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BUCCE DELLE ARACHIDI, PERCHÉ BUTTARLE?

Uno “scarto” dalle mille proprietà

Le bucce delle arachidi potrebbero essere utilizzate per aumentare sapore e valore proteico nelle specialità di origine vegetale.

La ricchezza del cibo vegetale dovrebbe essere insegnata nelle scuole. La vastità degli alimenti, le loro proprietà, le loro incredibili peculiarità dovrebbero diventare l’abc di questo nuovo millennio.

Conoscere per giudicare, per valutare, per definire cosa è davvero buono e cosa è sfruttamento e sofferenza.

Pensavo a questo leggendo un recente articolo sul sito PlantBasedNews.org che propone un’importante riflessione sui gusci delle arachidi, o bucce, come normalmente vengono chiamate.

In genere si tratta di prodotto di scarto: non finisce nella catena alimentare, se non per alcuni animali da allevamento, oppure possono avere una seconda vita come materiale da costruzione. Eppure, potrebbero diventare molto di più.

Proprietà inaspettate delle bucce d’arachidi

Un nuovo studio, condotto da ricercatori statunitensi in salute e nutrizione, propone diversi modi in cui le bucce delle arachidi potrebbero fornire fonti di proteine e fibre.

La premessa è importante: queste sostanze naturali, pur se non indicate per il consumo umano, sono ricche di polifenoli, composti vegetali che contengono antiossidanti e possono aiutare a potenziare la funzione cerebrale e prevenire il cancro. Non solo: sono ricchi di amminoacidi particolarmente gustosi, come la leucina e l’arginina.

I numeri, a livello internazionale, sono impressionanti: ogni anno vengono prodotti 46 milioni di tonnellate di arachidi. Gli scarti rappresentano quasi il 22 percento di questa cifra (oltre 10 milioni di tonnellate).

Nuova vita per i gusci delle arachidi

Secondo la ricerca, gli emulsionanti “ricchi di nutrienti e naturali a base di arachidi” potrebbero essere ricavati proprio dalle bucce delle arachidi.

Le alternative vegetali alla carne e ai latticini, così come cibi come pane e dolci, di solito utilizzano emulsionanti di cellulosa. Questi sono spesso ricavati da piante come la soia e le alghe.

Lo studio è molto chiaro: aggiungere bucce di arachidi nelle composizioni di proteine vegetali può migliorare la consistenza e il sapore “utilizzando ingredienti – dice la ricerca – provenienti da colture alimentari che possono essere riconosciute come preferite e familiari”.

In fondo è una notizia non completamente nuova, se considerate che gli attuali processi utilizzati per creare proteine vegetali come quella ottenuta dai piselli, possono essere applicate alle bucce di arachidi. Il passo successivo è evidente: potrebbero essere trasformati in concentrati proteici da aggiungere a bevande sportive e polveri. E ancora potrebbero diventare un componente ricco di proteine e fibre di preparati vegetali, nonché biscotti o altri prodotti da forno.

Conclusioni

Lo studio, per concludere, aggiunge anche una riflessione interessante sul potenziale di questo utilizzo: perché non utilizzarle per sostituire proteine vegetali nella produzione di carne coltivata?

Un dibattito interessante, che al di là delle tante applicazioni, celebra la ricchezza, la bontà e l’incredibile varietà del cibo vegetale. Quello che da sempre è il nostro alimento naturale.

Per consigli su come recuperare gli scarti QUI il libro che fa per te.

Milano, 18/09/2024 – Daniele Pica

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