PETIZIONI

M49 E’ DA SALVARE

Il nuovo presidente della Provincia Autonoma di Trento, in perfetta continuità col precedente ha deciso di catturare l'orso M49, accusato di essere l'autore dell'80% dei danni da grandi carnivori in Trentino.

Fino alla pubblicazione, in marzo, del rapporto Grandi Carnivori, i cui dati provengono dallo studio e rilevazioni sul campo, raccolti con metodologia scientifica, all’orso M49 era attribuita la responsabilità di circa il 30% dei danni. Devono dirci secondo quali dati concreti, oggi, il presidente Fugatti parla di 80%. 
I danni crescono da un giorno all’altro in base alle antipatie personali?

Comunque sia, la decisione è in diretta violazione delle norme nazionali e internazionali.

Sostiene, il presidente della provincia di Trento, che il Ministero dell'ambiente deve lasciargli mano libera sulla gestione degli orsi e sarebbe l'avvio dello sterminio!

Ammesso che M49 sia responsabile del gran numero di danni che gli sono attribuiti, è provato che si è sempre tenuto lontano dalle persone e bisogna riconoscere che, oggettivamente, non sono state adottate misure di prevenzione e le azioni di dissuasione sono state sporadiche e insufficienti.

L'orso M49 è stato lasciato libero di introdursi in baite disabitate e di predare animali da reddito lasciati incustoditi.

Abbiamo sempre chiesto all'amministrazione provinciale di adottare misure di prevenzione quali i recinti elettrificati, correttamente installati e i cani da orso. Le azioni di dissuasione devono essere programmate con attenzione e portate avanti con efficace continuità. Gli allevatori, i cittadini, i turisti, devono essere informati su come ci si comporta nelle aree frequentate dagli orsi.

Siamo stufi dei piagnucolamenti dell'assessora alla caccia trentina e del presidente della PAT a dichiarato scopo propagandistico: nulla di tutto quello che è necessario, è stato fatto con il preciso intento di lasciar aggravare la situazione, esasperare gli allevatori e infine catturare, o uccidere un orso, solo per avere un trofeo da esibire all'elettorato più aggressivo.

Gli allevatori se correttamente informati, possono mutare posizione nei confronti dei grandi carnivori, sono sovvenzionati con fondi pubblici per sorvegliare il bestiame, ricevono gli strumenti di tutela in comodato d’uso: devono semplicemente mettere in pratica quanto insegnato dai tecnici. Non è più il tempo di portare bestie all’alpeggio e dimenticarsene per mesi!

M49 ha l'unica colpa di comportarsi da orso e non è possibile perseguitarlo perché esiste. La scelta premeditata di perseguitare un orso è testimoniata anche dalla chiusura del tavolo di confronto fra associazioni e operatori economici e dal gravissimo rifiuto di portare avanti il Progetto Europeo di Conciliazione delle Parti che aveva come scopo di trovare insieme le soluzioni per la necessaria pacifica convivenza fra orsi, altri animali selvatici e le attività umane. 
Siano portate avanti tutte le attività che servono a contrastare e mitigare i danni, compresi risarcimenti rapidi e completi.

Durante le operazioni di cattura gli orsi possono morire e ricordiamo Daniza morta per maldestra sedazione, un precedente caso di annegamento durante la sedazione, per non parlare di KJ2 che è stata fucilata: non è necessario catturare orsi, non serve a nulla se non a soddisfare gli animi più prepotenti!

M49 deve essere lasciato libero: questo chiediamo con forza.

Il ministro dell'Ambiente dia una risposta chiara e univoca!

Per firmare la petizione al fine di salvare l’orso M49 da una vita di sofferenza rinchiuso in un piccolo recinto o dalla morte, clicca QUI.

Info da comunicato stampa congiunto  LAC, ANIMAL AMNESTY, AVI, FAREAMBIENTE, GAIA ANIMALI E AMBIENTE, LADL, LEAL, LIMAV, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA

Milano, 13/7/2019 – GC

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