MACELLI UK. CARENZA DI PERSONALE, BUONA NOTIZIA?
Nel Regno Unito la carenza di personale ha ridotto l’operatività dei macelli.
Defezione di personale nei macelli UK, pertanto molti maiali, invece di esser inviati a morire, sono rimasti negli allevamenti, dove stati tenuti in vita più del consueto.
Ora lo spazio in cui tenerli scarseggia e i maiali sono troppo grandi per essere maneggiati dai macellai nei macelli UK , molti allevatori hanno quindi iniziato ad uccidere i maiali e a smaltire le carcasse.
Ne da notizia un articolo pubblicato sul sito di Sentient Media, organizzazione giornalistica no profit americana, che mira a far luce sull’utilizzo degli animali in numerosi settori, dall’industria alimentare a quella della sperimentazione.
Maiali come numeri
Secondo quanto dichiarato dalla National Pigs Association (NPI), finora sarebbero stati uccisi circa 600 maiali. Ma, visto che nelle prossime settimane inizieranno le uccisioni di massa, si prevede che il numero di maiali uccisi salirà a circa 120.000 – 150.000.
Crisi del benessere animale?
Uccidere un maiale sano e gettare il suo corpo nei rifiuti mostra una reale mancanza di rispetto per il valore della vita, ma ai maiali poco importa il motivo per cui vengono uccisi.
Parlando alla BBC, Rob Mutimer, presidente dell’NPA, ha affermato che l’abbattimento dei maiali “consiste nel fucilarli nell’allevamento o nel portarli in un mattatoio e smaltirli”.
Di fronte a queste dichiarazioni, molti hanno pertanto mostrato preoccupazione per il benessere degli animali. La preoccupazione per il benessere degli animali, però, non dovrebbe riguardare solo questa situazione di emergenza. Anche la macellazione abituale dei maiali dovrebbe destare preoccupazione e suscitare sgomento.
Agghiacciante realtà
“La realtà è che l’allevamento di suini è marcio fino al midollo”, ha detto a Sentient Media Claire Palmer, fondatrice del gruppo no-profit Animal Justice Project. “L’alternativa, dovuta alla mancanza di gas e alla mancanza di lavoratori, significa solo che meno maiali vanno incontro ad un’orribile morte nelle camere a gas, dove può volerci fino a un minuto prima che questi animali perdano conoscenza al fine di poter essere sgozzati. Si può solo immaginare la paura e l’agonia che provano i maiali quando le loro interiora vengono letteralmente bruciate dai gas nocivi. Quando i maiali vengono uccisi negli allevamenti, per quanto tragico sia, non devono sopportare la miseria del trasporto e l’agonia delle camere a gas.
Questa è solo una conseguenza di un’industria già marcia che mette il profitto prima di ogni altra cosa. Dichiarazione di Claire Palmer.
Maiali o profitto?
Nei macelli UK, l’industria alimentare macella ogni anno più di 10 milioni di suini sani.
Perché allora le persone restano ora sconvolte dall’uccisione di poche migliaia di maiali?
Anche le preoccupazioni relative allo spreco sono inconsistenti. “Questi animali non entreranno nella catena alimentare, verranno trasformati in altri prodotti o inviati all’incenerimento”, ha detto Mutimer alla BBC.
Le preoccupazioni degli allevatori per lo spreco delle cosiddette “proteine nobili” trascurano il fatto che l’industria in sé é uno spreco.
Le famiglie nel Regno Unito scartano 240.000 tonnellate di carne commestibile ogni anno, il che significa che centinaia di migliaia di maiali e altri animali muoiono per niente.
Questa é la prima volta in cui l’uccisione di massa di animali d’allevamento nel Regno Unito è causata dalla carenza di manodopera.
L’industria, però, uccide da tempo anche gli animali non redditizi. “Non c’è niente di nuovo in questa “crisi del benessere”, gli allevatori di suini uccidono già i suinetti indesiderati sbattendoli contro il cemento, cosa che è perfettamente legale nel Regno Unito”, afferma Palmer.
E ricorda che i maiali ingrassati che riescono a raggiungere le camere a gas sono ancora bambini, di soli sei mesi.
L’industria alimentare dei suini non sembra pertanto preoccuparsi tanto dei maiali quanto del profitto.
Lavoratori dei macelli UK
La carenza di manodopera é dovuta in gran parte ai lavoratori europei che hanno lasciato il Regno Unito dopo la sua uscita dall’Unione europea. Tale problematica è stata avvertita anche in altri settori produttivi, ma il lavoro di macellaio si distingue dagli altri posti vacanti.
Lavorare in un macello richiede più di una semplice abilità.
Richiede un certo livello di distacco.
Forse il vero problema non è la carenza di macellai, ma l’uccisione degli animali. Come afferma Claire Palmer:
“L’intera vile industria ha bisogno di un’abolizione totale e ne ha bisogno ora”
Un futuro a base vegetale?
Il sistema alimentare del Regno Unito è radicato nell’allevamento animale, ma qualcosa sta cambiando.
All’inizio di quest’anno, The Vegan Society ha pubblicato “Planting Value in the Food System”, un rapporto che delinea un futuro a base vegetale.
Il dott. Alex Lockwood, autore del rapporto e docente senior presso l’Università di Sunderland specializzato in politiche alimentari a base vegetale, ha così dichiarato: “Emergenza alimentare, insicurezza, posti di lavoro a bassa retribuzione e disastrosi impatti ambientali derivano tutti da un’agricoltura basata sugli animali, che è superata. Se partissimo da capo, nessuno progetterebbe il sistema che abbiamo attualmente, e di certo non chi ama gli animali”.
Il rapporto propone una nuova legislazione per avviare il Regno Unito verso l’eliminazione dei prodotti di origine animale dal sistema alimentare.
“Quasi tutti coloro che sono coinvolti nel settore alimentare e agricolo nel Regno Unito riconoscono che è necessaria una trasformazione significativa se vogliamo avere un sistema alimentare adatto al futuro”, ha affermato Lockwood.
Il futuro é già iniziato.
Per sapere cosa succede nei macelli, segui la rubrica “Storie di ordinaria violenza”.
Alessandra Tedeschi
Milano, 04/11/2021 – GC