REZZO: SISTEMI INNOVATIVI CONTRO LA PREDAZIONE DEI LUPI
Nel Comune di Rezzo prendono il via dei sistemi innovativi contro la predazione dei lupi. Articolo di Alessandra Tedeschi.
Il Sindaco di Rezzo ha illustrato un sistema innovativo studiato per prevenire gli attacchi dei lupi.
La notizia è stata pubblicata da LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane), che plaude all’iniziativa.
Il Comune di Rezzo
Il Comune di Rezzo, in provincia di Imperia, ha deciso di mettere in atto una strategia per difendere ovini, bovini ed equini dagli attacchi dei lupi presenti sul territorio.
E’ stato il Sindaco stesso, Renato Adorno, ad illustrare il piano anti-lupo, senza peraltro voler generare allarmismi o demonizzare il lupo, come fatto invece da molte amministrazioni, con conseguenze spesso drammatiche per i lupi. Renato Adorno ha dichiarato che
“La responsabilità è sempre per lo stesso animale a due gambe. L’uomo ha alterato l’equilibrio della natura, ha sconvolto il territorio così le bestie selvatiche, con mancanza di alimentazione, si sono spostate a valle mentre il lupo, senza predatori e senza prede, le ha seguite”.
Il piano anti-lupo del Sindaco di Rezzo
Il piano illustrato dal Sindaco consiste nell’ottenere un finanziamento per l’acquisto di 100 collari elettronici in grado di dissuadere i lupi dall’attaccare il bestiame al pascolo.
I collari verrebbero applicati agli animali da proteggere e ne rileverebbero il battito cardiaco, il respiro e il flusso sanguigno. In caso di stress elevato, i collari emetterebbero un segnale ad ultrasuoni molto fastidioso per i lupi. Il segnale sarebbe in grado di dissuadere i lupi e costringerli ad allontanarsi.
La posizione di LNDC
Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection, in merito al piano anti-lupo del Comune di Rezzo ha così dichiarato:
“Voglio fare un plauso e un ringraziamento personale al Sindaco di Rezzo per aver deciso di intraprendere questa strada pioneristica e decisamente controtendenza rispetto alla maggior parte dei politici attuali. Una strada che dimostra un’attenzione particolare e un rispetto per l’ambiente e per gli animali selvatici, anche predatori, che ne sono parte integrante. Mentre la maggioranza degli amministratori locali – e diversi governanti nazionali – continuano ad alimentare psicosi nei confronti dei lupi e invocano abbattimenti facili, alla ricerca di vendetta e non di giustizia, Adorno ha invece puntato sulla prevenzione come è giusto fare. Con questo sistema sarà possibile tutelare tutti gli animali, sia quelli degli allevamenti del borgo montano sia i selvatici che vivono liberi e fanno quello che la natura dice loro. Mi auguro che tutti gli altri sindaci prendano esempio da questo amministratore illuminato e si attivino per promuovere i mezzi di prevenzione dalle predazioni, da questo così innovativo a quelli più tradizionali come i recinti elettrificati e i cani da guardiania”.
Al lupo, al lupo
Non vi è dubbio che l’iniziativa del Sindaco di Rezzo sia encomiabile.
Il piano anti-lupo difende il bestiame dagli attacchi dei lupi e indirettamente difende i lupi dalla deplorevole caccia alle streghe ultimamente troppo spesso invocata da allevatori e politici.
Ma è anche vero che se si andasse un pò più a fondo alla questione, ovvero se tutti fossero vegani, non ci sarebbe più bisogno di difendere ovini, bovini ed equini dagli attacchi dei lupi semplicemente perché non ci sarebbero più ovini, bovini ed equini allevati dall’uomo.
E non ci sarebbero più allevatori intenti a gridare “Al lupo, al lupo”.
La scelta di vita vegana risolverebbe il problema alla radice.
Ma questa, forse, è solo un’altra fiaba.
Alessandra Tedeschi
Milano, 17/04/2024