2024: LE BUONE NOTIZIE PER ANIMALI E NATURA
Non solo brutte notizie nell’anno appena passato. Il riassunto di Mariangela Corrieri
Tante, tantissime cose non sono girate per il verso giusto nel 2024, ma qualcosa di buono è accaduto.
Mariangela Corrieri ha voluto porre l’attenzione sulle notizie positive che fanno tirare un piccolo respiro di sollievo alla natura e agli animali.
Queste conquiste, piccole, grandi, ma sempre avanzamenti verso il rispetto degli animali (quel mattone uno per volta da togliere alla muraglia dell’indifferenza e della crudeltà come ha scritto Tom Regan nel suo libro Gabbie Vuote), ci inducono a credere fermamente che l’uomo può avanzare, che la determinazione ci fa avanzare e che sarà possibile, nel futuro (lontano? più vicino?…), raggiungere quell’obiettivo che il più grande genio dell’umanità, Leonardo da Vinci, ha previsto per noi: “Arriverà il giorno in cui uccidere un animale sarà un delitto come uccidere un uomo”. Noi camminiamo su questa strada. – Mariangela Corrieri

In Italia
- Uno dei più grandi produttori del settore suinicolo in Italia, Bompieri Allevamenti, ha deciso di abbandonare le gabbie per le scrofe durante la gestazione e il parto. Il gruppo diventa così il primo produttore ad aderire a una delle richieste della campagna SOSPig.
- In Italia 7 famiglie su 10 consumano prodotti a base vegetale e quasi 1 su 2 acquista abitualmente questi alimenti. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’Istituto di ricerca NielsenIQ per Unione Italiana Food, secondo la quale non è una moda ma una scelta consapevole. Si parla di 17,7 milioni di famiglie, di cui la metà “acquirenti‘ non occasionali”.

- La carne coltivata ottenuta senza la morte degli animali, viene già distribuita ad uso umano a Singapore, Israele e Stati Uniti e per i mangimi pet nel Regno Unito. Nonostante la fiera opposizione del Governo italiano, che l’anno scorso ha raggiunto l’assurdo record di vietare con un disegno di legge qualcosa che ancora non esiste, all’Università di Torino, è partito un progetto che sta raccogliendo finanziamenti con il crowdfunding, e che promette di raggiungere ottimi risultati in tempi brevi e con costi ambientali ed economici minori di quelli che hanno caratterizzato (e ostacolato) lo sviluppo delle ricerche finora. L’eliminazione dell’industria della carne consentirebbe di ridurre del 68% l’emissione di anidride carbonica entro la fine del secolo, stabilizzare i livelli generali di gas serra e recuperare la biodiversità a rischio.
- Mai stati così tanti i veg (vegetariani e vegani) in italia! Tra il 2014 e il 2024, la percentuale di vegani è quadruplicata. L’Eurispes ha pubblicato a Maggio 2024 la sua annuale indagine sulla popolazione italiana, rivelando le abitudini alimentari di onnivori, vegetariani e vegani. Il 9,5% della popolazione italiana è veg. di cui il 7,2% si identifica come vegetariano, mentre il 2,3% come vegano. L’attenzione verso i sostituti vegetali della carne è in crescita in Italia, con un significativo 30,4% della popolazione aperta a includere queste alternative nella propria dieta. Questo dato emerge da un’indagine condotta da NielsenIQ, che riflette un cambiamento graduale ma deciso nelle abitudini alimentari degli italiani, particolarmente evidente tra i giovani. Le ragioni che spingono verso la scelta di sostituti vegetali della carne sono principalmente etiche e ambientali
- Dieci anni fa Il Fatto Alimentare, affiancato dal sito Great Italian Food Trade (GIFT), lancia una campagna contro l’invasione dell’olio di palma utilizzato dalla quasi totalità delle aziende alimentari. Un olio che piantumando palme distrugge l’ambiente. La vicenda si conclude con un risultato inimmaginabile. La stragrande maggioranza delle imprese abbandona il palma e lo sostituisce con altri oli vegetali. L’unica assenza di rilievo è Ferrero, che ancora oggi utilizza il grasso tropicale per la Nutella e decine di altri prodotti.

- Il Vescovo di Savona ha giudicato vergognosa la celebrazione di una messa per benedire la stagione venatoria che stava per iniziare ed ha tenuto a far sapere a chiunque che non condivide assolutamente il senso di tale iniziativa. Un inizio.
- La start up triestina InSilicoTrials (Ist) ha vinto lo Startup Grind Global 2024 come startup dell’anno per l’intelligenza artificiale ed è stata premiata a Redwood City, nella Silicon Valley. Grazie all’IA, la piattaforma di InSilicoTrials simula le sperimentazioni cliniche di farmaci e dispositivi medici con pazienti solo «virtuali». la start up triestina ha battuto la concorrenza di 650 matricole provenienti da tutto il mondo. “InSilicoTrials ha catturato la nostra attenzione e l’interesse di numerosi investitori perché consente di utilizzare pazienti virtuali per accelerare lo sviluppo dei farmaci. Tutto ciò consente oltretutto di evitare la sperimentazione sugli animali”.
- In Italia si è messo il veto all’utilizzo di cuccioli di cane nelle sedute di yoga. Il Puppy Yoga è stato infatti dichiarato illegale.
In Europa
- Entro il 2026 in Europa sarà vietato l’abbattimento crudele di tutti quei pulcini appena nati che vengono considerati scarti dell’industria delle uova. L’approvazione di questa legge ha segnato un cambiamento storico per i diritti degli animali in Italia. Grazie alla sua applicazione, infatti, tra i 34 e i 36 milioni di pulcini saranno risparmiati dalla triturazione.

- L’Unione Europea, con i suoi 20 milioni di capi, è tra i massimi produttori mondiali di latte. Da alcuni decenni c’è una tendenza in atto, visibile soprattutto nei paesi occidentali: quella ad abbandonare, parzialmente o del tutto, il latte vaccino e i suoi derivati. Per quanto riguarda le cause, ai primi posti ci sono quelle relative al benessere animale verso il quale l’attenzione, negli ultimi anni, è costantemente cresciuta.
- La Corte di giustizia dell’Unione europea afferma, in una sentenza, che uno Stato membro qualora non abbia adottato una denominazione legale per un prodotto, non puo’ vietare l’uso di termini tradizionalmente associati ai prodotti di origine animale per designare un prodotto contenente proteine vegetali.
- Dal 18 agosto 2024 è in vigore la normativa comunitaria per il restauro della Natura, Nature Restoration Law. La legge sul ripristino della natura è la prima legge globale del suo genere in tutto il continente. Si tratta di un elemento chiave della strategia dell’UE sulla biodiversità, che fissa obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi degradati, gli habitat e le specie, in tutte le zone terrestri e marine dell’UE.

In Francia
- Il Comitato Olimpico Internazionale del 2024 si è impegnato a servire una cucina francese responsabile ovvero oltre il 60% dei 13 milioni di pasti offerti è stato a base vegetale.
- Pessac, cittadina francese che si trova nella regione francese della Nouvelle-Aquitaine, ha deciso di unirsi a comuni tra cui Bordeaux, Poitiers e Montpellier nel rinunciare al Fois Gras.
Nei Paesi Bassi
- Jumbo, una delle principali catene di supermercati dei Paesi Bassi ha deciso di vietare tutte le promozioni sulla carne per arrivare a diminuire del 50% nel 2025 la quantità di prodotti di origine animale. L’obiettivo è aumentare i consumi di prodotti vegetali a scapito di quelli di origine animale. Una scelta che arriva sotto la pressione dei gruppi ambientalisti e per il benessere degli animali.
- Amsterdam si è distinta come la prima capitale dell’Unione Europea a sostenere ufficialmente il Plant-Based Treaty, un’iniziativa globale che mira a combattere l’emergenza climatica attraverso la promozione di diete a base vegetale. Questo passo rappresenta un’imponente dichiarazione di intenti nella lotta contro i cambiamenti climatici, ponendo la città all’avanguardia delle politiche ambientali sostenibili.
In Belgio

Ben Weyts, il ministro per il benessere degli animali delle Fiandre, ha annunciato che la regione seguirà l’esempio di Bruxelles e Vallonia, chiudendo definitivamente tutti i delfinari. Con questa decisione, il Belgio diventerà il settimo paese al mondo e il quarto in Europa a compiere un importante passo verso la tutela animale. L’ultimo acquario per delfini, il Boudewijn Seapark di Bruges, situato nel nord-ovest del Belgio, ospita attualmente sette esemplari.
In Germania
Nel maggio 2024 il Ministro dell’Agricoltura tedesco ha varato alcune modifiche legislative per migliorare le condizioni di vita degli animali in Germania. Le nuove disposizioni prevedono l’obbligo di videosorveglianza negli impianti di macellazione, regole più’ severe per il commercio online di animali da compagnia e ulteriori restrizioni su pratiche come il taglio della coda ai suinetti. E’ inoltre introdotto un divieto generale di tenere gli animali legati in modo permanente.
In Danimarca
La Danimarca va avanti nel suo progetto di decarbonizzazione. Il suo Parlamento, il Folketing, composto da 179 membri, dopo una discussione con gli allevatori, con le aziende del settore e con le associazioni ambientaliste e di consumatori, ha varato la prima legge al mondo sulle emissioni dei bovini (e dei suini). Ogni allevatore dovrà infatti pagare formalmente circa una quarantina di euro per tonnellata di emissioni all’anno dal 2030, e poi circa cento dal 2035.
In Croazia
In Croazia sono entrate in vigore le modifiche al Codice penale e con esse alcuni cambiamenti che riguardano la protezione degli animali. Tra gli altri un aumento delle pene per la tortura e l’uccisione di animali che ora ammontano fino a tre anni di reclusione mentre la pena per l’abbandono di un animale da compagnia, domestico o selvatico significa adesso fino a un anno di reclusione,

In Romania
Il Parlamento rumeno ha votato a stragrande maggioranza il divieto di allevamento di visoni e cincillà per la produzione di pellicce, le uniche due specie allevate a tale scopo nel Paese. La Romania diventa così il 22° Paese in Europa a vietare l’allevamento di animali per la produzione di pellicce.
In Kossovo
In Kosovo dei droni in volo lanciano semi di tiglio e pino sulle colline, come parte di uno sforzo per rimboschire migliaia di ettari persi a causa del disboscamento illegale e degli incendi. SLK ha collaborato con la società croata Project 02 per far cadere i semi dai droni, un processo che è 5 volte più veloce della semina umana e può raggiungere le aree remote più rapidamente.
Nel Regno Unito
- Ogni anno dal Regno Unito vengono esportati in tutto il mondo fino a 1,6 milioni di animali, che affrontano viaggi lunghi ed estenuanti. Stipati nei camion con poco spazio per muoversi, questi animali soffrono di fame, disidratazione, ferite, stanchezza e stress. Il Parlamento del Regno Unito ha emesso una legge per vietare il trasporto di animali vivi con una decisione che fa seguito a una consultazione del 2020 che ha rivelato un sostegno schiacciante al divieto da parte dei cittadini, con l’87% degli intervistati a favore della misura.
- È recente la notizia che il veganismo etico sarà insegnato nelle scuole del Regno Unito per alunni di età compresa tra i 5 e i 18 anni; il programma sarà fornito da un kit messo a punto da Jigsaw in collaborazione con la Vegan Society. Questo passo è stato possibile grazie a una storica sentenza del Tribunale di Norwich che nel 2020 ha stabilito che il veganismo è una credenza filosofica non religiosa. Una delle motivazioni è quella di promuovere un approccio verso la vita, non violento, in chiave di rispetto della Natura, del pianeta e dei suoi abitanti.
- Nuova linfa tutta vegan nel nuovo teatro di una ex scuola steineriana a Chartham, dal 31 marzo 2024.
- A Chartham, nel Kent, si apre a marzo 2024 il primo teatro vegano del Regno Unito, il Garlinge Theatre.

In Svizzera
In Svizzera 135 imprenditrici e imprenditori del settore dell’allevamento hanno sfidato la tradizione e riconvertito le proprie aziende verso l’agricoltura con l’aiuto dell’associazione d’Oltralpe Hof Narr di Sarah Heiligtag. Non solo per l’ambiente ma anche per il proprio benessere mentale.
Negli Stati Uniti
- Il 19 aprile 2024, la comunità scientifica ha compiuto un passo monumentale a favore del benessere animale con la Dichiarazione di New York sulla Coscienza Animale, presentata alla New York University, promossa da Jeff Sebo (New York University), Kristin Andrews (York University) e Jonathan Birch (London School of Economics and Political Science). Questa dichiarazione parte da quella di Cambridge sulla Coscienza (2012) che riconosce a mammiferi e uccelli un’esperienza cosciente e ne estende i principi, suggerendo che anche pesci, rettili, anfibi e alcuni invertebrati (come polpi, granchi e insetti) possano essere coscienti, invitando a un trattamento etico basato su questa comprensione.
- La cittadina di Berkeley, in California, è diventata la prima al mondo a vietare completamente gli allevamenti intensivi. I cittadini hanno deciso di mettere al bando le strutture in cui gli animali vengono cresciuti in condizioni di scarsa igiene e sovraffollamento per massimizzare la produzione. Il provvedimento, approvato dal 60% degli elettori, vieta sia la costruzione di nuovi allevamenti sia il mantenimento di quelli esistenti, imponendo una sanzione di 10.000 dollari al giorno per eventuali violazioni.

- La decisione dello stato di Washington di approvare una legge, che vieta esplicitamente l’allevamento intensivo di polpi, è stata salutata come un momento storico, perché è la prima nel suo genere, anche se altri paesi avevano già preso provvedimenti restrittivi (più limitati). La mobilitazione è nata dalla natura del tutto particolare di questi animali. Estremamente intelligenti, curiosi e sensibili, sono solitari e trascorrono tutta la vita isolati, fino al momento della riproduzione.
- In USA, gli stati del Nevada e del New Jersey hanno vietato le gabbie per le galline ovaiole.
In Sud America
- In Costa Rica – Agenti di polizia, veterinari e funzionari del ministero dell’Ambiente del Costa Rica hanno trasferito sabato quasi 300 animali in un rifugio, in seguito alla chiusura degli ultimi due zoo dello Stato. “Stiamo per diventare un Paese senza zoo pubblici, con una visione orientata verso santuari e centri di soccorso”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente ai giornalisti presenti durante l’operazione di trasferimento.
- In Colombia – Era rimasto uno dei pochissimi paesi dove era ancora permessa, ma il parlamento della Colombia ha approvato un disegno di legge che vieta la corrida. Lo spettacolo, ormai universalmente ritenuto cruento e inutile, è ancora permesso in Spagna, dove del resto ha avuto origine, in Francia, Portogallo, dov’è praticato soprattutto nelle zone al confine con la Spagna e in alcuni paesi del Sud America come Messico, Ecuador, Perù e Venezuela. È già stato vietato in Brasile e Argentina.
- Messico – La tutela degli animali è stata inserita nella Costituzione.
In Cina
- La Cina ha completato ad agosto 2024, dopo 40 anni di lavoro, la cintura verde, lunga 3.050 km., con arbusti e alberi di pioppo, salice rosso e altri che circonda il deserto mobile Taklamakan, caratterizzato da dune di sabbia mosse dal vento e da frequenti tempeste di sabbia, che possono influenzare il clima, l’agricoltura e la salute umana.
- La Banca Mondiale ha pubblicato i dati sulla riforestazione nel mondo e il bilancio è incoraggiante. La Cina è in cima alla lista, con un’espansione della superficie forestale di quasi 425.000 km2 (circa la dimensione della Svezia). Si tratta di una cifra superiore a quella dei 19 Paesi successivi, messi insieme, che stanno riforestando. Al 19mo posto l’Italia.

In Vietnam
Una notizia che accende la speranza arriva dal Vietnam: nella provincia di Dong Nai un macello e ristorante di carne di cane attivo da oltre vent’anni ha chiuso. Il cambio di rotta è stato possibile grazie al programma Models for Change di Humane Society International (HSI) che, dal 2022, sostiene la transizione verso attività più etiche e sostenibili per chi opera nel controverso commercio di carne di cane e gatto. Un cambio radicale, motivato da un profondo disagio interiore:
“Non voglio più uccidere questi animali, mi fa sentire male”, ha dichiarato il proprietario del macello.
In Bangladesh – La Corte suprema del Bangladesh ha disposto il divieto di cattura e sfruttamento degli elefanti asiatici.
In India – l’importazione di foie gras è stata vietata.
Nelle Isole del Pacifico
Un nuovo trattato per la protezione dei cetacei, tra i leader di alcune isole del Pacifico, riconosce lo status di persone giuridiche a balene e delfini. Si chiama He Whakaputanga Moana, che si traduce dalla lingua Māori in “Dichiarazione per l’oceano”. È stato firmato l’8 marzo 2024 dai leader indigeni di Aotearoa (la Nuova Zelanda), Isole Cook, Tahiti, Tonga, Hawaii e Rapanui (l’Isola di Pasqua).

Mariangela Corrieri – Gabbie Vuote ODV
Milano, 25/02/2025