viveva in Africa. I leoni vengono infatti uccisi per il bracconaggio e per proteggere il bestiame allevato dall’uomo. Ma altre cause concorrono all’estinzione dei leoni, quali perdita di habitat e siccità, che sta privando i leoni oltre che di acqua potabile anche di prede di cui cibarsi.
Elefante 12 agosto
Il 12 agosto si celebra la Giornata mondiale dell’elefante.
Anche l’elefante, così come il leone, è a rischio estinzione.
La Giornata mondiale dell’elefante, fondata il 12 agosto 2012 dalla canadese Patricia Sims e dalla Elephant Reintroduction Foundation della Thailandia, è l’occasione per dare voce agli elefanti e sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che minacciano la loro sopravvivenza.
Memoria da elefante
Sotto al nome comune di elefante si celano in realtà tre specie diverse di elefanti: l’elefante asiatico, l’elefante africano di savana e l’elefante africano di foresta.
La struttura sociale degli elefanti è complessa, organizzata in gruppi di femmine imparentate tra loro e facenti capo a una matriarca.
Gli elefanti sono erbivori e si nutrono principalmente di fogliame degli alberi. Hanno un udito e un olfatto molto sviluppati, che compensano una vista piuttosto debole. La gestazione dura circa 21 mesi e il piccolo di elefante alla nascita pesa circa 120 kg. Gli elefanti sono dotati di una proverbiale memoria e sono in grado di riconoscere una persona a distanza di anni.
A rischio estinzione
Il numero di elefanti è diminuito del 62% nell’ultimo decennio. A questo ritmo gli elefanti potrebbero estinguersi entro la fine del prossimo decennio. Circa 100 elefanti africani vengono infatti uccisi ogni giorno dai bracconieri in cerca soprattutto di avorio destinato al mercato asiatico. Oggi si stima che vi siano solo 400.000 esemplari di elefanti rimanenti.
Non c’è più tempo. Occorre agire subito.
E la Giornata mondiale dell’elefante può essere l’occasione giusta per sensibilizzare i cittadini di tutto il mondo e per schierarsi contro bracconaggio illegale e commercio di avorio. Ma anche per lanciare un appello: occorre proteggere l’habitat degli elefanti selvatici, fornendo “santuari” o habitat alternativi, affinché gli elefanti possano vivere liberamente.
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Alessandra Tedeschi