AMBIENTE

LEO ANCORA IN PRIMA LINEA

“Ancora tu” dice una popolare canzone.. “Ancora lui” diciamo invece di RadioVeg.it e ci riferiamo a Leonardo di Caprio. Quasi come in una avvincente saga ci ritroviamo a raccontare la nuova sfida dell’attore fresco di Oscar e sempre più impegnato nella lotta ambientalista, senza tralasciare di aiutare concretamente anche le popolazioni che ne hanno bisogno.

Quasi come in una avvincente saga ci ritroviamo a raccontare la nuova sfida dell’attore fresco d’Oscar e sempre più impegnato nella lotta ambientalista, senza tralasciare di aiutare concretamente anche le popolazioni che ne hanno bisogno.

La sua nuova sfida, riportata da più blog e siti tra i quali citiamo greenme.it e dire donna.it, ha visto  Leo fare dei cospicui investimenti nella “Runa”, azienda fondata nel 2009 da Tyler Gage e Dan MacCombie che acquista foglie di guayusa coltivate nella Foresta Amazzonica da alcune famiglie indigene.

Dalle foglie in questione si ottiene una bevanda equa e solidale che viene consumata  dagli indios kichwa nelle cerimonie sacre.

Il trattamento di queste foglie avviene in un impianto in Ecuador ed il prodotto finito viene poi spedito negli Stati Uniti dove la guayusa entra in commercio come una sorta di thè dalle tante proprietà benefiche e antiossidanti.

A quanto pare Leonardo Di Caprio apprezza talmente tanto questa bevanda che, oltre a finanziare l’azienda ha deciso di sostenere i contadini indigeni donando tutte le sue azioni agli agricoltori impegnati nella coltivazione della pianta, rendendoli in questo modo azionisti diretti.

Un’altra iniziativa, questa, a sostegno delle popolazioni minacciate dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione violenta ed è sui stesso ad esprimere la sua soddisfazione nell’aver portato a termine anche questa azione solidale: “Sono così orgoglioso di collaborare con Runa nel sostenere le popolazioni indigene dell’Amazzonia. Il futuro di queste comunità e di molte altre simili in tutto il mondo è a rischio così come le loro terre di origine, sfruttate per le risorse naturali e lo sviluppo agricolo. Le pratiche agricole sostenibili sono la chiave per aiutare a garantire un futuro migliore per tante comunità locali. Tutti dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare le persone indigene e i locali che troppo spesso soffrono il degrado ambientale peggiore e che sono più a rischio per colpa dei cambiamenti climatici. Consentire loro di alzarsi e di combattere contro gli interessi esterni che minacciano la loro sopravvivenza è una causa che deve essere sostenuta.”

Che dire se non “tanto di cappello… grande Leo”

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Milano, 7/5/2016 – GC

 

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