LA MONTAGNA, LA SUA GIORNATA ED UN LIBRO CELEBRATIVO – BIBLIOVEG.IT
In occasione della giornata della montagna dell’11 dicembre si ricorda, con un libro, l’uomo che ha salvato il Gran Paradiso
Giornata Internazionale della montagna
La Giornata Internazionale della montagna si celebra l’11 dicembre.
Amata od odiata, la montagna evoca da sempre luoghi incontaminati e silenziosi. Ma la montagna è anche molto fragile e va pertanto preservata da distruzione e inquinamento.
Origini della Giornata Internazionale della montagna
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dichiarare il 2002 Anno Internazionale delle montagne, ha designato l’11 dicembre di ogni anno, a partire dal 2003, come Giornata Internazionale della montagna.
Perché celebrare la montagna
La montagne, che coprono un quarto della superficie terrestre e ospitano il 12% della popolazione mondiale, sono tra gli habitat più minacciati: deforestazione, sfruttamento indiscriminato del territorio, alti tassi di emigrazione, attività minerarie e turismo di massa.
Le comunità montane, nonostante siano quelle che a livello globale meno contribuiscono alle emissioni di gas serra, sono paradossalmente tra quelle che più risentono degli effetti negativi del cambiamento climatico: scioglimento dei ghiacciai, arretramento del permafrost, inondazioni, frane e valanghe.
Le montagne sono i più grandi serbatoi idrici e riforniscono d’acqua l’intero pianeta. Oltre il 50% della popolazione mondiale dipende dall’acqua fornita dal territorio montano per bere, per cucinare, per irrigare, per la produzione di energia elettrica e per l’industria.
Le montagne svolgono un ruolo chiave anche quando si parla di energie rinnovabili: l’energia idroelettrica, l’energia solare, l’energia eolica ed il biogas.
Occorre pertanto proteggere l’ecosistema montagna con strategie che riducano gli effetti negativi del cambiamento climatico e regolamentino lo sfruttamento della montagna da parte dell’uomo. E al contempo occorre sostenere e finanziarie le comunità montane, incentivando anche ecoturismo e agriturismo delle aree montane.
Come celebrare la montagna
Gli hashtag per celebrare la Giornata Mondiale della montagna sono: #giornatamondiale #mountainsmatter #internationalmountainday
Cosa c’è di più bello e rigenerante di una passeggiata in montagna?
L’importante è avere sempre il massimo rispetto per la montagna, immergersi nei suoi silenzi e nei suoi ritmi senza lasciare traccia del proprio passaggio.
Pulire e, se serve, ripulire i rifiuti lasciati da chi è passato prima di noi è il minimo che possiamo fare per conservare intatta la bellezza e la purezza della montagna.
In occasione della giornata della montagna 2022 è stato lanciato un libro dedicato a Renzo Videsott dal titolo: “Il visionario che salvò il Parco. 25 anni di Renzo Videsott per i 100 anni del Parco Nazionale Gran Paradiso”.
“Il visionario che salvò il Parco. 25 anni di Renzo Videsott per i 100 anni del Parco Nazionale Gran Paradiso”
Dal 1944 al 1969 il Parco è stato letteralmente salvato dal dissolvimento da Renzo Videsott, uomo dotato di tempra eccezionale che si può ben definire uno dei primi ecologisti italiani.
Il libro, scritto dal giornalista Edgar Meyer, ripercorre le gesta di Renzo, ne racconta i viaggi in bicicletta da Torino a Cogne nel 1944, i rischi corsi nei posti di blocco fascisti e partigiani, la ricostruzione del corpo dei guardaparco, la salvezza dei pochi stambecchi sopravvissuti al bracconaggio, le lotte contro la burocrazia romana, la capacità di coinvolgere, i sogni e le realizzazioni di questo pioniere dell’ecologia.
Il libro, voluto dal Lions Club Alto Canavese, rievoca alcuni momenti del martellante impegno di Renzo Videsott per la tutela del Parco: dall’incarico iniziale negli anni eroici del dopoguerra alla lotta al bracconaggio, dalla fondazione della prima associazione ambientalista italiana alla saldatura del gracile movimento naturalistico italiano con quello internazionale, dalla “creazione” di una nuova figura -moderna- di guardaparco ai grandi risultati in campo scientifico, dalle tante vittorie alle dolorose sconfitte. Fino all’amara uscita di scena…
Il testo è corredato da molte foto storiche inedite: danno il “sapore” dell’attività febbrile per la tutela degli animali e delle bellezze della riserva.
Non esisterebbe il Parco Nazionale del Gran Paradiso come lo conosciamo oggi se non ci fossero stati l’intervento e l’azione incessante, martellante e appassionata di Videsott negli anni cruciali del dopoguerra e del successivo boom economico. Il suo operato si può avvertire, ancora oggi, su ogni roccia, lungo ogni sentiero, dietro ogni albero secolare. Perché il suo spirito è lì.
Le parole di Edgar Meyer, autore del libro.
Per ascoltarci, clicca QUI.
Alessandra Tedeschi / Grazia Cominato
Milano, 11/12/2022