AMBIENTE

IL BIALBERO DI CASORZO

Sono tanti gli esempi di “integrazione e solidarietà” che la natura ci regala, uno di questi “miracoli” si trova a Casorzo, in provincia di Asti. Dal sito Greenme.it abbiamo scoperto l’esistenza del Bialbero di Casorzo, BI ALBERO proprio perché è un albero doppio. Si tratta, infatti, di un ciliegio nato su un gelso. Una creatura di madre terra che sta facendo parlare di sé per la sua eccezionalità.

Nessuno sa esattamente come i due alberi si siano uniti in uno solo. Probabilmente qualche uccello ha lasciato cadere un seme in cima al gelso su cui poi sono nate le radici, che piano piano si sono fatte spazio nel tronco cavo del gelso fino a raggiungere il suolo e a svettare verso il cielo. Sta di fatto, comunque che il gelso ha ospitato il ciliegio, i cui rami e la chioma adesso superano vistosamente il coinquilino di circa 5 metri.

In realtà, gli alberi che crescono da “parassiti” su altri albero non costituiscono un fatto insolito, ma normalmente non raggiungono le dimensioni e la durata della vita del Bialbero di Casorzo. In questi casi si parla di epifite, ovvero di specie che vivono su piante altre, di solito usate come sostegno e non per procurarsi il nutrimento.

Queste ultime normalmente raggiungono piccole dimensioni e hanno una vita breve perché non hanno sufficiente humus e spazio a disposizione per crescere.

Per questo il Bialbero di Casorzo è una vera e propria rarità nostrana, insieme al Castagno dei cento cavalli, il più antico albero d’Europa, che sorge in provincia di Catania.

Ma non è di certo l’unico al mondo. Un altro esemplare di bialbero si trova nel Parco Nazionale dei laghi di Plitvice in Corazia ed è costituito da un pesco e da un abete.

Nessuna guerra per il territorio, solo una pacifica coesistenza. Miracoli che accadono ormai solo in Natura.

Fonte: greenme.it

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20/04/2016 – GC

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