MOBY FA TREDICI
Dove, se non qui, dobbiamo parlare di musica? A maggior ragione se l’artista è vegano come Moby che è arrivato al suo tredicesimo lavoro dove tutto è vegan, anche la musica!
Il titolo dell’album parla già da sé: “These Systems are Failing” Questi sistemi stanno fallendo e con questa opera Moby si conferma un personaggio unico. Soprattutto capace di coniugare arte e futuro del Pianeta.
In questo lavoro, come scrive http://www.lastampa.it/, la sua creatività si è fatta ‘politica’ e lancia un potente messaggio in musica teso a risvegliare le coscienze e ribadire ai più la necessità di rispettare l’ambiente attraverso il veganesimo e la decisa presa di consapevolezza delle perversioni della società contemporanea. E’ un ‘grido’ che trafigge come una freccia grazie alla forza degli arrangiamenti, piuttosto inusuali per il musicista newyorkese, rock e post punk.
Le tracce sono dense di suoni ruvidi e industriali e nascono dal desiderio di far suonare un campanello d’allarme e di condividere il proprio sogno di un mondo modellato ‘a misura di vegetariano’. “Ho sempre voluto fare musica politica, socialmente cosciente. Ma non sono mai stato bravo – dice Moby – Volevo provare a scrivere canzoni vegane e canzoni politiche… Non dico che ora io sappia farlo, ma mi sento rassicurato”.
Può essere uno shock trovare Moby alle prese con toni ben più duri e aggressivi di quelli a cui siamo abituati, ma ci sono pezzi in cui lo si può ritrovare nello stile che conosciamo.
Ovviamente l’artista è stato criticato per aver ‘mescolato’ la causa del veganesimo con i suoi interessi da ristoratore, filantropo e musicista, ma lui non pretende di avere la risposta a ogni problema, si dichiara solo convinto che una parte della soluzione sta nella scelta Green che ha deciso di promuovere e condividere con chi lo segue. I mali della nostra società e dell’ambiente oggi hanno radici antropologiche, sostiene l’artista e conclude: “Le conseguenze dell’allevamento intensivo sono a largo raggio, e la maggior parte delle persone non ne sono consapevoli. Cambiamenti climatici, resistenza agli antibiotici, carestia, acidificazione degli oceani, utilizzo delle risorse idriche, malattie cardiache, diabete, cancro, deforestazione della foresta pluviale… Sono tutti uniti dal comune ‘filo’ dell’allevamento intensivo degli animali”.
Quanta verità. Noi lo sappiamo bene e ringraziamo Moby per far da portavoce.
Milano, 08/12/2016 – GC