SPERIMENTAZIONE E DIRITTO
Dichiarazione universale dei diritti degli animali e sperimentazione scientifica, una controversia etica senza soluzione.
Sperimentazione animale e diritto, cosa dice la “Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali” ? l’articolo 3 dichiara quanto segue:
a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamento e ad atti crudeli.
b) Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.
Preso atto di quanto citato, si dovrebbe desumere che tra I tanti argomenti controversi che riguardano gli animali, la sperimentazione scientifica dovrebbe rivestire, indubbiamente, un posto di rilievo ma, purtroppo, ad oggi, è tenuto fin troppo in ombra.
Sperimentazione: cosa succede negli stabulari.
“Infliggete una qualche tortura a un animale, contemplate l’espressione del suo sguardo, vi coglierete un campo che lo proietta per un istante al di sopra della sua condizione di. L’animale, quale che sia, nel momento in cui soffre fa un passo verso di noi, si sforza di raggiungerci. “ – Cit. EM.Cioran, La Caduta nel Tempo
Quello che succede tra le mura degli stabulari dovrebbe essere di dominio pubblico, per permettere a chiunque di potersi fare una propria opinione e trarne le dovute conclusioni. Dagli allevamenti esclusivi che forniscono le cavie per la sperimentazione, alla loro fine certa e cruenta. La loro è un’esistenza che, dall’inizio alla fine, è segnata da un calvario, in nome di qualcosa che nulla ha a che vedere con loro e con il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Purtroppo, ad oggi, in tutto il mondo, migliaia di animali vengono maltrattati e uccisi con sadismo, crudeltà, indifferenza e, quel che è peggio, a volte, questo viene fatto in nome della scienza! Usare come baluardo del progresso la sperimentazione sugli animali dovrebbe essere considerato disumano. Sacrificare delle vite per preservare delle altre è una controversia e qualunque giustificazione o spiegazione dovrebbe essere considerata un ossimoro.
Dalla comparsa delle civiltà, l’uomo ha manifestato nei confronti dei suoi simili un sentimento di odio, estraneo alle altre specie, ma quello che esterna nei confronti degli animali è qualcosa di ben peggiore.
L’odio ha un limite, la malvagità no!
“Gli animali abbiano l’amor vostro; ad essi il Signore ha donato un germe di pensiero e una gioia imperturbabile. Non turbatela voi, non li fate soffrire, non togliete loro la gioia, non contrastate il disegno di Dio. Uomo, non ti fare grande di fronte alle bestie. Esse sono innocenti, mentre tu, grande come sei, appesti la terra fin da quando ci fai la tua apparizione…” – Cit. Cit. Fëdor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov
La comunità scientifica si difende dietro a banali scuse per lo più contraddittorie, sostenendo che, ad oggi, gli animali usati per la sperimentazione sono per lo più sedati, per poter alleviare le loro sofferenze (e già da qui è chiaro a cosa devono sottostare quelle creature innocenti) ma poi, quando parlano di valutare I progressi o la validità di un farmaco, è palese che l’animale deve essere vigile e reattivo, specialmente quando si parla di sperimentazione riguardante malattie come la distrofia muscolare, la Corea di Huntington o l’Alzheimer.
Asseriscono che un animale sofferente è di scarsa utilità perché non può essere considerato un esemplare valido, ma con quale presunzione si può pensare che un essere vivente tenuto in quelle condizioni non sia sofferente?
Da non tralasciare, inoltre, il discorso della sedazione, dove l’animale viene indotto ad uno stato di semi coscienza, del tutto innaturale, spesso soggetto ad allucinazioni o deformazioni visive che lo portano a vivere in uno stato di paura.
La peculiarità dell’uomo è la coscienza, quella caratteristica che ci porta a riflettere su sé stessi e ad attribuire un significato alle proprie azioni. Forse, il prezzo da pagare per il progresso scientifico è proprio la nostra coscienza…ma, allora, c’è da chiedersi che cosa resterà della nostra umanità!
Foto LEAL – Lega Antivivisezionista
Roberta Sevà
Milano, 12/05/2021 – GC