ANIMALI

AVIARIA, UN MONITO INASCOLTATO

Si ripresenta lo spettro dell'aviaria. Come riporta Gaia Animali e Ambiente, nelle ultime settimane si sono sviluppati duecentoquattordici focolai di influenza aviaria nel pollame domestico e 247 casi nell’avifauna selvatica in Europa.

L'unica cosa che il Il Ministero della Salute ha fatto, una volta valutato il rischio di diffusione del virus influenzale a seguito di contatto con l’avifauna selvatica, è stata quella di sospendere la deroga al divieto di utilizzo di uccelli da richiamo nella caccia e ha imposto agli allevamenti di pollame misure straordinarie di pulizia e disinfezione per gli automezzi e le persone che accedono agli allevamenti per evitare contatti con l’avifauna selvatica.

“Basta con le deroghe all’uso di richiami vivi, vietati dalle norme dell’Unione Europea ma consentiti in deroga ai divieti da alcune Regioni”, sostengono gli ecologisti di Gaia, Amici della Terra e Laboratorio Ambiente. “E’ una pratica brutale per gli animali detenuti, vigliacca per gli animali liberi che vengono attirati con l’inganno e, ora, anche pericolosa per la salute dell’uomo”, dichiara il presidente di Gaia, Edgar Meyer. “Che siano vietati per sempre, smettiamola con le deroghe al divieto, che ci attirano le ire e le sanzioni dell’Unione Europea. Per colpa di pochi cacciatori, considerati bracconieri dall’Europa, tutti gli italiani subiscono sanzioni”.

Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia propone la chiusura anticipata, rispetto al 31 dicembre, della caccia in Lombardia visto il rischio di contagio che può arrivare dagli uccelli selvatici e considerato visto l’inverno particolarmente duro a cui stiamo assistendo.

Gia a la scorsa estate Gaia e Amici della Terra Lombardia avevano denunciato una grave moria di germani nel territorio del Cavo Borromeo, di alcune rogge e del lago di Basiglio, nel territorio del Parco Agricolo Sud ed avevano chiesto la sospensione della caccia nella zona. “A maggior ragione va sospesa ora”, ribadiscono Meyer e Apuzzo, “almeno nelle zone nelle quali c’è già stata una precedente grave moria: Basiglio, Rozzano, Pieve Emanuele e dintorni".

Questa soluzione non ci trova d'accordo: LA CACCIA VA VIETATA SEMPRE!

I casi di aviaria dovrebbero essere una ragione in più per accelerare questo cambio di rotta.

Milano, 18/01/2017 – GC

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