YO GALGO, LA DURA VITA DEI CANI DA CACCIA IN SPAGNA
YO GALGO, documentario sulle pratiche crudeli e disumane dei cacciatori spagnoli e sulle associazioni che recuperano i galgos.
Il Governo spagnolo è chiamato a decidere se escludere i cani da caccia dalla prima legge nazionale di Protezione, Diritti e Benessere degli Animali. Tra i cani da caccia rientrano i levrieri spagnoli, i Galgos. Il documentario Yo Galgo fa luce sulle pratiche crudeli e disumane dei cacciatori spagnoli e sul lavoro lodevole e incessante delle tante associazioni che tentato di recuperare i Galgos sfruttati e abbandonati.
Il documentario “Yo Galgo”
Yo Galgo è il documentario del regista Yeray Lopez, che, aiutato dal suo Galgo a superare una grave depressione, compie un viaggio nella Spagna rurale per indagare sulla dura vita dei cani da caccia.
L’indagine porta Yeray dagli allevatori, che usano i cani per la corsa alla lepre, e dai cacciatori, che allevano in massa i Galgos nella speranza di trovare un campione. Il documentario racconta la passione per la competizione, l’allevamento e la caccia e le drammatiche conseguenze che tali pratiche non regolamentate hanno per migliaia di Galgos ogni anno.
Per fortuna c’è anche l’altra faccia della medaglia. Il documentario illustra anche il lavoro incessante delle organizzazioni che aiutano, tra mille difficoltà, i tanti Galgos abbandonati, recuperandoli da un passato difficile e dandoli in adozione.
Il documentario Yo Galgo sarà disponibile gratis fino alla fine di ottobre 2022. Poi il Governo spagnolo sarà chiamato a votare l’emendamento (alla legge nazionale di Protezione, Diritti e Benessere degli Animali) che vorrebbe escludere, su pressione di allevatori e cacciatori, i cani da caccia da ogni forma di tutela.
Yo Galgo è un documentario da non perdere e da condividere, perché tutti devono conoscere la dura vita dei cani da caccia in Spagna e far pressione sul Governo spagnolo affinché non escluda i cani da caccia dalla prima legge nazionale di Protezione, Diritti e Benessere degli Animali. Tutti possono e devono partecipare alla campagna #MismosPerrosMismaLey.
Il documentario ha sottotitoli disponibili in undici lingue, tra cui l’italiano, ed è consigliato ad un pubblico di età superiore ai 13 anni.
Yo Galgo è stato premiato dalla Humane Society come “Outstanding international documentary film” ai Genesis Awards 2018. Inoltre, Yo Galgo è stato nominato agli Hollywood Music in Media Awards per “Miglior canzone originale – Documentario”.
Ma chi sono i Galgos?
I Galgos sono cani molto intelligenti e sensibili. Diffidenti e riservati nei confronti degli estranei, amorevoli nei confronti di chi li accudisce, i Galgos amano stare in compagnia degli altri cani, sono portati al gioco e al lavoro di squadra.
Proprio per queste loro caratteristiche, i levrieri spagnoli vengono da sempre adoperati per la caccia (a vista) alla lepre, pratica comune nelle zone rurali della Spagna. I Galgos vengono anche utilizzati per competizioni sportive.
Galgos sfruttati per la caccia
Ogni anno, in Spagna, tra settembre e gennaio, migliaia di Galgos vengono sfruttati per la caccia alla lepre. I cacciatori, cd Galgueros, selezionano solo i cuccioli migliori, più adatti alla caccia. Gli altri, i timidi, i paurosi, gli aggressivi, i distratti, vengono abbandonati od eliminati.
I cani selezionati per la caccia sono sottoposti ad allenamenti estenuanti e crudeli, quali il traino da auto, camion e motocicli ad alte velocità. Spesso, anche a causa della mentalità contadina secondo la quale i cani per cacciare meglio devono essere tenuti al buio ed affamati, i Galgos sono anche maltrattati e malnutriti. Durante la caccia poi, i Galgos possono riportare ferite, subire fratture, venire colpiti da spari o perdersi. Alcuni, i migliori, verranno sfruttati come riproduttori.
Galgos eliminati a fine stagione
Finita la stagione della caccia, agli inizi di febbraio, i Galgueros si disfano dei cani che non sono stati sufficientemente veloci per inseguire la preda, che sono ormai vecchi o feriti. Il numero di Galgos abbandonati in questo periodo dell’anno aumenta vertiginosamente. Si stima che ogni anno si rinvengano circa 50.000 – 60.000 cani randagi in gravi condizioni fisiche. La maggioranza dei Galgos abbandonati ha meno di tre anni. Le modalità con cui i cani vengono abbandonati o uccisi sono atroci: gettati vivi nei pozzi, impiccati, trascinati dalle auto, abbandonati nelle campagne con le zampe appositamente rotte affinché non siano in grado di tornare a casa. I Galgueros più compassionevoli portano i loro Galgos nei rifugi, dove i volontari tenteranno di riabilitarli e di farli adottare (per lo più all’estero).
L’emendamento della vergogna
Così come riportato recentemente in un articolo pubblicato su Kodami, in seguito alla proposta della prima legge nazionale di Protezione, Diritti e Benessere degli Animali sono sorte numerose polemiche. Cacciatori ed allevatori spagnoli hanno manifestato in piazza e fatto pressioni sul Governo, sostenendo che non sia corretto equiparare i cani che vivono nelle famiglie a quelli utilizzati per la caccia o per la pastorizia, considerati meri strumenti di lavoro.
A seguito di pressioni probabilmente di natura politica, la categoria dei cacciatori è riuscita ad ottenere l’emendamento avanzato dal Partito Socialista Obrero Español (PSOE) con il fine di escludere i cani da caccia dalla proposta di legge nazionale di Protezione, Diritti e Benessere degli Animali. Su questo emendamento il Governo spagnolo sarà chiamato a decidere a breve.
Ci auguriamo che la Spagna colga l’occasione per riscattare la sua immagine di paese ostile agli animali e bocci l’emendamento proposto da cacciatori e allevatori.
Che il Galgo spagnolo di Yo Galgo possa diventare simbolo di liberazione da maltrattamenti e sfruttamento di tutti gli animali spagnoli.
Alessandra Tedeschi
Milano, 15/10/2022