LA PRIMA CAUSA DI PERDITA DELLA BIODIVERSITA’
Risultano essere i campi coltivati e allevamenti intensivi la prima causa della perdita di biodiversità di Alessandra Tedeschi
Leggi tuttoRisultano essere i campi coltivati e allevamenti intensivi la prima causa della perdita di biodiversità di Alessandra Tedeschi
Leggi tuttoApi in grave pericolo a causa delle scelte ed azioni distruttive dell’essere umano. Greenpeace ha lanciato il programma “salviamo le api”
Leggi tuttoReportage di Grazia Cacciola di Erbaviola.com vive nella Bassa Romagna. L’alluvione non ha particolarmente colpito la sua area che, anche se isolata, non è stata sommersa dall’acqua, anche grazie ai lavori fatti dall’amministrazione comunale.
Leggi tuttoSarà vero o non sarà vero che Re Carlo III ha rotto con la tradizione e diventa sempre più “animalista”? Ai posteri l’ardua sentenza.
Leggi tuttoSecondo l’articolo di Gloria Ferrari apparso su L’Indipendente, pare che le temperature in Europa si stiano innalzando più velocemente che altrove. Ci chiediamo che estate ci aspettano.
Leggi tuttoTrapianti di organi usando gli animali come produttori. Una vera fabbrica degli orrori.
Leggi tuttoLa Giornata mondiale del tonno è stata istituita nel 2016 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Si osserva ogni anno il 2 maggio e mira a sensibilizzare la pesca eccessiva di tonno e specie simili.
Leggi tuttoSperimentazione animale, vivisezione: crudeltà gratuita ed anacronistica. E’ possibile e necessario cambiare rotta virando verso la ricerca human based.
Leggi tuttoMarilena Bogazzi, di Cattolici Vegetariani, documenta come mangiare l’agnello a Pasqua non è cristiano. E non solo a Pasqua, aggiungiamo noi!
Leggi tuttoLe parole sono importanti e i “potenti” sanno bene come usarle per irretire, convincere, ammaliare, sedurre o allarmare. Ecco dunque che la “carne coltivata” o cellulare o clean meat, per il consiglio dei ministri è diventata “carne sintetica”.
Noi di RadioVeg.it ne abbiamo parlato approfonditamente e più volte, fin da tempi non sospetti, per far conoscere questo prodotto che, non finiremo mai di dire, non è per chi ha scelto una filosofia di vita cruelty free.
Purtroppo pare proprio che il messaggio non sia arrivato nel modo giusto.