VADEMECUM SALVA FAUNA
Una utile traccia per gestire le emergenze a cura di Manuela Regaglia
Sempre più spesso capita spesso di trovarsi di fronte alla necessità di salvare qualche piccolo animale selvatico in difficoltà.
Per essere certi di agire nel modo più corretto, la parola d’ordine è:
NON PRATICARE IL FAI DA TE!
Riportiamo di seguito un utile vademecum Salva Fauna redatto da Manuela Regaglia: responsabile della Sezione LEAL di Como/Lecco e del Gruppo supporto di AnimalsAsia Lecco, guardia venatoria nonché esperta volontaria CRAS.
Già autrice di racconti e altri libri per bambini e ragazzi, che hanno come soggetto per di più il mondo animale, ha da poco lanciato la collana di libri “I favolosi” con lo scopo di fare conoscere ai più piccoli gli animali selvatici. Nozioni che difficilmente vengono fornite sui banchi di scuola e che, invece, sono fondamentali per instaurare un corretto rapporto animale/essere umano fatto di conoscenza e rispetto reciproco.
Il Vademecum
Ruolo fondamentale è quello che svolgono i CRAS, ecco perché si parte subito con il segnalare dove è possibile trovare l’elenco CRAS: andando al link https://elencocras.it/ basterà selezionare la regione in cui vuoi cercare il Centro di Recupero Animali Selvatici.
Il CRAS, o Centro di Recupero Animali Selvatici, è un centro incaricato di occuparsi degli animali selvatici (patrimonio indisponibile dello stato, quindi nessuno può detenere un animale selvatico) in difficoltà sul territorio. A volte sono chiamati CRFS (Centro Recupero Fauna Selvatica) oppure CRASE (Centro Recupero Fauna Selvatica ed Esotica).
Se un cittadino si imbatte in un animale selvatico in difficoltà ha l’obbligo morale e civile di conferirlo al Centro di Recupero Animali Selvatici attivo nel territorio in cui è avvenuto il ritrovamento.
Ogni CRAS può avere regole diverse sia per quanto riguarda l’intervento sul posto, sia per quanto riguarda le specie animali che è in grado di accettare. Il costo delle cure dell’animale consegnato al CRAS o per il quale si è richiesto l’intervento del CRAS non è a carico del cittadino.
Per il recupero potete chiamare la Polizia Municipale o la Polizia Provinciale, i Carabinieri Forestali o altre forze dell’ordine, che vi daranno indicazioni utili a risolvere il problema.
Gli animali domestici non sono competenza del Centro Recupero Animali Selvatici. Nel caso in cui si sia ritrovato un animale domestico in difficoltà (cane, gatto, furetto, capra, pecora / agnello etc.), è necessario chiamare il numero unico di emergenza 112. Chiamare l’accalappio se è un cane che siete riusciti a circoscrivere.
Come gestire l’animale selvatico
Prima di toccare l’animale selvatico è bene telefonare al centro attivo nel territorio per apprendere le modalità di soccorso e verificare che il centro sia aperto.
Prima di soccorrere un animale selvatico è bene quindi accertarsi che sia effettivamente in difficoltà, osservandolo per lungo tempo a distanza. L’animale potrebbe essere in pericolo se:
• Si trova in un luogo che lo espone a dei pericoli (in mezzo alla strada, su un marciapiede, in un cortile frequentato da cani, gatti e bambini);
• sembra ferito o malato (si muove in modo irregolare, appare debole o tremante, sanguina).
Attenzione: molti uccelli, imparando a volare, danno l’impressione di essere caduti dal nido e trovarsi in difficoltà, ma in realtà sono sorvegliati a distanza dai genitori (tipico dei merli).
A volte si tratta di animali che a prima vista ci appaiono feriti, abbandonati o in difficoltà come nel caso dei cuccioli di lepre, sylvilago e i cerbiatti.
I piccoli di mammiferi non vanno mai toccati, anche se apparentemente soli o indifesi: basta un contatto anche minimo per imprimere l’odore dell’uomo e rischiare che la madre non gli si avvicini più.
Cosa NON FARE
- Non toccare l’animale.
- Non parlare ad alta voce.
- Non illuminarlo con i fari della macchina o torcia.
- Non accarezzarlo.
Ogni contatto con l’uomo provoca negli animali forte stress, per questo motivo vanno limitati al minimo il contatto fisico nonché gli incontri ravvicinati. Toccare un animale deve sempre essere l’extrema ratio.
Ricci e pipistrelli feriti possono essere raccolti usando dei guanti.
Non bisogna avvicinare gli animali selvatici e nemmeno dar loro del cibo.
ASSOLUTAMENTE NO a PANE e LATTE!
ATTENZIONE:
NON PREOCCUPATEVI DI COSA DAR DA MANGIARE ALL’ANIMALE SOCCORSO, NON È PRIORITARIO!
LA PRIMA COSA DA FARSI È SCALDARE L’ANIMALE, METTERLO IN UN LUOGO RIPARATO, SILENZIOSO E BUIO.
Vademecum versione audio
Milano, 04/07/2024
Meravigliosa!!!😍
Finalmente una guida fatta bene, utile e consultabile facilmente!
Grazie!!!!😃