AMBIENTE

DALLA SVEZIA LE AUTOSTRADE DEL FUTURO

I non più giovanissimi si ricorderanno come nelle grandi metropoli fossero molto presenti, fino a qualche decennio fa, i tram. Piano piano sono stati soppiantati da altri mezzi di trasporto più performanti di sicuro, ma decisamente molto più inquinanti.

Forse sarà stato proprio per una particolare attenzione verso l'impatto ambientale, ma sta di fatto che, come ci segnala il sito www.green.it, in Svezia sono, per così dire, ritornati sull'argomento ed hanno inaugurato la prima autostrada elettrica per camion ibridi con lo scopo di abbassare le emissioni inquinanti del trasporto pesante che è anche quello che ne produce in percentuale maggiore.

Il tragitto sperimentale per il momento sono 22 km della E16 che collega la capitale norvegese Oslo a Gävle.

Finora si era riuscito a fare poco in quanto la potenza necessaria per spostare dei mezzi così grossi è enorme e per alimentare i motori e garantirne un'accettabile autonomia ci sarebbe stato bisogno di batterie dalle dimensioni inimmaginabili, ma sembra che la soluzione si sia trovata grazie alla collaborazione fra il costruttore svedese Scania e il colosso dell’elettronica Siemens, che hanno sviluppato un un sistema di trazione ibrido destinato ai camion, in grado di abbinare la propulsione termica a quella elettrica senza la necessità di servirsi di batterie. In pratica si ritorna al passato, visto che si tratta di un mezzo simile ai classici tram e filobus urbani, con la differenza che la rete va a fornire elettricità a dei mezzi ibridi. Come per i tram, il sistema, per funzionare, ha bisogno di una infrastruttura dedicata e a investire sul progetto è stata la Svezia  che ha da poco inaugurato il primo tratto autostradale elettrico su cui avverrà la sperimentazione.

Lena Erixon dell’Autorità generale dei trasporti svedese ha dichiarato: "Le autostrade  elettriche ci portano a un passo più vicino ai trasporti privi di combustibili fossili, e hanno il potenziale per farci raggiungere in meno tempo un sistema di trasporto a zero emissioni di anidride carbonica. Si tratta di un modo intelligente di sviluppare i trasporti su strada per l’ambiente. Potrebbe essere una buona idea da affiancare alla rete stradale e ferroviaria già presente“.

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Milano, 28/07/2016 – GC

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