MANGIA POLLO POCO COTTO… E RIMANE PARALIZZATO.
Diversi giornali on line oggi, rilanciano l’avventura (fortunatamente a lieto fine) di Richard Jackson, un uomo 39 anni inglese che dopo aver mangiato carne di pollo poco cotta, un anno fa, si ritrovò paralizzato dal collo in giù.
Grazie ad un anno di riabilitazione, il prossimo 8 dicembre, Richard parteciperà ad una corsa benefica, correndo per raccogliere fondi a favore della clinica che si è presa cura di lui.
Richard ha raccontato di aver avuto subito problemi intestinali e subito dopo ha avuto difficoltà a muovere le braccia. Poi l’ulteriore aggravamento, fino a perdere la capacità di deglutire e muovere le gambe. E’ stato in coma farmacologico per diversi giorni. La causa sembra essere il batterio Campylobacter , prima causa di intossicazione alimentare nel Regni Unito.
Tutti i giornali on line sottolineano la ripresa di Richard, che dopo un anno di paralisi torna a correre. Ovviamente siamo felici per lui. Ma non sarebbero eventi come questi a invitarci a riflettere? Può un cibo – se così possiamo definirlo – provocarci una paralisi quasi totale? Ma che cibo è? Perché dobbiamo correre questi rischi quando ci sono verdure, cereali, legumi e frutta deliziosa che possono darci forza e vitalità?
Ovviamente della gallina, anzi pardon del pollo, non parla nessuno. Sappiamo bene quali sono le soluzioni in questi casi: si stermina l’allevamento dove si è riscontrato un problema e si va avanti a nutrirsi come prima, come si è sempre fatto. Tanto cosa volete che importi è il lieto fine che conta. E Richard dopo un anno in ospedale potrà tornare a correre. E il pollice alzato è pronto per il fotografo.
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RV – Nov19