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BANGLADESH: STOP ALLA CATTURA DEGLI ELEFANTI ASIATICI

La Corte suprema del Bangladesh ha disposto il divieto di cattura e sfruttamento degli elefanti asiatici.

Un articolo de La Nuova Ecologia riporta la notizia che la Corte suprema del Bangladesh ha disposto il divieto di cattura e sfruttamento degli elefanti asiatici..

Decisone storica

Decisione storica quella presa in data 25 febbraio dalla Corte di Dacca, in Bangladesh.

Gli elefanti selvatici non potranno più essere catturati e sfruttati.

Finora in Bangladesh era possibile ottenere una licenza per catturare gli elefanti e sfruttarli. Numerosi elefanti venivano così utilizzati per trasportare tronchi, molti finivano nei circhi, altri venivano costretti a esibirsi per strada. Spesso gli elefanti venivano strappati appena nati o in tenera età dalle loro madri, incatenati e addestrati con metodi così cruenti da configurarsi come vere e proprie torture.

Il divieto imposto dalla Corte del Bangladesh segna la fine dei permessi fino ad ora concessi per far crescere gli elefanti in cattività.

La richiesta di porre un freno a queste pratiche è stata portata davanti alla Corte suprema dall’attrice e produttrice Jaya Ahsan insieme alla Fondazione per il benessere degli animali in Bangladesh. Le associazioni animaliste esultano per il risultato ottenuto.

Specie a rischio estinzione

In Bangladesh vivono circa duecento esemplari. La specie è tra l’altro a rischio di estinzione in tutta l’Asia meridionale a causa del bracconaggio e della deforestazione, che comporta la perdita degli habitat naturali degli elefanti.

La situazione è drammatica. La speranza? Che il Bangladesh sia da esempio per gli altri paesi asiatici e che limiti alla cattura degli elefanti siano introdotti ovunque e al più presto. Gli elefanti non possono più aspettare. Ne va della sopravvivenza dei singoli individui e dell’intera specie.

Alessandra Tedeschi

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Milano, 05/03/2024

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