SETTE CANDELINE PER IL MIVEG
Per il MiVeg, arrivato alla settima edizione, nessuna crisi del settimo anno, anzi,continua a distinguersi da tutte le altre manifestazioni.
Ma perchè MiVeg è diverso?
Perchè tutto il ricavato di quel che si mangia nei due giorni, si trasforma in fieno, granaglie, cibo, cure per ciascuno degli ospiti liberati e rifugiati che sono presso il santuario I Porcikomodi.
Sotto gli occhi degli organizzatori, il MiVeg diventa una fucina di progetti, spunti, idee, riflessioni, strategie per abbattere e ricostruire il mondo che vorremmo.
Non lasciatevi ingannare, il cibo, che al MiVeg è davvero buono e poco costoso, non è così importante, il cuore pulsante del festival sono gli altri animali, schiacciati dalle politiche di dominio, liberati e ospiti dei santuari, perduti o ritrovati. Sono le visioni del mondo, le strategie di lotta, la liberazione.
Nei due giorni di MiVeg si apre una finestra da cui si affacciano idee, azioni, teorie, pratiche che si cerca di profondirle, conoscerle, riflettere e, quando necessario, cambiare.
Il MiVeg è fatto da volontari instancabili ed entusiasti, quindi l'evento può trasformasi in un’esperienza coinvolgente e appagante per chi decide di far parte della MiVeg crew!
Anche quest'anno il MiVeg aspetta i visitatori con tante proposte, una più interessane dell'altra e, a parlarcene, è Sara D'Angelo, ma la novità che ci rende orgogliosi è che quest'anno RadioVeg.it è la radio ufficiale dell'evento, vi aspettiamo dunque nell'area stampa per un saluto, quattro chiacchiere e, perché no, una foto insieme.
Milano, 27/9/2019 – GC