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VEGANI SU, VEGANI GIÙ

Ha fatto molto discutere qualche giorno fa il comunicato di Coldiretti secondo cui ci sarebbe un ritorno in massa di vegani al consumo di carne. Un'apoteosi. I numeri, lo sappiamo, lasciano il tempo che trovano. Per capire davvero quante persone hanno abbandonato il consumo di carne le ricerche non bastano, dovremo andare casa per casa, frigorifero per frigorifero, carrello per carrello. Al momento, al di là dei numeri di Coldiretti, viviamo un'epoca dove il cambiamento è innegabile: lo dicono i dati sulle vendite di carne e latticini, lo dicono le tendenze internazionali, i social, ma soprattutto lo spazio che le proposte vegane hanno preso nel cuore della questione, ovvero i grandi supermercati. Hanno fatto un giro i signori della Coldiretti in qualche centro commerciale? Hanno notato quanto spazio hanno le proposte cruelty free? Diciamolo forte e chiaro: chi si occupa di commercio non segue le tendenze, segue i numeri. Oggi i numeri di chi sceglie di consumare Veg sono importanti, fanno massa critica, fanno mercato. E questo è l'unico fatto che dobbiamo considerare.

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Sul tema è intervenuta anche LAV che ha così risposto a questi bollettini di ritorno alla carne: "Anche quest'anno Coldiretti ha organizzato la teatrale grigliata dell'orgoglio carnivoro, annunciando a gran voce il ritorno al consumo di carne da parte degli italiani e affermando che nell'ultimo anno 2 vegani su 3 sono tornati onnivori (più di un milione di persone). Numeri non basati su rilevazioni statistiche e che contrastano palesemente con ciò che chiunque può vedere, ovvero l'aumento esponenziale dell'offerta di prodotti vegani dalla grande distribuzione, alla ristorazione collettiva anche scolastica, fino al bar sotto casa. Un trend che non ignorano neanche i mercati: secondo il rapporto ‘Plant-Based Profits: investment risks&opportunities in sustainable system' redatto da FAIRR (Farm Animal Investment Risk and Return) ‘il nuovo grande business, in crescita esponenziale, è in realtà rappresentato dagli alimenti prodotti a base di proteine vegetali'".

Un altro dato che conta, cioè legato ai mercati. Lo offre sempre la LAV:  "i dati identificano nell'Europa ‘l'epicentro della rivoluzione vegetale'. Le vendite annuali di alimenti a base vegetale sono cresciute in media dell'8% all'anno a partire dal 2010, con un trend di crescita doppio rispetto alla carne. Le stime più recenti prevedono inoltre una crescita del settore, tra il 2017 e il 2021, dell'8,29% con un giro di affari di 5,2 miliardi di dollari entro il 2020"

RV / Giu18
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Fotografie: Pixabay e Carmen Luciano

 

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