QUASI LIBERE LE BALENE PRIGIONIERE IN RUSSIA
E' di metà novembre 2018 il video scioccante di Greenpeace Russia dove si vedono dall'alto circa 100 cetacei imprigionati in piccoli recinti al largo della costa pacifica della Russia, nonostante una cosa del genere sia vietato dalle leggi sulla tutela ambientale e della fauna marina russe.
La vicenda per il governo russo, che permette di utilizzare i cetacei "per scopi scientifici", è decisamente imbarazzante considerando che è già reduce dalla condanna per aver sequestrato l’equipaggio di una nave di Greenpeace nel 2013. Il mondo si mobilita e le denuncie si moltiplicano, ma non servono a placare i media che attaccano il governo di Putin chiedendo di fare chiarezza. Putin si presenta negli uffici dell’Fsb, il servizio di sicurezza federale, per assicurarsi che la “prigione delle balene” venga smantellata al più presto, ma la liberazione dei cetacei viene rimandata più volte in quanto, riportare in mare aperto le Balene senza recare loro danni, pare essere un grande problema che necessita una soluzione ben ponderata, così la vicenda si protrae fino a fine maggio quando pareva che il conto alla rovescia per la liberazione dei primi esemplari fosse arrivato e,invece, il direttore generale di Afalina, una delle compagnie che ha catturato illegalmente i Cetacei, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sostenendo di essere il proprietario degli Animali e che,quindi, non sarebbero stati liberati. Dichiarazione inusuale e sorprendente se si considera che la liberazione degli Animali è stata decisa direttamente dal governo russo.
Meno male che la bella notizia arriva il 21 giugno 2019 quando, a dispetto della situazione di stallo che sembrava essersi creata, il primo gruppo di cetacei prigionieri è stato rilasciato il tutto in diretta TV. La notizia è stata divulgata dal New York Times che ha informato che tutti i Cetacei verranno rilasciati a gruppi tra giugno a ottobre precisando che gli Animali saranno monitorati da 70 specialisti, che faranno il possibile per evitare ogni rischio.
Tutta l'epopea è dettagliatamente raccontata su Veganzetta da Francesco Cortonesi che continuerà a seguire la vicenda fino a quando tutti i Cetacei non saranno stati liberati.
Foto Veganzetta
Ci auguriamo che davvero tutti i cetacei ritrovino presto la libertà.
MIlano, 23/6/2019 – GC