TONNO, 2 MAGGIO LA GIORNATA MONDIALE
La pesca del tonno: una minaccia per gli oceani.
La Giornata mondiale del tonno è stata istituita nel 2016 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Si osserva ogni anno il 2 maggio e mira a sensibilizzare la pesca eccessiva di tonno e specie simili.
Da decenni sono considerati dalla popolazione pesci “importanti” sia dal punto di vista economico che come fonte di cibo. La carne di tonno è ritenuta ricca di vitamine e rappresenta purtroppo una risorsa per i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Tant’è che la pesca scellerata di questo pesce ha ovviamente innescato il sovra-sfruttamento di tonno e affini.
Purtroppo con la pesca indiscriminata non vengono catturati solo i tonni – cosa che è già di per sé rappresenta uno scempio – ma restano intrappolati anche delfini, tartarughe, squali e altre specie protette, con la conseguente perdita di biodiversità. Secondo le Nazioni Unite (ONU) ogni anno vengono raccolte circa 7 milioni di tonnellate di tonno e specie simili.
Questa giornata ha lo scopo di informare ed educare il pubblico sui danni causati dalla pesca eccessiva, che danneggia gli ecosistemi oceanici, minacciando fauna e flora selvatica e, di rimando, interi sistemi economici, con il conseguente impoverimento di fasce di popolazione già economicamente esauste.
La maggior parte del mercato è composta da quattro specie: il tonnetto striato, che da solo rappresenta più della metà delle catture globali di tonno, seguito da pinne gialle, tonno obeso e alalunga. Il tonno rosso, ormai in grave pericolo di estinzione, costituisce solo l’1% del pescato globale.
Non tutti sanno che questa creatura è uno dei migliori predatori marini e svolge quindi un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’ecologia oceanica. La loro drastica riduzione nei mari rappresenta dunque un grave squilibrio tra le specie marine.
Salute a rischio mangiando tonno
Studi recenti hanno confermato inoltre, ancora una volta, che il tonno contiene alti livelli di metalli che potrebbero essere pericolosi per il consumo umano. Metalli come mercurio, arsenico, cadmio, altamente tossici per gli organi, possono infatti interferire con la funzione degli stessi nonché con i processi metabolici essenziali.
E allora perché nutrirsene, quando se ne può fare assolutamente a meno, giovando alla propria salute e a quella del pianeta?
Molto meglio vedere queste creature libere in mare aperto piuttosto che in una scatoletta.
Consigliamo la visione di Seaspiracy, documentario che indaga sulle verità nascoste dietro la pratica della pesca.
Valentina Scorcia
Milano , 02/05/2023