STORIE DI ORDINARIA VIOLENZA
Storie di ordinaria violenza – Viaggio nei capannoni della morte a cura di Ugo Bettio

Non sarà una passeggiata questa rubrica perché Ugo Bettio ci farà fare un orrendo viaggio nei capannoni della morte. Ed è per questo che, invece, vogliamo inaugurare questo spazio con la storia a lieto fine del visone Berry.
Un segno di speranza.
STORIE DI ORDINARIA VIOLENZA – LA PRESENTAZIONE
Ugo Bettio è un investigatore che da anni porta alla luce le tremende situazioni in cui versano gli animali stipati, ammassati e vessati all’interno degli allevamenti intensivi.

Tante sono le testimonianze che Ugo può raccontare e lo fa in questa dolorosa rubrica. Dolorosa, ma necessaria. Ancora tante… troppe persone, non conoscono il lato oscuro dei “capannoni della morte”.
Sempre più spesso queste strutture sono oggetto di investigazioni da parte di grandi e strutturate associazioni quali ESSERE ANIMALI, ANIMAL EQUALITY, HSI che, grazie a coraggiosi attivisti come UGO, mettono a disposizione dei media preziosi reportage che, per fortuna, iniziano ad essere trasmessi anche nel circuito dell’informazione di massa.
Importantissimo anche la preziosa divulgazione che Ugo fa attraverso la sua pagina FB “Se nulla importa. Importerà”.
Note: La rubrica è composta da più puntate, ad ogni puntata che va in onda, viene automaticamente aggiornato questo articolo inserendo in prima posizione la puntata più recente.
Non introdurremo le puntate con testi scritti. Lasciamo che siano le parole e le testimonianze di Ugo ad accompagnarci in questo terribile viaggio.
20 – Copiano: una nuova tragedia
Un camion di povere creature perde il controllo e precipita nel vuoto

19 – Dietro alle investigazioni
Un chiarimento necessario e dovuto

18 – La vita dei maiali in allevamento
Un docu-film doloroso, frutto di anni e anni di investigazioni

Inquadrando con il cellulare il QR-code, vieni catapultato nell’inferno degli allevamenti intensivi raccontati da Ugo. Lo stesso adesivo è stato messo anche su ogni copia del libro “Animali LIberi”.
16 – Sguardi di anime verso il mattatoio
Per tante creature quello verso la morte è il primo e unico viaggio

15 – Il Natale 2023 di Ugo
C’è chi è a tavola, c’è chi è a Messa, c’è chi programma il cenone, Ugo invece…



14 – Stefano, investigatore per pochi giorni
Fare l’investigatore sotto copertura non è da tutti

13 – Alluvione: i piagnistei degli allevatori
Durante le calamità naturali, la richiesta di aiuto degli allevatori non è per il bene degli animali, ma per il bene dei loro affari

12 – Caramelle gommose ed affini
Nulla va perso in un allevamento intensivo, gli scarti diventano nuovi alimenti.

Avvelenamenti “secondari” negli allevamenti intensivi
Tanti sono gli altri animali che vengono indirettamente coinvolti nei danni da allevamento intensivo.



Gli storioni ed il prezioso caviale
Originari ed importati dalla Russia, ora è l’Italia il maggior produttore ed esportatore di caviale.

Il miglio verde
Gli ultimi ed angoscianti passi verso la morte.

Il latte
Alimento prezioso, ma non per i cuccioli umani.

Madri negate
La devastante maternità indotta.

I Farmaci
Prove “provate” di abuso farmacologico negli allevamenti.

Allevamento di bovini
Il caro prezzo, per gli animali, della cara bistecchina.

Allevamenti di polli
Prigionieri senza colpe, condannati ad una vita in gabbia.

Allevamenti di suini
Il tanto amato “prosciuttino”.

End the age cage
Alla scoperta di uno dei tanti allevamenti di tacchini.

Milano,09/09/2024 – GC
Chi mi chiede perché io non mangi più carne e qualsiasi derivato animale in realtà fa una domanda sbagliata.
La domanda giusta non è perché io non mangi la carne ma è: come fai tu a mangiarla.
Grazie, signor Bettio, per aiutare a diffondere la verità su questo orrore.
E’ stata data notizia dell’incidente in cui è morto Rovagnati, magnate del prosciutto.
Poichè una delle caratteristiche di un animalista è l’immedesimarsi nel prossimo, in un primo momento ho provato dispiacere per questa persona e sopratutto per i suoi famigliari, ma quasi contemporaneamente ho sentito l’enorme sofferenza che viene dagli allevamenti dei maiali e dai macelli, dove questi esseri sensibili vengono sacrificati per arricchire altri esseri egoisti, senza nessun riguardo per gli affetti famigliari delle vittime; allora vengono spontanei pensieri come “la vendetta dei maiali” o “la Giustizia Divina”.
Purtroppo ci saranno altri che proseguiranno l’attività del Rovagnati, con l’attenzione rivolta solo al guadagno e volendo ignorare con che mezzi lo si ottiene.
Ma la Giustizia Divina non ha limiti !