BRASILE: VIETATI TEST COSMETICI SUGLI ANIMALI
Il Brasile dice stop ai test sugli animali per cosmetici, profumi e prodotti per l’igiene personale.
In Brasile, d’ora in avanti verranno utilizzati solo metodi alternativi convalidati per testare i cosmetici.
Questo quanto ripotato in un articolo pubblicato su Kodami.it
Una decisione storica
Il 1° marzo è entrato in vigore il divieto per il Brasile di utilizzare animali per i test su cosmetici, profumi e prodotti per l’igiene personale.
In particolare, secondo quanto stabilito nella Risoluzione n. 58 del 28 febbraio 2023 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del Brasile, il Consiglio nazionale per il controllo della sperimentazione animale (Concea) vieta “l’uso di animali vertebrati nella ricerca scientifica e nello sviluppo e controllo di qualità di prodotti per l’igiene personale, cosmetici e profumi che utilizzano ingredienti o composti scientificamente provati nelle loro formulazioni”.
Si tratta di una decisione storica, condivisa anche dal presidente Lula sui suoi canali social.
La risoluzione, secondo quanto dichiarato da Kátia De Angelis, coordinatrice di Concea, avrà un impatto molto positivo, poiché risponde a una domanda della comunità in generale, delle società per la protezione degli animali, dell’industria e degli scienziati, e soddisfa la legislazione internazionale, oltre a quella della comunità europea.
Metodi alternativi
La ricerca scientifica andrà avanti, certo, ma finalmente non verranno più utilizzate cavie animali nei laboratori.
La ricerca utilizzerà infatti metodi alternativi convalidati a livello nazionale o internazionale. Questi metodi sono già stati definiti nella Delibera Concea n. 54 del 10 gennaio 2022.
Già oltre 40 tecniche alternative sono state validate.
E in Europa?
I test di cosmetici e profumi sono stati già vietati da 27 Stati dell’Unione europea, Israele, India, Nuova Zelanda e altri paesi. A questa lista si aggiunge ora anche il Brasile.
Purtroppo ancora molti, troppi paesi continuano a testare i loro prodotti sugli animali.
Particolare la situazione dell’Unione europea, dove, nonostante il divieto totale di sperimentazione animale per i cosmetici sia stato introdotto nel 2013, è ancora di fatto consentito, in determinate fattispecie, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale per gli ingredienti cosmetici.
Ricordiamo che proprio al fine di chiedere uno stop definitivo e integrale alla sperimentazione animale, è stata lanciata una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) che si è chiusa ad agosto 2022 e ha raccolto più di 1,4 milioni di firme.
L’evoluzione verso una società davvero civile passa anche attraverso una ricerca scientifica rispettosa degli animali non umani. Non più cavie rinchiuse in freddi laboratori cui in nome della scienza o della vanità umana vengono rubate libertà e dignità ma esseri senzienti da rispettare sempre e comunque. Perché una vita è una vita, in qualunque forma essa si manifesti.
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Alessandra Tedeschi
Milano, 07/03/2023