BE-COLIBRÌ. L’EVOLUZIONE DI UN PROGETTO
Da “Il Colibrì” a “Be-Colibrì”. Il borgo di Chignolo riprende vita
Ho incontrato Massimo ed Aline a Col Cavolo Vegan edizione invernale ed ero già stata colpita dal progetto “Il Colibrì” che si è trasformato in pochi mesi in “Be-Colibrì”.
Mi sono ripromessa di visitare appena possibile il Rifugio per conoscere meglio il progetto che consiste nel riportare in vita un vecchio borgo a Chignolo, frazione di Rota D’Imagna, sito nelle valli bergamasche.
A dicembre erano in due, Massimo ed Aline, appunto e sono già diventati 5! Più ovviamente tutte le persone che già collaborano da esterni al progetto.
Simbolo della rinascita del borgo è stato sicuramente l’arrivo di Eden, il piccolo che quando ho incontrato gli ideatori del progetto ancora nella pancia di mamma Aline.
Eppoi, siccome nulla succede per caso, l’arrivo di Valentina e Dario che hanno dato una svolta al progetto e “Il Colibrì” si evolve in “Be-Colibrì”.
Tutto è raccontato nelle interviste che vi propongo qui sotto: la prima fatta nel dicembre 2022 a Massimo ed Aline e la seconda fatta in occasione di un open day al borgo al quale ho partecipato con tanto entusiasmo e che ha superato tutte le aspettative.
L’evoluzione del borgo – Interviste
Il borgo
Il luogo è immerso nella pace più assoluta ed ispira serenità, portando la mente a staccarsi dai problemi quotidiani e il corpo a rigenerarsi grazie al verde in cui è immerso il borgo e all’energia positiva che si respira in ogni angolo, che si legge negli occhi degli abitanti e negli animali ospiti del rifugio.
Il Colibrì e Be-Colibrì si sviluppa su tre livelli.
In quello più alto si trova una stalla originaria del ‘600, dove trovano rifugio tre simaticissimi arieti che guardano incuriositi gli avventori.
Leggermente più in basso si trova la sede dell’associazione “Be-Colibrì”, nonché la casa di Valentina e Dario che sognavano un luogo più isolato possibile dove iniziare una nuova vita.
I succulenti pranzi conviviali, ovviamente 100% cruelty free, si svolgono proprio nel poggio della sede.
Scendendo e godendo di un paesaggio impagabile, si arriva alla serra dove Massimo coltiva ciò che poi diventerà cibo, custodisce e cura i semi antichi alcuni dei quali arrivano molto da lontano.
Si scende poi verso il parcheggio “base” e, superandolo, si va verso la parte da dove è partito “Il Colibrì” e dove si trova un’altra vecchia stalla dove ora si fanno sessioni di yoga, meditazioni, bagni di campane tibetane e tutte le attività dell’associazione che necessitano di un luogo al chiuso.
Il tutto, ovviamente circondato dagli animali ospiti del rifugio.
Per conoscere tutte le attività di “Be-Colibrì” seguiteli su FB e INSTAGRAM.
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Milano, 04/07/2023 – GC